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Le vittime dei botti di Capodanno

Due morti in Campania e 361 feriti in tutta Italia: il solito assurdo bollettino di "guerra"

02 gennaio 2013

Sono due i morti in Italia, entrambi in Campania (dove i feriti sono ben 107), per i botti di capodanno. Il bilancio complessivo diramato dalla polizia è di 361 feriti. Un bollettino che resta pesante anche se il numero dei feriti è in sensibile calo rispetto all'anno scorso, quando furono 561.

A Pontelatone, un comune in provincia di Caserta, un ristoratore di 51 anni, Pasquale Zacchia, è deceduto per l'esplosione di un petardo che gli ha procurato gravi ferite al cranio. Secondo la prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, l'ordigno, posizionato in un mortaio, sarebbe esploso per cause da accertare a pochi passi di distanza dall'uomo uccidendolo sul colpo. L'episodio è avvenuto intorno all'ora di cena.
La seconda persona a perdere la vita è stata Antonio Serino, un imprenditore edile di 49 anni originario di Montefusco (Avellino). L'uomo era con i familiari in una villa di San Martino Sannita (Benevento) quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto. È deceduto sul colpo. Antonio Serino stava trascorrendo il capodanno con i familiari quando da una batteria di fuochi pirotecnici preparati per festeggiare il nuovo anno è partito il razzo che lo ha centrato in pieno volto.

A Catania, sono nove i feriti, tre delle quali con la prognosi riservata, le persone medicate negli ospedali per ferite da botti per i festeggiamenti del capodanno. Le più gravi sono ricoverati nel reparto di Oculistica del Policlinico: due per schegge negli occhi, il terzo è un 32enne colpito alla testa da un proiettile vagante sparato per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. Altri due feriti sono stati medicati al pronto soccorso dell'ospedale Vittorio Emanuele e quattro a quello del Garibaldi. Colpi di arma da fuoco sono stati esplosi anche contro l'ingresso dell'ufficio postale di via del Plebiscito. I carabinieri ritengono di potere escludere che possa trattarsi di un evento intimidatorio.

Sono 16 a Palermo le persone che hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche per ustioni ed escoriazioni provocate dai botti. Sono quasi tutti ragazzi di età compresa tra 10 e 16 anni - tranne due adulti - che hanno riportato lievi ferite curabili da 4 a 30 giorni.
A Siracusa, si registrano un incendio nel balcone di un'abitazione di via Cassia causato dallo scoppio di un petardo e un romeno di 29 anni ferito a un mano per uso improprio di materiale pirico, giudicato guaribile in 15 giorni.

Una 47enne è stata colpita da un petardo all'occhio destro a Oliveri, nel Messinese. La donna è stata trasportata all'ospedale di Milazzo, dove i medici le hanno riscontrato lesioni al bulbo oculare destro e l'hanno ricoverata con la prognosi riservata.
Un giovane leggermente ustionato a una mano e almeno quindici cassonetti per i rifiuti in fiamme. È questo il bilancio della notte di San Silvestro a Trapani, che ha costretto i vigili del fuoco ad un tour de force poco dopo la mezzanotte. A provocare gli incendi della spazzatura, i petardi lanciati dai balconi.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

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02 gennaio 2013
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