Le Siciliane di B
I risultati delle tre squadre siciliane. Palermo-Salernitana 0-2 / Catania - Venezia 3-0 / Triestina-Messina 1-1
Palermo (3-5-2): Berti, M. Ferri, Atzori, Conteh, A. Filippini, E. Filippini, Corini, Di Donato (18' st Gasbarroni), Masiello, Jeda (24' st Pepe), Toni. (84 Comi, 7 Vasari, 13 Accardi, 21 Codrea, 22 Mutarelli). All.: S. Baldini.
Salernitana (4-3-3): Botticella, Mezzanotti (41' st Rinaudo), Olivi, Perna, Molinaro, S. Russo, Breda, Longo, Bombardini (41' st Lai), Bogdani, Di Vicino. (17 De Lucia, 2 Corneliusson, 5 Tulli, 23 De Angelis, 65 Caputo). All.: Pioli.
Arbitro: De Marco di Chiavari.
Reti: nel st 14' e 39' Bogdani.
Note: Recupero: 3' e 5'.Angoli: 9-1 per il Palermo. Ammoniti: Olivi, Corini e Masiello per gioco falloso; Breda, Molinaro, Berti e Bogdani per comportamento non regolamentare. Spettatori: 28 mila circa per un incasso complessivo di 236.504,00 euro.
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Dopo il mal di trasferta arriva anche la battuta d'arresto interna. Il Palermo cade in casa contro la Salernitana degli ex Bombardini, Longo, Perna, Rinaudo e Lai, e a nulla servono gli innesti dei tre nuovi acquisti (Emanuele ed Antonio Filippini, il brasiliano Jeda), giunti in settimana a rinforzare l'organico a disposizione dell' allenatore Baldini, ed i rientri di Berti ed Artori, assenti domenica scorsa a Bari.
I rosanero non perdevano in campionato al Barbera da ben 19 partite, ossia dal ko interno subito il 9 febbraio dell'anno scorso contro l'Ancona (1-0, gol di Graffiedi). C'è voluta la Salernitana, che già all' andata aveva messo in seria difficoltà il Palermo, per spezzare l' incantesimo e far rischiare ora alla squadra di Baldini una crisi pericolosa.
Nel primo tempo va alla Salernitana la palma di squadra sprecona. Quando vanno avanti i campani fanno paura e, sebbene il Palermo faccia fatica ad arginare le incursioni avversarie, non riesce a sfondare. Gli ospiti, rispetto al Palermo, sono abili nelle verticalizzazioni e bravi ad occupare gli spazi. Le migliori occasioni le confeziona proprio la compagine di Pioli che, dopo una conclusione in apertura di Di Vicino di poco alta, al 20' manda Bogdani al tiro (dopo una bella combinazione Bombardini-Di Vicino), ma Berti si salva miracolosamente. Al 42' gli ospiti potrebbero portarsi in vantaggio con Bombardini (fischiatissimo dal suo ex pubblico), ma al momento di entrare in area, sugli sviluppi di un capovolgimento di fronte favorito da un errore di Ferri, il fantasista viene stoppato da Conteh.
E il Palermo? Solo una conclusione di Emanuele Filippini parata senza eccessive difficoltà da Botticella.
Nella ripresa il copione rimane immutato, la Salernitana chiude gli spazi e riparte, mettendo paura al Palermo che non riesce a ritrovarsi. Non è un caso se il primo vero pericolo per i campani arriva da un calcio piazzato che all' 8' Corini calcia per Toni, il cui colpo di testa finisce alto di poco. Il centravanti rosanero si ripete al 13' e ancora una volta non riesce ad inquadrare la porta.
Al primo affondo della ripresa (14'), la Salernitana si porta in vantaggio con Bogdani, ma gran parte del merito della segnatura è di Bombardini che entra in area dalla destra e fa partire un cross tagliato che dalla parte opposta viene raccolto e scaraventato in rete dall' attaccante albanese. Poco dopo la mezz'ora, la Salernitana potrebbe chiudere i conti, ma la gran botta di Di Vicino si stampa sulla traversa. Al 36' il Palermo ha un sussulto con Emanuele Filippini, alla cui conclusione si oppone però il portiere Botticella. La Salernitana chiude i conti al 39' grazie ancora al duo Bombardini-Bogdani, che confezionano il 2-0 finale a pochi passi da Berti.
