Le "vacanze elettorali" dei politici siciliani
Un occhio all'abbronzatura e il pensiero alle imminenti elezioni regionali
Vacanze sì, ma "elettorali". Non poteva essere altrimenti. I politici siciliani trascorreranno quel che resta del mese di agosto con un occhio all'abbronzatura e il pensiero alle elezioni regionali. Finito il tempo dei tatticismi e delle schermaglie è ormai iniziata la breve discesa verso l'ottobre caldo. Per questo molti hanno deciso di non allontanarsi troppo dalla Sicilia.
Il presidente dell'Ars, Francesco Cascio - uno dei papabili del Pdl alla poltrona più alta di Palazzo d'Orleans - ad esempio, staccherà la spina solo a cavallo di Ferragosto e non troppo lontano dalla sua Palermo per trascorrere un breve periodo al sole di Ustica. Non si muoverà dall'isola nemmeno il capogruppo del Pd Antonello Cracolici, mentre il segretario regionale dei Democratici, Giuseppe Lupo, si concederà alcuni giorni di relax tra un bicchiere di malvasia e del buon pesce fresco alle Eolie, meta scelta anche questa estate, come di consueto, dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
Il presidente della commissione Antimafia, Calogero Speziale, si godrà le Egadi, con una puntata sull'isola di Marettimo. Davide Faraone, dopo le fatiche delle primarie palermitane, sarà uno dei pochi a varcare lo Stretto: trascorrerà qualche giorno a Firenze con l'amico Matteo Renzi, per poi fare un giro nel centro Italia, seguendo le tappe delle feste democratiche. Vacanze low budget per il capogruppo uscente del Pdl e candidato alla presidenza della Regione, Innocenzo Leontini, che questa estate godrà dei colori e dei profumi delle sue spiagge ragusane con la famiglia, mentre un altro pidiellino, Nino Bosco, tra i più giovani deputati uscenti, si rilasserà lungo le spiagge agrigentine.
Per il dimissionario Raffaele Lombardo, agosto tra l'ordinaria amministrazione di Palazzo d'Orleans e il suo buen retiro di Grammichele, dove dice di volere osservare "lo spettacolo esilarante di una campagna elettorale dove i candidati sono più dei partiti". Niente vacanze invece per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che farà la spola tra le emergenze cittadine e la casa di campagna. Staccare la spina dalle mille emergenze del capoluogo siciliano, d'altronde, è quasi impossibile. Bellolampo docet. Ma lui la prende con filosofia: "Sono stressato ma ringiovanito - afferma - Due mesi fa ero riposato ma invecchiato".
[Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]