Le trivelle dello "Sblocca Italia"
I deputati siciliani M5s contro il decreto governativo: "Ci opporremo in tutti i modi"
"Una norma incoerente e folle, ci opporremo con tutti i mezzi". E' il commento dei deputati siciliani del Movimento 5 stelle al decreto 'Sblocca Italia', che dovrebbe portare nuove trivelle in Sicilia. "Faremo ostruzionismo con tutti i mezzi - afferma il presidente della commissione Ambiente dell'Ars, Giampiero Trizzino -, mettendo in luce le responsabilità che l'Italia ha nei confronti delle norme europee inevitabilmente violate. Chiediamo a tutte le associazioni ambientali presenti nel territorio nazionale di convergere sulla stessa linea e adottare una strategia comune".
Per il M5s "si tratta di una norma estremamente pericolosa che, nei fatti, vanifica tutti gli sforzi che in Regione possiamo fare a difesa del territorio e di fatto cancella 40 anni di evoluzione del diritto dell'ambiente, da Stoccolma, a Rio de Janeiro, a Kyoto. Tra l'altro, alcune disposizioni sono in aperto contrasto con direttive europee, oltre che assolutamente illegittime, per avere eliminato la procedura di valutazione di impatto ambientale".
All'Ars è stata presentata pure una mozione, prima firmataria Valentina Palmeri, per chiedere "lo stop di tutte le trivellazioni in Sicilia, per evitare potenziali rischi sismici".
Il gruppo dei 5 stelle all'Ars chiede inoltre al governo regionale di "dare, finalmente, esclusiva priorità ai problemi della Sicilia. Mentre la maggioranza e il governo continuano a litigare per la spartizione delle poltrone degli assessorati, i comuni siciliani vengono lasciati allo sbando e penalizzati dai continui tagli dei trasferimenti di Stato e Regione. I sindaci si trovano oggi ad affrontare in prima linea e senza un adeguato supporto problemi su servizi essenziali per i cittadini, come l'acqua e la gestione dei rifiuti".