Fonte: Giornale di Sicilia
Catania - Venezia 3-0
Catania (4-4-2): Squizzi, Diliso, Stendardo, Terra, Giallombardo, Fini, Grieco (30' st Genevier), Behi, Mascara (42' st Sturba), Oliveira (35' st Berrettoni), Taldo. (1 Concetti, 2 Del Grosso, 3 Zeoli, 8 Fusco). All. Matricciani.
Venezia (4-3-2-1): Soviero, Orfei, Grassadonia, Giubilato, Maldonado, Brellier, Anderson, Amerini (20' st Manetti), Poggi (23' st Gonzales), Babù (14' st Miramontes), Biancolino. (1 Benussi, 3 Fernandez, 6 Calori, 22 Pisani). All. Gregucci.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce.
Reti: nel st 4' Mascara, 16' Oliveira, 39' Taldo.
Note: recupero 1' e 3'. Angoli 4-2 per il Catania. Ammoniti: Oliveira, Brellier, Fini, Anderson e Grassadonia per gioco falloso. Spettatori 8.863, incasso 77.742 euro.
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Oliveira-Taldo e il Catania torna a volare. La collaudata coppia di attaccanti si ricostituisce giusto in occasione della prima vittoria nel 2004 della formazione rossazzurra, che regola per 3-0 il Venezia, battuto con lo stesso risultato della gara d'andata. A propiziare il successo degli etnei, però, ancor prima che i gol della punta prelevata in settimana dal Modena e del capitano dei rossazzurri, è un'autentica prodezza di Giuseppe Mascara, che in avvio di ripresa inventa uno splendido pallonetto da 25 metri che non lascia scampo al portiere avversario Soviero.
Così, il Catania si rimette in marcia facendo sprofondare il Venezia in una crisi sempre più evidente. I lagunari, che per un tempo giocano alla pari con i padroni di casa, crollano dopo la prima rete prestando il fianco al contropiede locale e rimediando la quinta sconfitta consecutiva. Per l'undici di Gregucci, che non vince dallo scorso novembre, la situazione di classifica è ora preoccupante.
A catanesi e veneziani servono 40 minuti per animare la partita. I rossazzurri, che fanno debuttare Taldo dal primo minuto e promuovono Behi titolare a centrocampo accanto a Grieco, stentano a trovare varchi nella retroguardia degli ospiti, che propongono in difesa il rientro di Grassadonia e l'impiego dell'ex Orfei al posto dell'infortunato Turato. Dopo una tempestiva chiusura di Fini su Amerini, pronto a battere a colpo sicuro a centro area al 42', il Catania sfiora la rete giusto in chiusura di primo tempo con un colpo di testa di Taldo su cross di Diliso: Soviero blocca sulla linea.
Il match si sblocca subito nella ripresa, grazie a una spettacolare giocata di Mascara, che al 4' riceve un servizio di Taldo sul filo del fuorigioco e poi scocca un calibrato pallonetto che supera Soviero, colto fuori dai pali. Il Venezia accusa il colpo, si disunisce e concede spazio agli attaccanti etnei, liberi di colpire in velocità. Il raddoppio, cercato vanamente da Behi e Mascara, giunge al 16', quando una combinazione Taldo-Mascara libera Oliveira, lesto a disorientare in dribbling Grassadonia e a battere Soviero sul primo palo.
Il Venezia non reagisce, subendo le offensive catanesi sugli esterni e mostrando scarsa incisività in attacco. Soviero si salva due volte con ottimi riflessi su Oliveira e Taldo, ma non può nulla al 39' su un rinvio di Maldonado rimpallato da Mascara a beneficio di Taldo, libero di battere a rete in piena area e di festeggiare così il suo debutto stagionale in rossazzurro con un gol e una vittoria.
Triestina - Messina 1-1
Triestina (4-3-1-2): Pinzan, Minieri, Bega, Pecorari, Mantovani, Marianini, Parola, Aquilani, Muntasser (27' st Carbone), Baù (18' st Noselli), Godeas. (78 Riato, 14 Federici, 10 Rigoni, 83 Aubameyang, 27 Gubellini). All. Tesser.
Messina (4-4-2): Storari, Zoro (13' st Guzman), Fusco, Rezaei, Parisi, Lavecchia, Herrera (24' st Princivalli), Mamede, Sullo (34' st Campolo), Di Napoli, Zaniolo. (22 Bonnefoi, 3 Accursi, 6 Aronica, 24 Coppola). All. Mutti.
