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Le traversate della disperazione

Una notte senza sbarchi né avvistamenti, ma la ''Bella'' stagione porterà ancora tanti carichi di disperazione

24 maggio 2006

Una nottata di calma, sicuramente apparente. Gli sbarchi di migranti sono cessati, almeno per ora, e non c'è stato nessun avvistamento, almeno fino a stamane.
Ma gli sbarchi continueranno, con o senza polemiche, con o senza interventi nel segno della continuità politica o meno.
Una piaga enorme, più ampia persino delle deportazioni di schiavi verso gli Stati Uniti. Una piaga enorme e redditizia per le organizzazioni criminali che gestiscono le inumane trasferte: il biglietto per una delle tante carrette che scaricano clandestini sulle nostre coste vale mediamente 1.800 dollari. Diversi miliardi di dollari ogni anno il giro d'affari globale (sono queste le stime offerte dalla Caritas).
La vera priorità meridionale che con la buona stagione si ingigantisce. Secondo alcune stime, dall'inizio dell'anno a oggi sono circa 4.645 gli immigrati che sono approdati sulle coste siciliane. Fra loro un centinaio di donne e decine e decine di minorenni. Ma il fenomeno ha ricevuto un notevole impulso proprio a partire da aprile, quando le migliori condizioni atmosferiche hanno consentito la ripresa sistematica dei viaggi per mare.

Gli ultimi arrivi in Sicilia, sono stati quelli di ieri pomeriggio, 77 clandestini a bordo di tre distinte imbarcazioni, due delle quali sono approdate a Pozzallo, nel ragusano, e una a Lampedusa. Un'emergenza continua, con un bilancio che negli ultimi giorni è arrivato a oltre mille extracomunitari soccorsi dalla guardia costiera e dalla guardia di finanza.
La punta massima di crisi rimane Lampedusa dove oggi il nuovo ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, e il sottosegretario all'Interno con delega all'immigrazione, Marcella Lucidi, faranno una visita nel centro di prima accoglienza.
Il Ministro e il sottosegretario saranno accompagnati da Maurizio Silveri, direttore generale dell'immigrazione del Ministero per la Solidarietà Sociale, dal Prefetto Anna Maria d'Ascenzo, capo del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, dal prefetto Pasquale Piscitelli, direttore centrale dell'immigrazione e della Polizia delle frontiere e dal Prefetto Dionisio Spoliti, commissario delegato per le misure urgenti per l'accoglienza degli immigrati clandestini dell'isola.

Prima che si attivassero i ponti aerei con Crotone e i trasferimenti al centro di Caltanissetta e via mare per Porto Empedocle (Agrigento), il centro di accoglienza di Lampedusa, gestito dall'associazione La Misericordia, che può ospitare fino a un massimo di 190 persone, ne ha accolti addirittura 800.
Adesso il Cpt si sta lentamente svuotando. Proprio ieri mattina un primo gruppo di 134 immigrati è stato trasferito questa mattina con il traghetto di linea per Porto Empedocle. Nel pomeriggio, invece, è ripreso anche il ponte aereo verso il Cpt di Crotone e un altro centinaio di extracomunitari sono stati imbarcati su un volo della compagnia croata Air Adriatic che ha continuato a fare la spola fino a sera. Nel centro dovrebbero rimanere meno di 200 immigrati, la capienza massima della struttura.

Triste polemiche all'ombra della disperazione
Mentre dal centrosinistra si chiedono segnali di ''discontinuità'' con il passato e il governo si trova davanti al problema di mettere d'accordo tutte le posizioni in materia di immigrazione, il leghista Roberto Calderoli, ex ministro delle Riforme, punta il dito proprio contro la campagna anti contrasto dell'immigrazione clandestina lanciata dal neo ministro per le Politiche sociali, Paolo Ferrero, di Rifondazione comunista. ''Gli annunci del ministro - ha detto Calderoli - sul delicato tema dell'immigrazione sono stati accolti come una manna dal cielo da parte di chi attendeva, sull'altra riva del Mediterraneo, di poter partire. Annunci di chiusura dei Cpt, di abrogazione della legge Bossi-Fini e di porte aperte per tutti stanno scatenando un'invasione''.
Analogo il pensiero del capogruppo dell'Udc Luca Volontè: ''Sono sbarchi eccezionali frutto di parole al vento e irresponsabili prese di posizione di esponenti comunisti alla Ferrero a nome del governo. I ministri dell'Interno e quello degli Esteri sono pregati di calmierare i propri colleghi e di venire al più presto alla Camera per spiegare quale sia la linea che il governo intende perseguire''.
Immediata la replica del ministro: ''Mi sembrano affermazioni strumentali''. ''Gli sbarchi di clandestini sono un fenomeno che conosciamo da tempo'' e chiamano in causa ''problemi strutturali, la cui soluzione non si improvvisa''. Per ribadire infine che ''la prima cosa da fare è far si che chi lavora oggi in Italia, sia messo in regola. Inoltre bisogna rimettere mano alla legge sul diritto d'asilo e andare verso una chiusura dei Cpt''.
Solidale con il ministro il capogruppo del Prc al Senato Russo Spena. Che ha ironizzato: ''L'idea che frotte di lavoratori extracomunitari incollati ai canali in lingua italiana delle televisioni nei loro paesi abbiano preso il mare in queste ore per arrivare a Lampedusa come effetto di quanto ha detto il ministro Ferrero è grandiosa. E' chiaro che Calderoli, Gasparri, Landi e tutti quelli che stanno rilasciando dichiarazioni simili non hanno il senso del ridicolo''.

Un cambio di rotta delle politiche nazionali sull'immigrazione, viene chiesto, come già era accaduto lo scorso anno, anche da Amnesty Iternational. Una esplicita richiesta segnalata nell'ultimo rapporto annuale dell'organizzazione non governativa indipendente, presentato recentemente. Amnesty sottolinea che l'Italia non si è ancora data una legge organica sull'asilo ai migranti, ''lasciando così intatte le lacune in cui proliferano le possibilità di abusi dei diritti umani a danno di richiedenti asilo e rifugiati''. Quello dei migranti e della loro accoglienza nel nostro paese è un tema che trova ampio spazio nel rapporto di Amnesty, che reitera le accuse fatte nel 2005 a proposito di persone rinviate da Lampedusa in Libia ''in spregio delle norme di diritto internazionale e senza alcuna base legale nel diritto interno''. Amnesty chiede di fare luce sugli accordi siglati tra il governo Berlusconi e la Libia, entrati in vigore nel 2002 senza alcuna ratifica da parte del Parlamento.
Nella tragedia dei migranti Amnesty sottolinea soprattutto quella degli ''invisibili'', i minori che arrivano alla frontiera marittima e in spregio alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia vengono avviati ai centri di accoglienza temporanea, in pratica detenuti. La Convenzione considera la detenzione di un minore un provvedimento eccezionale, da adottare solo in casi estremi, mentre secondo Amnesty le cifre rilasciate dal ministero dell'Interno lasciano intendere che è la prassi comune.

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24 maggio 2006
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