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Le Siciliane di A

Sempre più in alto! (Juventus-Palermo 0-2) Bum Bum Etna! (Catania-Bari 4-0)

01 marzo 2010

Il commento del tifoso
Buon lunedì a tutti.
Le Siciliane della serie A hanno avuto l'onore di aprire e chiudere la giornata di calcio, dando spettacolo all'inizio e alla fine.
Il Catania sabato pomeriggio ha battuto con un sonoro 4-0 il Bari, ed il Palermo ha chiuso con uno spettacolare 0-2 alla Juve a Torino.
Sempre più in alto... recitava un grande della televisione che ora non c'è più. Lui si trovava in montagna, il Palermo si trova al 4° posto della serie A dopo Inter, Milan e Roma. E ci si trova con grande merito.
Partita perfetta quella di ieri. Zero pericoli. Controllo costante. Cinismo al momento giusto.
Primo tempo d'attesa e ripartenza. Qualche segnale alla fine del primo tempo con un Cassani in forma "mundial". Perché, vi chiederete, alla fine del primo tempo? Perché la "vecchia volpe" che guida il Palermo (auguri per le 600 partite in panchina) ha capito che la Juve non faceva male ed ha ordinato ai suoi scudieri di provare a far male loro alla Juve. E' il sereno "prima" della tempesta.
Secondo tempo perfetto. Miccoli regala una perla estratta dalle conchiglie dei suoi piedi; Budan perfeziona il conto approfittando dell'erroraccio di Grygera. In mezzo solo un gol annullato alla Juventus per evidente fuorigioco.
Ed ora? Un consiglio: viviamo alla giornata. Niente proclami. Siamo il Palermo. Possiamo continuare così. Ma se cadiamo nessun dramma.
Intanto auguri grandissimi a Sirigu e Cassani convocati da Marcello Lippi per l'amichevole di mercoledi in una partita pre-mundial.
E domenica il Livorno. Niente cali di concentrazione e tirare avanti.
Forza ragazzi e Buon calcio a tutti!
[A.G.]

JUVENTUS - PALERMO 0-2
JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger 7, Grygera 4.5, Cannavaro 6, Chiellini 6.5, De Ceglie 5.5 (35' st Grosso 5.5), Candreva 5.5, Melo 6, Sissoko 6, Diego 5 (43' st Zebina sv), Del Piero 5 (35' st Paolucci sv), Trezeguet 5.5. (41 Pinsoglio, 33 Legrottaglie, 39 Marrone, 40 Immobile). All.: Zaccheroni 6.
PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 6, Cassani 6.5, Kjaer 6.5, Bovo 6.5, Balzaretti 6, Migliaccio 6 (40' st Blasi sv), Liverani 6.5, Nocerino 6, Pastore 7, Hernandez 5.5 (23' st Cavani 6.5), Miccoli 7 (35' st Budan 6.5). (28 Benussi, 3 Goian, 14 Bertolo, 30 Simplicio). All.: D. Rossi 7.
Arbitro: Valeri di Roma 5.5.
Reti: nel st 14' Miccoli, 36' Budan.
Note: angoli 6-4 per la Juventus. Recupero: 0' e 3'. Ammoniti: Candreva, Cassani , Sissoko per gioco falloso. Spettatori: 20.749, incasso euro 446.285.
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La Juventus fallisce il primo spareggio-Champions e si fa scavalcare dal Palermo, che vede l'Europa nobile e ricaccia i bianconeri nel limbo. Una vittoria, quella siciliana, che ha una sola e semplice spiegazione: il Palermo è più forte della Juve in tutto e lo ha dimostrato.
La squadra di Zaccheroni, che non aveva cominciato male, ripiomba nello standard tipico di questa stagione, fatto di orrori, mediocrità, incapacità di produrre pericoli per gli avversari, con tanti saluti alla cura Zac e a chi sosteneva che l'organico dei bianconeri è inferiore solo a quello dell'Inter.
Alcuni confronti, stasera sono stati imbarazzanti: Pastore un gigante, Diego un nano, Miccoli un attaccante micidiale, Del Piero inesistente e Trezeguet immobile come una statua; Kjaer e Bovo sicuri e impeccabili, Grygera e De Ceglie imbarazzanti.

