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Lega di giù e Lega di su. Fra il Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo e la Lega Nord l'intesa c'è

04 febbraio 2006

Sia per il centrodestra che per il centrosinistra il Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo era diventato il partito da corteggiare per via del buon bacino di voti che avrebbe potuto portare all'interno delle due rispettive coalizioni.
Dopo la contrarietà dimostrata da Lombardo nei confronti di Berlusconi, sembrava che l'Mpa potesse trovare qualche punto di dialogo con l'Unione, ma all'ultimo anche per questi non c'è stato nulla da fare. 
Il Movimento per l'autonomia, infatti ha detto no anche all'Unione e inizia il cammino concreto verso l'alleanza con la Lega Nord, guardando, ovviamente, alla coalizione di centrodestra.

È quanto ha deciso la direzione del Movimento, riunitasi a Roma, che ha dato mandato al leader Lombardo di iniziare ''la trattativa per dar vita all'alleanza con la Lega e, quindi, trasformare le nostre differenze in sinergie'', ha spiegato ai giornalisti lo stesso Lombardo.
Una volta raggiunta l'alleanza con il Carroccio, il ''polo autonomista siciliano'' sottoporrà alla CdL il proprio programma: a quel punto, ha spiegato Lombardo, se il centrodestra farà ''proprie le nostre proposte staremo nella coalizione, altrimenti saremo fuori''.
Lombardo ha spiegato che ''il dialogo avviato con la Lega può portare alla costituzione di una sorta di alleanza del federalismo e dell'autonomia''. Si tratta, infatti, dell'unione ''di due movimenti radicati nel territorio e tali intendiamo rimanere''.
I punti di contatto tra Lega e Mpa sono, innanzitutto, il ''federalismo, ma che sia - ci tiene a puntualizzare Lombardo - un federalismo solidale almeno per dieci anni. C'è poi la sussidiarietà su cui siamo d'accordo e anche il tema dell'Europa, che deve ripartire dalla dimensione regionale''. Ora si tratta di ''verificare se sarà possibile inserire questo programma politico nella logica della coalizione di centrodestra, altrimenti se sarà possibile restare un'alleanza, un polo distinti''.
Insomma, che il centrodestra non canti vittoria, perché con Lombardo non è mai detta l'ultima parola.

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04 febbraio 2006
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