Arbitro: Gabriele di Frosinone.
Reti: nel st 1' Mantovani, 39' Zaniolo.
Note: Angoli: 6-1 per il Messina Recupero: 0' e 5' Ammoniti: Aquilani, Pecorari e Godeas per proteste, Fusco per gioco scorretto Spettatori: 8.529.
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La Triestina manca di un soffio il quinto successo consecutivo, dopo aver a lungo cullato il sogno di abbattere l'ambizioso Messina inserendosi, a sua volta, nelle alte sfere della graduatoria. Una rete del siciliano Zaniolo, giunta nelle battute finali della ripresa a causa di un pasticcio difensivo della formazione locale, vanifica il sogno giuliano, dopo una prima frazione sostanzialmente equilibrata ed una ripresa aperta dalla segnatura a freddo di Mantovani, che sembrava aver deciso le ostilità.
Un punto per parte (stesso risultato dell' andata) tra due formazioni che avevano affrontato il giro di boa trovando sulla loro strada un campo ghiacciato e ben presto reso irregolare da settori sconnessi. Peggiore del terreno dello stadio Rocco soltanto la direzione di gara del signor Gabriele di Frosinone (imprecisa e contestata da entrambe le squadre), che ha più volte provocato le ire della formazione di casa, tra rigori reclamati invano e dubbie posizioni di fuorigioco.
Attilio Tesser conferma il redditizio modulo 4-3-1-2 con due modifiche forzate: Minieri per Ferronetti sulla corsia difensiva destra (Mantovani slitta sulla fascia mancina) e Baù per lo squalificato Moscardelli in attacco. Recuperato Parola a centrocampo (Boscolo è ancora indisponibile insieme a Campagnolo), il nuovo arrivato Federici va subito in panchina.
Il Messina degli ex (il diesse Fabiani, Parisi, Princivalli e Coppola, oltre allo squalificato Gentile) risponde sciogliendo in extremis l'unico dubbio avuto da Bortolo Mutti: Sullo a sinistra con Herrera centrale per lo squalificato Gentile (e Coppola inizialmente in panchina). Rinviato, come previsto, l' esordio di Sosa davanti a circa 250 sostenitori isolani.
Passano solo 20 secondi dal fischio d'inizio e l'ex Parisi scalda subito il suo sinistro da 25 metri peccando, tuttavia, nella mira. Al 17' tocca ad Herrera impegnare a terra Pinzan, ma è la Triestina, poco prima della mezz'ora, ad avere l' occasione più ghiotta: Storari non trattiene una conclusione di Baù su calcio piazzato e Marianini, ostacolato dal portiere, non trova la deviazione vincente da pochi passi. Al 31' ci prova, senza fortuna, anche Godeas, dopo aver irriso tre avversari. Risponde, sul versante opposto, il solito Parisi impegnando Pinzan in angolo.
Al rientro in campo dopo il riposo, arriva immediatamente la fiammata giuliana: Aquilani scodella un calcio piazzato in area ospite, la difesa messinese rimane imbambolata e Mantovani anticipa anche due compagni incornando in rete. Messina in difficoltà e Triestina vicina al raddoppio già al 6' con Storari ad opporsi miracolosamente a Baù. Al 18', invece, sarà Pinzan a superarsi su Di Napoli in posizione contestatissima. Al 29' l'alabardato Godeas reclama un intervento da calcio di rigore ai suoi danni, mentre al 39' è Storari a volare fino all' incrocio dei pali su una punizione di Aquilani, evitando il raddoppio locale.
Ribaltamento di fronte e tocca proprio all'ex romanista Aquilani, in ripiegamento difensivo e pressato da un avversario, toccare all' indietro in maniera troppo debole, consentendo l' inserimento di Zaniolo che aggira Pinzan e beffa la Triestina. nPoi non accadrà più nulla fino al triplice fischio.
Fonte: La Sicilia
LA CLASSIFICA
Atalanta 46 - Ternana 44 - Palermo 42 - Piacenza 40 - Messina e Livorno 38 - Cagliari 35 - Torino e Treviso 34 - Catania, Triestina e Salernitana 33 - Ascoli e Fiorentina 32 - Pescara 30 - Albinoleffe 28 - Vicenza 26 - Verona e Napoli 25 - Venezia 23 - Genoa e Bari 22 - Como 20 - Avellino 13