I rosanero hanno cominciato con una gara ordinata di contenimento, cercando di pizzicare la difesa bianconera con lunghi lanci improvvisi, ma questa sera la retroguardia juventina sembrava particolarmente attenta. Nonostante il discreto ordine dimostrato a centrocampo, sbocchi zero: non una palla dal fondo, non uno scambio in velocità, tutti a intasare l'area con Diego sublime nel frenare il gioco e creare affollamento, senza mai dare respiro all'azione o spostarsi all'esterno.
Gli uomini di Delio Rossi hanno tentato gradualmente di conquistare metri, costruire con palleggio fitto e rapido la superiorità numerica. L'avvisaglia del gol era arrivata quando Manninger aveva fatto il Buffon sventando una palla gol sicura di Pastore. Ma nulla ha potuto poco più tardi, al 14' della ripresa, quando Miccoli ha ricevuto una rimessa laterale e, alla sua maniera, senza pensarci due volte, ha spedito in giravolta all'incrocio.
La Juve a questo punto ha perso la bussola, anche perchè Del Piero, inesistente, non ha potuto suonare la consueta carica. Era arrivato il pareggio su una azione confusa, con Cannavaro che aveva girato di potenza in rete, ma l'arbitro ha visto Del Piero in fuorigioco e ha annullato. Era, comunque, la prima conclusione bianconera nello specchio dopo un'ora di gioco: soltanto Trezeguet, nel primo tempo, sull'unica palla decente capitatagli, aveva spedito di testa fuori di un nulla.

L'arrembaggio confuso e demoralizzato dei bianconeri ha prodotto solo fumo e il Palermo, spietato, ha approfittato della sciocchezza di Grygera che, passando indietro a Manninger, ha regalato la palla a Budan per il raddoppio. Le illusioni della Signora, all'inizio del ciclo terribile, sfumano all'alba. Sono troppi i problemi per Zaccheroni: la moltitudine degli infortunati (questa sera Caceres sarebbe stato indispensabile), la scarsa forma di troppi giocatori, soprattutto i big, il mistero Diego, la pochezza tecnica di almeno quattro protagonisti, ben visibile nelle azioni chiave della partita.
De Ceglie, ad esempio, non ha azzeccato un cross, Grygera ha combinato la frittata da dilettante, Candreva si è sciolto alla distanza; cambi come Grosso, Paolucci e Zebina non risultano, ai fatti, alternative credibili. E anche il Napoli, pure in una giornata storta, ringrazia, appaiando i bianconeri in classifica: la loro generosità con gli avversari, quest'anno non ha davvero limiti.

