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Linea dura del governo contro le partecipate

Al lavoro la commissione ispettiva nominata dal governatore Rosario Crocetta

13 giugno 2014

Dal lavoro della commissione ispettiva nominata dal presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta sulle partecipate, che sarà completo entro la settimana prossima, emergono dati che il governatore definisce "insopportabili". Diverse aziende partecipate anche in liquidazione, in violazione alla norma che prevede dal 2009 il divieto di assunzione di personale, avrebbero invece assunto personale a vario titolo contravvenendo alla legge, senza alcuna giustificata necessità. Si tratterebbe di un numero di assunzioni di circa 50 unità.
Le stesse società non avrebbero ottemperato all'obbligo di equiparazione degli stipendi, ai corrispondenti trattamenti economici dei dipendenti della Regione, causando uno spreco notevole di risorse.

Il presidente ha intenzione, dopo aver acquisito il rapporto, di contestare il danno subito dalla Regione a chi ne sia eventualmente responsabile, ma vuole avviare immediatamente alcune misure per interrompere fin da subito la mancata applicazione delle leggi. In particolare le misure immediatamente richieste agli amministratori delle società, pena loro decadenza, saranno di procedere entro 15 giorni dal ricevimento di una lettera partita ieri, giovedì 12 giugno: all'immediata applicazione del contratto dei regionali in ogni partecipata; all'attuazione dei provvedimenti previsti dalla legge per i dipendenti illegittimamente assunti.

"Le partecipate - ha affermato Crocetta - non possono essere più il regno dell'arbitrio e degli sprechi, vanno chiuse immediatamente le società in liquidazione creando un elenco del personale disponibile a transitare, sulla base delle disponibilità, presso le partecipate strategiche. Già con la finanziaria scorsa sono stati previsti una serie di provvedimenti, tra cui l'ufficio di liquidazione unico, è stato stabilito un tetto massimo di retribuzione, che eliminerà gli scandalosi  stipendi di alcuni direttori generali. Occorre dare immediatamente il segno di provvedimenti rigorosi - conclude il presidente - che non possono essere più rinviati".

In una nota di oggi, Crocetta ha annunciato ulteriori tagli agli sprechi delle partecipate. "Nella manovra approvata dalla giunta ieri sera, una nuova norma metterà ordine agli sprechi di milioni di euro effettuati in questi anni". "Saranno azzerati gli aumenti percepiti da tutto il personale, illegittimamente decisi in contrasto con la normativa, per effetto della cosiddetta progressione verticale, cioè avanzamenti di livelli retributivi che non potevano assolutamente essere concessi poiché equiparati a nuove assunzioni dalle leggi vigenti. E' una vicenda aberrante quella delle partecipate, dove diversi amministratori - continua Crocetta - più che pensare al bene pubblico, hanno continuato a perpetrare una finanza allegra, incurante degli interessi pubblici e delle effettive finanze della Regione. Le progressioni verticali realizzate sono un numero veramente spaventoso, ed entro una settimana la Regione - conclude il presidente - sarà in condizione di pubblicare il dossier elaborato dal gruppo ispettivo interno che verrà inoltrato anche alla Procura della Corte dei Conti".

Il presidente della Regione Siciliana
Rosario Crocetta

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13 giugno 2014
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