Le Siciliane in A: il Palermo frena la Juventus, mentre il Chievo frena il Messina
Pareggio in casa per i giallorossi. La vecchia signora perde per la prima volta coi rosanero
JUVENTUS - PALERMO 1-1
Juventus (4-4-2): Buffon 6.5, Zebina 6, Thuram 6, Cannavaro 6.5, Zambrotta 5.5, Camoranesi 5.5 (34' st Olivera), Emerson 5, Blasi 5.5 (30' st Appiah sv), Nedved 5.5, Ibrahimovic 6.5, Del Piero 5 (1'st Trezeguet 6). (12 Chimenti, 5 Tudor, 2 Birindelli, 25 Zalayeta). All.: Capello 6.
Palermo (4-4-1-1): Guardalben 6, Zaccardo 7, Barzagli 6.5, Biava 6.5, Grosso 6.5, Raimondi 6 (10' st Conteh sv, 23' st Terlizzi sv), Barone 6.5, Corini 7.5, Mutarelli 6, Zauli 6, Farias 6 (34' st Brienza sv). (1 Santoni, 4 Morrone, 18 Santana, 46 Gasbarroni). All.: Guidolin 7.
Arbitro: Bertini 5.5.
Reti: nel pt 17' Zaccardo; nel st 8' Ibrahimovic.
Note: angoli: 12-5 per la Juventus. Recupero: 2' e 5'. Ammoniti: Zambrotta, Blasi, Zaccardo e Corini per gioco scorretto, Barone per fallo di mano. Spettatori: 26.790 (9884 paganti), incasso 612.158 euro
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Anche senza il bomber Toni Palermo ancora protagonista sul campo di una grande: 1-1 al Delle Alpi, come una settimana fa a San Siro. I rosanero, trascinati dall'ex Corini, a pieno merito tornano da Torino con un bel pareggio e sono gli unici, finora, ad avere battuto Buffon e l'agguerrita difesa bianconera.
Per ora la Juventus ha perso due punti, i primi della stagione.
La battuta d' arresto della squadra di Capello è stata più brusca di quanto non dica il punteggio. Affrontando un'avversaria meglio attrezzata e impostata delle precedenti, la Juventus ha avuto un vistoso calo sul piano del gioco: davvero poche le azioni da gol, molto da costruire ancora l'attacco che rischia di perdersi nel tourbillon di cambi, mentre Del Piero non riesce proprio a imboccare la strada della rinascita. Ci riuscirà ancora? Il dubbio di giornata in giornata è sempre più legittimo.
E alla fine anche tanta stanchezza: agli ultimi assalti i bianconeri parevano quasi stremati, a dispetto dei cambi appena fatti da Capello (Appiah e Olivera), la coppia Trezeguet-Ibrahimovic non è riuscita a fare più paura a Guardalben. Il Palermo ha respinto così senza problemi gli ultimi tentativi bianconeri e un punto solo è sembrato persino poco a Guidolin. Il tecnico dei siciliani aveva ritoccato la squadra: era stato costretto a cambiare attacco dall'infortunio di Toni, ma poi aveva preferito Mutarelli a Gasbarroni, lasciato in panchina.
Da Capello nessuna sorpresa: il turn over dell'attacco è continuato con Trezeguet inizialmente in panchina. In campo Ibrahimovic largo a destra e Del Piero a sinistra, con Nedved pronto a inserirsi nella zona centrale.
Ma il Palermo è squadra che sa difendersi e giocare, equilibrata e di carattere: così dopo un colpo di testa di Nedved alto di un soffio su imbeccata di Camoranesi, i rosanero sono passati a condurre su una punizione fatta ribattere dall'arbitro Bertini, altre volte non sempre attento. Il traversone lungo di Corini è finito proprio sulla testa di Zaccardo, facendo saltare a vuoto Zambrotta e Blasi. Era il primo acuto, ma non certo la prima giocata di classe dell'ex centrocampista bianconero, eccellente nel costruire il gioco, ma anche nell'interdizione. Il primo gol al passivo ha dato una frustata alla Juventus: battuta palla al centro, Emerson ha scoccato un dardo, respinto con una gamba da Guardalben.
Una reazione rabbiosa contro cui il Palermo ha preso in fretta le contromisure. E mentre Nedved alternava piccoli passi zoppicando a tentativi di accelerazione, Buffon ha cacciato via dalla porta un maligno calcio d'angolo di Corini, supportato dagli esterni Mutarelli e Raimondi, attenti a coprire bene le corsie esterne. Il Palermo ha imbastito un azione gol con Mutarelli, ma il Zauli è stata debole. Ben più grave l'errore di Del Piero che di lì a poco avrebbe sbagliato la palla del pareggio per paura, facendo finta e controfinta fino a quando la difesa siciliana lo ha chiuso e Guardalben è riuscito a respingere.
