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Lo Sceicco del Terrore ritorna a minacciare

La voce di Osama Bin Laden annuncia: ''Siamo pronti ad attaccare ancora gli Stati Uniti''

20 gennaio 2006

Dopo oltre un anno di silenzio, la voce dello ''Sceicco del Terrore'', Osama Bin Laden, ritorna a minacciare gli Stati Uniti: ''Stiamo preparando nuovi attacchi negli Stati Uniti, e li vedrete quanto prima'', dice la voce del messaggio audio trasmesso dalla tv satellitare araba Al Jazira, e che secondo gli analisti della Cia è da attribuire al capo di Al Qaeda.
Bin Laden non si faceva vivo dal 27 dicembre 2004, quando in un altro nastro audio consacrava Abu Musab Al Zarqawi, il ricercato numero uno in Iraq, come il leader di Al Qaeda nel paese.

Nel messaggio l'emiro saudita dice che ''l'Iraq non è il solo campo di battaglia'' degli estremisti islamici ''come avete visto con gli attentati nelle capitali europee''.
Le frasi del mandante delle stragi dell'11 settembre 2001, suonano come le peggior minacce che l'America, dopo troppi anni di guerra contro il terrorismo, potesse ricevere. Bin Laden sostiene che Al Qaeda è pronta a portare nuovamente il suo attacco nel cuore degli Stati Uniti e che altri attacchi sul territorio degli Stati Uniti sono già in preparazione: ''Appena saranno ultimati li vedrete nelle vostre case, se Dio vorrà'', afferma la voce, precisando che ''il ritardo negli attacchi non è dovuto alle misure di sicurezza prese''.

Nell'audio, dopo le minacce, Osama Bin Laden ha poi offerto direttamente al popolo americano ''una lunga tregua'' in cambio del ritiro delle forze armate americane dall'Afghanistan e dall'Iraq. ''Non abbiamo niente in contrario - afferma il messaggio - a offrirvi una tregua di lungo periodo, sulla base di condizioni eque cui aderiremo, perché siamo una nazione cui Dio ha proibito di colpire alla schiena e di mentire''. Secondo il capo di Al Qaeda la tregua offerta sarebbe giustificata ''dai sondaggi che mostrano il rifiuto della maggioranza degli americani alla guerra in Iraq''.
Bin Laden, infine, ha giudicato favorevolmente la situazione del jihad in Iraq e Afghanistan: ''Stiamo vincendo'', ha concluso.

Da alcuni creduto morto da parecchio tempo, sulla testa di Osama Bin Laden pende una taglia di 25 milioni di dollari, e ''nessuno'' sa se sia ancora vivo e se vivo dove si trovi. Si continua a ipotizzare che possa trovarsi nelle zone montane al confine tra Afghanistan e Pakistan. Nel dicembre 2005 Al Jazeera aveva mostrato un video, che secondo la televisione araba risaliva allo scorso settembre, in cui il numero due della rete terroristica, Ayman Al Zawahiri, sosteneva che Bin Laden era ancora vivo e che continuava a guidare la guerra santa contro l'Occidente.

Lla Casa Bianca ha immediatamente respinto l'offerta di tregua avanzata da Bin Laden. ''Non negoziamo con i terroristi. Li liquidiamo'', ha detto il portavoce Scott McClellan.
I service di intelligence americana hanno subito analizzato il messaggio attribuito a Osama Bin Laden, considerandolo autentico e stimando sia stato registrato a dicembre. ''Dopo analisi tecniche del nastro che è stato diffuso oggi (ieri) - ha detto una portavoce della Cia, che ha chiesto l'anonimato - la Cia ha stabilito che si tratta della voce di Osama bin Laden''.
Fonti del ministero della Sicurezza interna, intanto, hanno ribadito che il livello dell'allarme negli Usa per attacchi terroristici per il momento non verrà alzato. Il semaforo del pericolo negli Stati Uniti è fermo da lungo tempo sul giallo (alto livello di pericolo), terzo livello su una scala di cinque.

