Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Liberalizzazione delle farmacie: a Catania la protesta di Federfarma etnea

13 gennaio 2012

Farmaci senza ricetta? I farmacisti sono pronti anche alle azioni più estreme, per protestare contro la fase due delle liberalizzazioni decise dal Governo. Anche a Catania. Per il vicepresidente nazionale della categoria Gioacchino Nicolosi, alla guida di Federfarma etnea, "si è messa in dubbio la nostra sopravvivenza. Non possiamo accettare altri cambiamenti, sulla fascia C", dice all'Italpress. "Siamo stati gli unici a subire già la prima liberalizzazione, contenuta nel decreto Salva Italia di dicembre: è stato previsto che la fascia C è fuori dalla farmacia, solo che da questa uscita sono stati tolti gli ormoni, gli iniettabili e tutti quei farmaci per i quali entro 90 giorni l'Agenzia Italiana del Farmaco deve stabilire l'obbligo di ricetta o meno. Siamo disponibili a portare avanti questa misura, e pure a quella sugli sconti sulla fascia C, ma non accetteremo nessun altro cambiamento. Di tutto si parla in Europa, tranne che di farmacie".
"Sarò costretta a licenziare due dipendenti", minaccia Giacinta Recca della Farmacia Europa, "perchè i nostri ricavi si sono già abbassati. Con i farmaci equivalenti, per esempio, il fatturato è diminuito del 35%. Che facciano quello che vogliono a Roma: io prenderò le mie decisioni, non posso mica fallire... Tante farmacie sono sull'orlo del fallimento, e l'unica possibilità è ridurre il numero di dipendenti. Attualmente lo Stato ci toglie il 9%, e pratichiamo da tempo gli sconti. Facciamo una vita sacrificata al massimo, e la mia farmacia è anche notturna. Gli studi di settore sono fermi a sei anni fa, ma i ricavi sono diminuiti del 30%. Diamo un servizio per l'assistenza pubblica, e cosa ci viene dato in cambio? I farmaci non sono mica caramelle".
I titolari delle parafarmacie, intanto, si sentono in Purgatorio: "Siamo nell'incertezza - afferma Antonia Pagano, che ha un negozio in via Musumeci - perchè si è fatto davvero troppo poco, e c'è poca chiarezza sul futuro. La liberalizzazione è un passo avanti, ma è troppo poco. Logico che per noi ci sarà un miglioramento: fino ad oggi possiamo vendere solo prodotti di automedicazione e senza obbligo di ricetta. Passerà tutta la fascia C? Non so fino a che punto ci sia da crederci. Non passeranno di certo gli antibiotici, né i cortisonici. Che si decidano, prima o poi dovranno farlo...". [Informazioni tratte da Corriere del Mezzogiorno - Italpress]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

13 gennaio 2012
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia