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Le Siciliane di A

E' ancora notte fonda... (Lazio-Palermo 2-0). Un pomeriggio nero... (Fiorentina-Catania 3-0)

07 marzo 2011

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Ve lo avevo scritto la scorsa giornata: "Cosa ci passa il convento ci prenderemo".
Ebbene, Cosmi è arrivato - mica Harry Potter con la bacchetta magica - e ha fatto quel che ha potuto... Almeno un po', ma proprio un po', di gioco si è visto, una piccola reazione ma solo nel primo tempo, e dopo il 2-0, ed è meglio che non commento come abbiamo subito i due gol perché forse i ragazzi della primavera avrebbero fatto di più.
Ma il secondo tempo la squadra dov'era? Calo fisico pazzesco e pauroso. La Lazio, che ieri sera non mi è sembrata una squadra che si trova al 4° posto, a parte Hernanes, con un organico inferiore al Palermo, ha vinto con la regola del minimo sforzo.
Due tiri 2 gol. Palermo 0 tiri 0 gol.
E domenica andiamo a Marassi contro il Genoa.
Sono 4 le sconfitte di seguito. Ieri sentivo dei commenti: ormai non possiamo retrocedere, ormai in Champions League non ci possiamo andare, in Europa League è difficilissimo, e allora? Che si fa? Si mollano gli ormeggi e la barca dove va va.
No cari ragazzi non ci siamo proprio. L'orgoglio rosanero e soprattutto la vostra faccia dove la mettete? Quindi subito in riga, lavorare e correre, soprattutto correre perché avete smarrito il senso della corsa.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

LAZIO - PALERMO 2-0
LAZIO (4-2-3-1): Muslera 6, Scaloni 5.5, Biava 6.5, Stendardo 6.5, Radu 6, Ledesma 7, Matuzalem 6 (45' st Garrido sv), Sculli 7.5 (7' st Gonzales 6), Hernanes 6 (31' st Bresciano sv), Zarate 6, Floccari 6. (12 Berni, 2 Lichtsteiner, 81 Del Nero, 18 Kozak). All.: Reja 6.5
PALERMO (3-5-1-1): Sirigu 5, Munoz 4.5, Bovo 4.5, Andelkovic 5 (1' st Liverani 5), Cassani 5.5, Migliaccio 5.5, Nocerino 6, Ilicic 5 (31' st Acquah sv), Balzaretti 6.5, Pastore 6, Hernandez 5.5 (23' st Paolucci 5.5). (99 Benussi, 29 Garcia, 77 Kurtic, 4 Kasami). All.: Cosmi 5.
Arbitro: Gava di Conegliano 5.5.
Reti: nel pt, 7' e 18' Sculli.
Note: angoli 5-3 per la Lazio. Recuperi: 0 e 4'. Ammoniti: Munoz, Scaloni, Liverani e Stendardo per gioco scorretto. Spettatori: 20mila circa.
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Serse Cosmi non guarisce i mali del Palermo, e la Lazio sente profumo di Champions. Basta un tempo e la doppietta inedita in maglia biancoceleste di Sculli per il 2-0 sulle ali dell'aquila Olimpia a far volare la squadra di Edy Reja al quarto posto e gelare i palermitani, apparsi ancora tramortiti dal 7-0 con l'Udinese: la cura del tecnico perugino, chiamato a sostituire Delio Rossi dall'infuriato Zamparini dopo l'umiliante debacle con i friulani, non funziona, almeno per ora.
E il suo rientro, a un anno dall'ultima apparizione in panchina con il Livorno, è davvero amaro: il Palermo incassa all'Olimpico la quarta sconfitta di fila dopo i ko con Fiorentina, Bologna e l'ultimo in casa con l'Udinese, e l'aria è sempre più di crisi.
La Lazio invece riscatta subito il passo falso a Cagliari, sale a 51 punti, uno di vantaggio sui friulani e a sole due lunghezze dal Napoli, terzo. Bravo Reja, che arriva così al derby di domenica carico, pronto a fare il colpo in 'casa' della Roma che ha vinto le ultime quattro stracittadine. Ai biancocelesti è stato sufficiente spingere per 45', mettere da parte il vantaggio decisivo grazie all'ottima prova di Ledesma, uomo-assist, e al fiuto di Sculli.
Il Palermo invece non ha mostrato un briciolo di grinta, ed è apparso ancora in stato confusionale: poche idee, ma soprattutto una difesa che ha fatto ancora una volta acqua da tutte le parti. E con 45 gol subiti i rosanero sono superati in peggio solo dal Lecce, che finora di gol ne ha incassati 50.