E i Servizi Segreti Italiani si dicono preoccupati
''Restiamo razionalmente preoccupati. Non si può infatti escludere di poter subire anche noi, in futuro, attentati come quelli che hanno ferito Madrid e Londra''. Il direttore del Sisde Mario Mori ha aperto l'anno accademico della scuola di addestramento del servizio segreto rilanciando l'allarme terrorismo nel nostro Paese.
Col terrorismo islamico ''siamo di fronte ad un fenomeno parcellizzato e trasversale - ha poi aggiunto il generale - dove un gruppo di ragazzi 'della porta accanto' può fare molto male, anche se per una volta sola''. Il generale Mori ha comunque sottolineato l'importanza di non pensare alla religione come il motivo principale alla base del terrorismo. ''In questo momento - ha spiegato il direttore del Sisde - è importante comprendere perché giovani apparentemente secolarizzati si trasformino rapidamente in fanatici combattenti''. ''In Europa - ha continuato Mori - i giovani musulmani sembrano esprimere un disagio e un'insofferenza più complessi. E' probabile che ai ragazzi delle banlieu, come a quelli della Kalsa, di San Salvario o di Secondigliano (quartieri popolari italiani ''difficili'', ndr), stiano mancando interlocutori credibili. Dobbiamo evitare che questo spazio possa essere occupato dai professionisti del terrore in grado di irretire i giovani''.
Intanto Enzo Bianco, presidente del comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, sottolinea che non c'è nessun allarme specifico, anche se tra le forze dell'ordine viene mantenuta la massima attenzione nel prevenire possibili attacchi. Secondo Bianco il periodo più delicato è quello tra le Olimpiadi di Torino e l'inizio delle elezioni, in cui l'Italia sarà maggiormente esposta a eventuali rischi.


Le minacce di Bin Laden dall'11 settembre 2001 a oggi
La voce dello Sceicco del Terrore non si sentiva da circa 13 mesi. E' il periodo di silenzio più lungo finora osservato dal capo dell'organizzazione terroristica. L'ultimo messaggio risale infatti al 27 dicembre 2004. Di seguito un elenco di alcuni dei 24 messaggi che Bin Laden ha diffuso negli ultimi 5 anni.

7 ottobre 2001. Bin Laden appare per la prima volta in video dopo l'11 settembre sulla tv del Qatar al Jazeera, subito dopo l'inizio dell'attacco americano in Afghanistan. ''Giuro - afferma il terrorista - che né l'America né coloro che vivono lì vivranno sicuri prima che sia data sicurezza in Palestina e prima che tutte le forze straniere se ne siano andate dalla penisola di Maometto''.

14 ottobre 2002. In un messaggio su al Jazeera diffuso 2 giorni dopo l'attentato a Bali, in cui morirono 202 persone, Bin Laden elogia gli attacchi alla petroliera francese ''Limburg'' (che il 6 ottobre causarono un morto) e ai marines in Kuwait (un altro morto l'8 ottobre).

12 novembre 2002. Al Jazeera trasmette un messaggio audio in cui Bin Laden si compiace degli ultimi attentati e minaccia per la prima volta anche gli alleati degli Stati Uniti, tra cui anche l'Italia.

10 settembre 2003. Alla vigilia del secondo anniversario degli attentati dell'11 settembre, l'emittente del Qatar trasmette un messaggio accompagnato da inedite immagini in cui Bin Laden cammina su un terreno di montagna in compagnia di al Zawahiri. Nel nastro il leader di Al Qaida elogia gli attentati delle Torri Gemelle e del Pentagono.

18 ottobre 2003. Al Jazeera trasmette un messaggio audio attribuito a Bin Laden. Rivolgendosi al popolo iracheno, il terrorista invoca la jihad contro quelli che sono definiti ''i crociati americani'' e avverte che anche chi partecipa ''a questa guerra ingiusta'' è nel mirino dei kamikaze. Il leader di Al Qaida sottolinea di rivolgersi in particolare a Gran Bretagna, Spagna, Australia, Polonia, Giappone e Italia.

15 aprile 2004. In un audio trasmesso da Al Arabiya la voce attribuita a Bin Laden offre una tregua ai Paesi europei in cambio del ritiro delle loro truppe dall'Iraq.

16 dicembre 2004. Un sito internet dirama un nuovo messaggio audio di Osama Bin Laden nel quale il ''principe del terrore'' lancia un appello affinché i suoi sostenitori attacchino le installazioni petrolifere in Iraq e nel Golfo. Il terrorista afferma anche che il greggio dovrebbe costare 100 dollari al barile.

27 dicembre 2004. La tv del Qatar trasmette una cassetta audio di Osama Bin Laden in cui Abu Musab al Zarqawi viene riconosciuto dal leader di al Qaida come emiro della sua organizzazione in Iraq. Bin Laden si scaglia contro le elezioni irachene previste per il 30 gennaio 2005 definendo ''infedeli'' tutti coloro che vi prenderanno parte.

19 gennaio 2006. Al Jazeera trasmette una registrazione audio in cui Osama Bin Laden promette nuovi attacchi contro gli Usa, ma propone al popolo americano una tregua condizionata.

- ''Il testamento di un terrorista indebolito'' di Khaled Fouad Allam (Repubblica.it)

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20 gennaio 2006
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