CATANIA - BARI 4-0
CATANIA (4-3-3): Andujar 6.5, P. Alvarez 7, Silvestre 6, Terlizzi 6 (35' st Augustyn sv), Capuano 5.5, Izco 7, Biagianti 6.5, Ricchiuti 7 (14' st Delvecchio 6), Martinez 7, Maxi Lopez 5.5 (26' st Morimoto 6.5), Llama 7.5. (1 Kosicky, 2 Potenza, 8 Ledesma, 14 Bellusci). All. Mihajlovic 7.
BARI (4-4-2): Gillet 5.5, Belmonte 5, A. Masiello 5.5, Bonucci 5.5, S. Masiello 5.5, E. Alvarez 6 (34' st Sestu sv), Gazzi 5 (34' st Donati sv), Almiron 6, Koman 5 (1' st Rivas 6), Barreto 5, Castillo 4.5. (12 Lamberti, 3 Diamoutene, 27 Stellini, 69 Meggiorini). All. Ventura 5.5.
Arbitro: Peruzzo di Schio 5.5.
Reti: nel pt 3' Ricchiuti, 40' Llama, nel st 36' Morimoto, 45' Martinez.
Note: angoli 5-1 per il Bari. Recupero 1' e 4'. Ammoniti Pablo Alvarez, Almiron e A. Masiello per gioco scorretto, Llama per comportamento non regolamentare, Maxi Lopez per proteste. Spettatori paganti 8.114, abbonati 10.668, incasso 103.343 euro. Allontanato dal campo per proteste il presidente del
Catania, Nino Pulvirenti (23' st).
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Il Catania riparte. In quarta. Per cancellare il primo stop nel girone di ritorno, rimediato domenica scorsa contro la Roma, i rossazzurri scelgono il modo più fragoroso demolendo il Bari con un 4-0 che rappresenta la vittoria interna di maggiore scarto da quando gli etnei sono tornati in Serie A.
Da Ricchiuti a Llama per arrivare sino a Martinez: il talento individuale degli uomini di Mihajlovic illumina la serata del Massimino esaltando le ripartenze dei padroni di casa, bravi a capitalizzare il vantaggio iniziale sfruttando gli spazi che inevitabilmente la formazione di Ventura le ha concesso nel tentativo di rimontare.
I baresi si auguravano di interrompere a Catania la serie negativa e invece inanellano la quarta sconfitta di fila. Il punteggio finale è oggettivamente troppo severo per gli ospiti, che recriminano soprattutto per il rigore fallito da Barreto, episodio-chiave della gara, ma pagano anche l'eccessiva frenesia davanti alla porta di Andujar.

La partita si mette subito in discesa per il Catania. Bastano tre minuti a Ricchiuti per sbloccare il risultato: uno-due con Izco e preciso sinistro rasoterra sul quale Gillet non arriva. Poco dopo Martinez potrebbe siglare l'immediato raddoppio, ma il suo destro incrociato non trova la porta.
Il Bari non può che venire avanti provando ad innescare gli esterni, ma gli etnei giocano con accortezza e i frequenti raddoppi di Martinez e Llama aiutano Pablo Alvarez e Capuano a presidiare le fasce di competenza. I baresi trovano uno spiraglio solo con Barreto, che evita il fuorigioco ma a tu per tu con Andujar conclude debolmente consentendo al portiere di respingere.
Gli spazi a disposizione del Catania non mancano. Martinez cerca di approfittarne sfruttando un'accelerazione di Llama, ma la conclusione dell'uruguaiano è ancora fuori bersaglio. La combinazione vincente tra i due esterni d'attacco rossazzurri arriva poco prima dello scadere: Alvarez recupera palla nella propria area e avvia un contropiede proseguito da Martinez e rifinito da Llama, autore di un sinistro chirurgico che s'insacca a fil di palo. Prima dell'intervallo Barreto ci riprova altre due volte, entrambe senza esito.
Avvicendato Koman con Rivas, il Bari alza i ritmi. Un tentativo aereo di Bonucci e la replica di Martinez e Maxi Lopez non cambiano la situazione. L'incontro potrebbe invece prendere un'altra piega dopo 18 minuti, quando Peruzzo accorda un rigore per un tocco di mano di Capuano su cross di Rivas: dal dischetto, Barreto spedisce il pallone sul palo.

Gli uomini di Ventura provano a non mollare e continuano a pressare. Per gli ospiti, però, non è serata. All'ennesimo tentativo a vuoto di Barreto (rasoterra deviato in angolo da Andujar) segue il tris catanese. E' Morimoto a chiudere i conti raccogliendo un assist dell'ottimo Izco e battendo Gillet da distanza ravvicinata. Il clamoroso errore di Castillo nei pressi del dischetto pochi secondi più tardi fa da prologo al poker rossazzurro, siglato da Martinez a conclusione di una bella serpentina al limite dell'area.

Fonte: La Siciliaweb Sport

- La classifica di serie A

 

 

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01 marzo 2010
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