La squadra di Reja ritrova tra i pali Muslera, al rientro in anticipo dopo l'infortunio alla caviglia; e anche Floccari titolare dopo cinque partite e a digiuno di gol dal 23 gennaio scorso. In campo va un un 4-2-3-1, che in fase offensiva diventa un tridente mascherato con Sculli e Zarate a spingere dietro a Floccari.
Reja pensa al derby e lascia in panchina Lichtsteiner, diffidato e quindi a rischio di saltare la stracittadina: al suo posto schiera Scaloni, unica sorpresa nelle file bianconcelesti. Cosmi prova a riparare ai guai del suo predecessore, mette una difesa a tre e un centrocampo affollato, che però non risolve le debolezze del reparto arretrato.
E infatti la prima occasione è della Lazio al 4' con Sculli, che raccoglie un bel pallone di Hernanes, Sirigu chiude bene, ma l'assistente aveva già alzato la bandierina segnalando un fuorigioco dubbio. Tre minuti dopo però l'attaccante calabrese non fallisce la seconda occasione: si fa trovare pronto su un bel recupero di Ledesma e ancora sul filo del fuorigioco mette la palla in rete, festeggiando il primo gol con la maglia della Lazio.
Passano poco più di dieci minuti e Sculli firma il raddoppio, sempre sfruttando una felice intuizione di Ledesma: stavolta il colpo è di testa, la difesa ospite pasticcia ancora, Sirigu esce in maniera maldestra e la Lazio si porta sul 2-0. Ma sulla seconda rete pesa il dubbio sulla posizione irregolare di Sculli.
Il Palermo, a parte gli svarioni della difesa, non appare troppo organizzato: al 24' però un lampo dei rosanero con Hernandez, che su un cross di Balzaretti prova il colpo di tacco che esce di pochissimo alla sinistra di Muslera. E il portiere bianconceleste, appena rientrato, al 33' si mette in mostra con una grande parata su un colpo di testa di Pastore.
Nella ripresa Cosmi prova a cambiare: fuori Andalkovic, inguardabile come gli altri difensori, sposta Migliaccio centrale e fa entrare Liverani. Al 7' invece è costretto a uscire il goleador della notte biancoceleste, Sculli, per uno sfogo allergico: il giocatore ex Genoa si accascia a terra e viene accompagnato fuori, al suo posto Gonzales.
Cala il ritmo della Lazio, che pensa ad amministrare il vantaggio, ma il Palermo non riesce proprio ad uscire: ci prova Pastore, ma l'argentino non riesce mai a chiudere. Secondo tempo senza emozioni: la Lazio dopo 45' già pensava al derby.


FIORENTINA - CATANIA 3-0
FIORENTINA (4-3-2-1): Boruc 6, Comotto 6, Gamberini 6, Natali 6, Pasqual 6, Behrami 6.5, Donadel 6, Montolivo 6.5, Santana 6.5 (27' st Marchionni sv), Mutu 7.5 (25' st Vargas sv), Gilardino 6.5 (43' st Babacar sv). (89 Neto, 31 Camporese, 29 De Silvestri, 22 Ljajic). All. Mihajlovic 6.5.
CATANIA (4-3-3): Andujar 5, Schelotto 5.5, Silvestre 5, Spolli 5.5, Alvarez 5, Lodi 5, Carboni 5 (7' st Ricchiuti 6), Pesce 5 (22' st Ledesma sv), Gomez 6 (25' st Llama sv), Lopez 5.5, Bergessio 5. (1 Kosicki, 12 Marchese, 15 Morimoto, 23 Terlizzi). All. Simeone 5.
Arbitro: Celi di Campobasso 5.
Reti: pt 22' e 25' Mutu; st 16' Gilardino.
Note: angoli 3-3. Ammoniti: Mutu per comportamento non regolamentare, Pasqual, Donadel, Pesce per gioco falloso. Recupero: 1' e 3'. Spettatori 20.813, incasso 359.543,10 (paganti 4736, incasso 42.957,10; abbonati 16.077, quota 316.586).
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Nessuna svolta. In trasferta, il Catania continua a combinare poco o nulla. A digiuno di vittorie esterne da oltre un anno, gli etnei tornano a mani vuote anche da Firenze vedendo nuovamente complicarsi la classifica in una domenica in cui tutte le rivali in coda vanno a punti, eccezion fatta per il derelitto Bari.
I rossazzurri, adesso solamente a +1 sulla zona retrocessione, confermano tutti i loro limiti esterni in una gara in cui l'aggressività e il temperamento che dovrebbe trasmettere Simeone dalla panchina proprio non si vedono. A nulla serve la scelta del Cholo di schierare un undici d'attacco con Schelotto basso a destra e Gomez e Bergessio a supporto di Maxi Lopez.
La squadra ha caratteristiche offensive che però non sfrutta soffrendo soprattutto a centrocampo, dove il terzetto formato da Lodi, Carboni e Pesce è in costante sofferenza. La Fiorentina, pur senza strafare, ha gioco facile. A spianare la strada agli uomini di Mihajlovic è il ritrovato Mutu, che nel giro di tre minuti, sfruttando le esitazioni difensive avversarie, sigla la doppietta che segna l'incontro.
Il romeno, tutto solo in area, sblocca il risultato con un colpo di testa sotto misura sugli sviluppi di un angolo di Santana prolungato da Gilardino e si ripete poco dopo approfittando degli errori in sequenza di Alvarez (saltato da Santana), Carboni e Lodi (in vantaggio sul pallone ma incapaci di chiudere) e infine di Andujar (incerto su un rasoterra non irresistibile).
Le modifiche tattiche di Simeone, che passa al 4-3-1-2 con Gomez dietro le due punte, producono due opportunità per Bergessio (destro troppo centrale su assist di Gomez) e Gomez (bella conclusione che sorvola l'incrocio), ma non basta, così come non basta inserire Ricchiuti nella ripresa per passare a uno sbilanciato 4-2-3-1 con i soli Lodi e Pesce in mediana.
Un pallonetto alto di Bergessio e un diagonale fuori d'un soffio di Maxi Lopez sembrano offrire qualche speranza ai tifosi catanesi, ma da una giocata sbagliata di Lodi nasce il contropiede viola che frutta il 3-0 di Gilardino, servito da Montolivo, in posizione di chiaro fuorigioco non rilevata da arbitro e guardalinee. La gara finisce qui: i tentativi di Alvarez, Bergessio e Ledesma da una parte e di Montolivo e Babacar dall'altra non cambiano il risultato.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A
(Uefa.it)

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07 marzo 2011
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