Le telecomunicazione irachene dal marchio etneo
Tre aziende catanesi saranno impegnate nella ricostruzione delle telecomunicazioni in Iraq
UNA CORDATA CATANESE PER L'IRAQ
di Alessandra Bonaccorsi (21 aprile 2009, www.economiasicilia.it)
Con tredici milioni di euro, solo per la prima di tre fasi già pianificate, si realizzerà la rete nazionale di telecomunicazione per l'Iraq. Se ne occuperanno tre aziende etnee, le uniche, a livello nazionale, impegnate nella ricostruzione nel settore delle telecomunicazioni nel paese iracheno devastato dalla guerra "preventiva".
In campo scende una vera e propria cordata tutta catanese che proprio a Catania ha firmato formalmente l'accordo con la "Iraq central cooperative associations for communication and transportation" (l'equivalente di un'Agenzia governativa), che fa parte di una più ampia partnership tecnologica.
Ad aggiudicarsi l'ambito e milionario progetto sono la Temix Spa, la Mandarin Spa e la Korec.
Il Piano prevede tre distinti progetti: in una prima fase ci sarà l'applicazione della tecnologia DWDM (Dense Wave Division Multiplexing) e l'innesto sulla fibra ottica del Wimax, congiuntamente a sistemi di comunicazione satellitare per altre parti del territorio (secondo un modello sperimentato da Temix assieme all'Agenzia spaziale europea). "Questo consentirà di raggiungere anche le comunità più piccole e di trasmettere informazioni con una capacità elevatissima (centinaia di gigabit) in luoghi tradizionalmente esclusi, come le aree desertiche", spiega Armando Caravella, amministratore di Temix, presente alla conferenza per la firma dell'accordo insieme all'amministratore delegato di Mandarin Spa Vincenzo De Caro e al program manager Diego Bongiovanni. La delegazione irachena era, invece, formata da Sam Tayan (general manager "Getronics Middle East"), Iroudi Mohsen (general manager "General communications holding"), Souad Jarullah Jebur (presidente "General communications holding"), Adel Jarullah Jebur Al Saedi (director "General communications holding"), Ali Jumaah Zghair Zghair (president "Iraq central cooperative associations for communications and transportations") Raad Abdulkqadr Abdul Majeed Al Dabbagh (member of the board of director "Iraq central cooperative associations for communications and transportations"), Adil Abbas Fadhil Al Shaikhli ("Iraq central cooperative associations for communications and transportations").
"L'obiettivo del Piano di intervento infrastrutturale è di riportare l'Iraq alla normalità, garantendo in tempi brevi non solo la ripresa delle attività pubbliche e l'informatizzazione di sedi del Governo e uffici amministrativi, ma anche la libera circolazione delle informazioni", ha sottolineato Caravella.
C'è poi la seconda fase del progetto che prevede la realizzazione e la gestione di una rete wimax nelle città di Bagdad, Wasset e Missan, con una copertura di oltre dieci milioni di abitanti. Entro il 2010, è prevista la copertura di oltre un milione di utenti nelle aree servite. In particolare, Mandarin sarà chiamata a fornire il Know How agli iracheni, per evitare che le strutture restino delle cattedrali nel deserto.
La terza fase prevede, infine, la realizzazione di un'infrastruttura di rete radiomobile CDMA nella città di Bagdad, che avrà la capacità di fornire servizi voce e dati fino a 40 mila utenti.