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Liberi i pescherecci mazaresi sequestrati in Libia

Il Tulipano e il Monastir hanno lasciato il porto di Homs dopo trentasei giorni

05 agosto 2009

Hanno lasciato il porto di Homs, in Libia, i due pescherecci mazaresi 'Tulipano' e 'Monastir' che una motovedetta di militari libici aveva fermato lo scorso 22 luglio a circa 25 chilometri dalla costa del Paese nordafricano. A bordo delle due imbarcazioni ci sono in tutto 14 uomini di equipaggio, di cui sei di nazionalità tunisina.
La notizia è stata resa nota ieri sera da Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo per la pesca 'Cosvap, di Mazara del Vallo, a cui i due natanti, che sono di proprietà della società armatrice 'Medina piccola società cooperativa arl', sono associati.
Il Tulipano e il Monastir, con a bordo sette uomini su ogni peschereccio, per arrivare dalla Libia a Mazara del Vallo impiegheranno circa trenta ore. "Al momento non sappiamo se si fermeranno ad effettuare una battuta di pesce prima di fare rientro", dice Paolo Giacalone che con il fratello Nicola è armatore della "Medina", una piccola società cooperativa proprietaria dei due natanti.
Il Tulipano è tra i cinque pescherecci mazaresi che alla fine di agosto dovrà partire alla volta dell'Egitto, in base a un protocollo d'intesa firmato lo scorso anno al Cairo, che prevede un periodo di formazione per trenta pescatori egiziani, durante il quale le barche italiane potranno pescare. L'intesa fu firmata lo scorso anno tra Distretto produttivo della pesca Cosvap, ministero egiziano all'Agricoltura e Unione egiziana delle cooperative di pesca. [ANSA]

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05 agosto 2009
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