Dalla curva bianconera è partita allora la 'richiesta' di Trezeguet, ma Capello aveva deciso prima il cambio senza sentire il popolo. Dentro Trezeguet e la Juventus è subito andata in gol, anche se l'autore del pareggio è stato Ibrahimovic dopo una bella azione corale iniziata da Camoranesi, e favorito anche da un rimpallo sullo sfortunato Guardalben. La rimonta si è fermata lì, all'1-1, che il Palermo ha difeso con grande lucidità, senza mai andare in affanno. In confusione ci è finita la Juventus, a cominciare dai suoi centrocampisti, compresi Emerson e Nedved, che hanno accusato la stanchezza di un inizio di stagione senza soste.
MESSINA - CHIEVO 0-0
Messina: (4-4-2) Storari 7,5, Zoro 6, Conte 6,5, Coppola 6, Rezaei 6, Parisi 6, Giampà 6,5, Donati 6,5, Zampagna 6, Sullo 6 (2' st. Iliev 6), Di Napoli 5 (19' st. Yanagisawa 6). (21 Eleftheroupolos, 6 Aronica, 32 Rafael, 30 Cucciari, 18 Amoruso). All: Mutti 6.
Chievo (4-4-2) Marchegiani 6, Malagò 6, Mandelli 5,5, Baronio 6,5 (38' st. Allegretti s.v.), D'Anna 5, Lanna 6, Semioli 5,5 (45' st Cesar sv), Brighi 6, Cossato 5,5, Pellissier 5,5 (8' st Tiribocchi 5,5), Franceschini 6. (34 Marcon, 21 Sammarco, 16 De Franceschi, 11 Amauri. All: Beretta 6.
Arbitro: Rizzoli di Bologna 6.
Note: angoli: 7-1 per il Chievo. Recupero: 0 e 4'. Ammoniti D'Anna, Mandelli e Zoro per gioco falloso. Spettatori: 30.000.
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Sfuma il sogno del Messina di raggiungere la testa della classifica a conclusione di una partita sofferta nella quale i giallorossi di Mutti hanno pagato a caro prezzo lo sforzo vittorioso di mercoledì in casa del Milan. Anzi i giallorossi devono ringraziare il portiere Storari, che a metà ripresa ha neutralizzato un calcio di rigore di D'Anna.
Il Chievo ha fatto la partita che tutti attendevano, facendo sfogare all'inizio i padroni di casa per poi tentare di colpire nella ripresa. E in effetti il Messina ha prodotto qualcosa solo nei primi venti minuti per poi spegnersi. Dopo cinque minuti Donati mette i brividi a Marchegiani, chiamato un minuto dopo al grande intervento in angolo su girata di Zampagna.
Ancora Messina vicino al gol, ma la palla si perde di poco fuori. Si fanno vedere gli scaligeri con una punizione a lato di Baronio. Va a segno Sullo, ma Rizzoli annulla per fuorigioco. Tutto qui il primo tempo: le due formazioni badano soltanto a controllarsi e pertanto i portieri non corrono pericoli.
Il Messina comincia ad accusare la stanchezza e il Chievo lo intuisce. Spinge e al 12' ha la migliore delle occasioni per sbloccare il risultato: un tiro da dentro l'area di Baronio viene ribattuto col braccio da Conte. Rigore ineccepibile: dal dischetto tira D'Anna, ma Storari si distende sulla sua sinistra e manda in angolo.
Il Messina sembra rinfrancato dallo scampato pericolo e Mutti manda in campo il giapponese Yanagisawa, all'esordio assoluto in campionato. E' sempre il Chievo a farsi più pericoloso, anche se Storari non corre grossi pericoli. Ci provano i giallorossi con Zampagna, ma il centravanti alza troppo di testa sul cross del motorino Giampà. Ci tentano i giallorossi nel recupero finale ma il portiere Marchegiani fa buona guardia.
Fonte: La Sicilia
La classifica di serie A
Juventus 10 Lecce 8 MESSINA 8 Lazio 7 Milan 7 PALERMO 6 Inter 6 Reggina 6 Chievo 6 Bologna 6 Cagliari 6 Udinese 5 Fiorentina 4 Siena 4 Roma 4 Sampdoria 3 Brescia 3 Livorno 2 Atalanta 2 Parma 2