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Lo scandalo Ciapi

Denunciati 12 politici siciliani: l'accusa della Guardia di finanza è di finanziamento illecito ai partiti

21 febbraio 2013

Dodici politici siciliani sono stati denunciati dalla Guardia di finanza per finanziamento illecito ai partiti, nell'ambito di un'inchiesta sul Ciapi, uno dei più grandi enti di formazione siciliani.
Al momento si tratta solo di denunce, ma il faldone è già stato consegnato al nucleo che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione: il procuratore aggiunto Leonardo Agueci e i sostituti Alessandro Picchi e Sergio Demontis.
Nella "black list" ci sono cinque ex assessori regionali al Lavoro e alla Formazione, tutti del centrodestra: Carmelo Incardona, che ha ricoperto l'incarico tra il maggio 2008 e il maggio 2009; Luigi Gentile, in carica dal maggio al settembre 2009; Santi Formica (2006-2007), Francesco Scoma (2004-2006) e Nicola Leanza, che a capo degli uffici del Lavoro e della Formazione è stato per pochi mesi nel 2010 e oggi è capogruppo dell'Udc.

La Guardia di finanza avrebbe denunciato anche l'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio (Pdl); Gaspare Vitrano, ex deputato regionale del Pd, sotto processo per concussione, per aver intascato mazzette riguardanti appalti del settore fotovoltaico.
Compaiono anche Salvino Caputo, deputato del Pdl all'Ars. Seguono: Nino Dina, deputato regionale dell'Udc; Mimmo Di Carlo, del Pid; Salvo Alotta, del Pd, ex vice presidente vicario del consiglio comunale di Palermo e Gerlando Inzerillo, ex congliere comunale di Grande Sud. Gli ultimi due esponenti politici erano candidati alle scorse elezioni comunali ma non sono stati eletti.
I finanzieri hanno denunciato complessivamente 40 persone: ventotto sono ex amministratori e funzionari dell'ente che avrebbero trasformato il Ciapi in un carrozzone mangiasoldi. Dodici sono invece esponenti politici, chiamati in causa per le regionali del 2008 e le comunali del 2012. [Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

Il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, ha annunciato stamane che lunedì presenterà al Presidente dell'Ars la richiesta per la trattazione urgente di un disegno di legge, finalizzato allo scioglimento immediato del Ciapi, che "già in passato - afferma il Governatore - ha dimostrato di avere avuto una gestione fallimentare". "E' da mesi - dice Crocetta - che ho messo sotto osservazione il Ciapi nominando anche un Commissario per analizzare la situazione in cui si trova. La questione è chiara e credo - aggiunge il Presidente Crocetta - sia arrivato il momento di accelerare la via di fuga da enti e partecipate che hanno dimostrato solo di produrre debiti, devastando il bilancio della Regione siciliana".

"Sono notizie infondate" (di Riccardo Lo Verso per LiveSicilia.it) - E' un coro di indignazione. Tutti i politici coinvolti negano l'ipotesi che qualcuno abbia potuto finanziare illecitamente la propria campagna elettorale.
"Non ho idea di cosa si tratti. Non sono mai stato assessore alla Formazione e mai ho avuto rapporti, diretti o indiretti, con il Ciapi - spiega Francesco Cascio -. Apprendo la notizie da voi. Appena sarò informato cercherò di capirne qualcosa di più".

Categorico Salvino Caputo: "Lo escludo in maniera categorica. Non ho mai ricevuto finanziamenti di alcun tipo da enti o soggetti e sono pronto a denunciare chi sostiene una cosa del genere. Sono uno dei pochi politici al di fuori del circuito del Formazione".
Lino Leanza al telefono reagisce disarmato: "Sono senza parole. Tutto questo mi sconcerta. Nulla ha più senso. Mai avuto un minimo di rapporti con il Ciapi. Nessuna società ha mai potuto dare soldi al sottoscritto. Mai è avvenuto e mai avverrà. Qualunque somma di denaro da me spesa è frutto del mio lavoro. Nessuno può dire il contrario".

"Cado dalle nuvole. Avevo un mandatario a cui ho affidato tutto. Tutte le spese sono dimostrate e possono sentirmi quando vogliono", replica Francesco Scoma.
"Assolutamente no. Querelo tutti. Non è vero nulla. La notizia è infondata - spiega Carmelo Incardona -. Nel 2008 non sapevo neppure che cosa fosse il Ciapi. Apprendo la notizia da lei".
"E' una ricostruzione che nego categoricamente e nella maniera più assoluta. La mia serenità è totale", replica Gaspare Vitrano.
Negano le accuse anche il consigliere comunale uscente Salvo Alotta: "Mai ricevuto finanziamenti per la mia campagna elettorale. E in una nessuna elezione". Gerlando Inzerillo: "Nella qualità di consigliere comunale non ho mai avuto a che fare né con la Formazione né con il Ciapi. La mia campagna elettorale si è svolta nel pieno rispetto delle regole". "Si parla di Comunali 2008 e Regionali 2012 - spiega Domenico Di Carlo - ma nel 2008 il Pid non esisteva e per il 2012 il bilancio, a norma di legge, dobbiamo ancora pubblicarlo. Non mi sottraggo all’onere della trasparenza. E ho l’obbligo, usufruendo dei rimborsi elettorali da parte della Camera, di presentare il bilancio e l’elenco analitico di chi ha dato contributi. Mi si chiede un dato che, per legge, devo fornire entro determinati tempi e ho ancora un mese e mezzo per farlo".
Non è stato ancora possibile sentire la replica di tutti i politici coinvolti.

 

 

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21 febbraio 2013
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