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Le "spese folli" del Bellini e gli stipendi del personale

Gli ultimi due bilanci dell'ente lirico catanese finiscono nel mirino della Regione…

29 agosto 2013

Zuppiere e vassoi in ceramica, orecchini di corallo e in perle, gemelli e collane: tutto acquistato tre anni fa in una gioielleria di un noto gruppo in via Etnea a Catania, dal teatro Bellini.
A rivelare le "spese folli" dell'ente, i cui ultimi due bilanci sono finiti nel mirino della Regione che ha già chiesto chiarimenti, è il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta.
Gli acquisti in gioielleria sono segnati in uno scontrino emesso dal negozio nel 2009, che ha ricevuto il pagamento con un bonifico. Ma le spese non finiscono qui, ci sarebbero conti per ristoranti, caffè e social club.
"Sono stati fatti dei regali? A chi? Vogliamo saperlo, ma davvero in Sicilia dobbiamo avere gestioni di questo tipo? - si chiede il governatore - I teatri devono funzionare come qualsiasi ente pubblico, devono avere i bilanci a posto, una gestione limpida e adottare politiche di spending review in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo".
Le spese del Teatro sono al vaglio della Ragioneria generale, che ha mosso i primi rilievi.

Da alcuni giorni il Teatro catanese è al centro delle polemiche. Il personale rivendica il pagamento degli stipendi, ma il governatore chiarisce che il problema non è legato ai mancati contributi da parte della Regione. "Abbiamo già dato al Teatro 300 mila euro, altri 200 mila li trasferiremo con le variazioni al bilancio - dice Crocetta - Ma è chiaro che la Regione non può assegnare risorse a chi non ha i bilanci in regola. I bilanci vanno messi a posto".
"Troviamo veramente assurdo si sia arrivati a tanto - prosegue il presidente - e vale molto poco la scusa che non sia stato possibile erogare tali stipendi per mancato trasferimento delle risorse da parte della Regione. Il Bellini - aggiunge Crocetta - si trova attualmente in una situazione non comune rispetto ad alti enti, quella di non avere approvati gli ultimi due bilanci dalla Regione, a causa di rilievi da parte dell'assessorato all'Economia. Anche quest'anno, nonostante l'assessorato abbia mosso rilievi, il teatro non ha superato le gravi criticità contestate".

"Tra l'altro - continua Crocetta - la delibera di approvazione del bilancio di previsione non riporta il presunto risultato economico di esercizio, manca la documentazione relativa all'organico, la fascia di appartenenza e il tipo di rapporto economico del personale; il prospetto relativo a spese per il personale, il prospetto analitico dei debiti maturati al 31 dicembre nei confronti del personale per tfr etc.". "Comprendiamo, pertanto, la giusta protesta del personale - conclude il presidente della Regione - ma, sicuramente, tale protesta non va rivolta al presidente e all'assessore, che si sono adoperati per trovare risorse necessarie anche recentemente impinguando con ulteriori risorse i capitoli dei contributi a favore dei teatri siciliani, compreso il Bellini".

Crocetta ha nominato Alessandra Diliberto, attuale dirigente della segreteria generale della Regione, nuovo commissario straordinario dell'ente. L'attuale sovrintendente dell''ente lirico, Rita Cinquegrana Gari continuerà come previsto dalla normativa il suo mandato. Il nuovo commissario assume i poteri del Consiglio di amministrazione. I lavoratori annunciano una serie di concerti di protesta.

Intanto il sindaco Bianco vuole esercitare i suoi poteri in seno al Cda destituito. "Sono certo che quella del presidente della Regione sia una soluzione ponte studiata per permettere al Bellini di ripartire sotto il profilo amministrativo risolvendo i problemi legati anche al pagamento degli stipendi. Ribadiamo comunque la richiesta a Rosario Crocetta di nominare il prima possibile il Consiglio d’amministrazione per tornare a una gestione normale di questo teatro lirico così importante" scrive in una nota.
"Da sindaco - ha aggiunto - sono automaticamente presidente del Teatro e intendo esercitare pienamente questo ruolo. Ma in questo momento la priorità è rappresentata dalla soluzione dei problemi dei lavoratori che non ricevono lo stipendio da tre mesi. In queste condizioni fino a quando non ci saranno prospettive concrete sugli aspetti finanziari, non posso certo chiedere ai dipendenti di lavorare a quel Festival Belliniano in calendario nei primi di settembre. E questo sarebbe un grave danno per la città, per il turismo, per l’immagine stessa della Regione Siciliana". "Finora,  nei nostri colloqui - ha concluso Bianco - il presidente Crocetta ha sempre mostrato, e sono sicuro che continuerà, di avere a cuore le sorti del Teatro Massimo di Catania, che deve restare un grande teatro lirico patrimonio dell’intera nazione. Nessuno pensi che si possa, in qualunque modo, declassarlo".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

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29 agosto 2013
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