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Lo scorpione nello… ''stato di famiglia''

Il Senato: ''Da oggi bisognerà denunciare il possesso di ragni e scorpioni''

22 luglio 2003
''Chiunque è in possesso di ragni o scorpioni che potrebbero essere pericolosi per la salute dell'uomo deve denunciarlo alla competente prefettura''.

All’inizio di luglio, infatti, è stato pubblicato nella gazzetta ufficiale il decreto legge che inserisce gli aracnidi nell'elenco degli animali pericolosi messo a punto con un decreto ministeriale del '96 che contempla solo mammiferi e rettili. Il provvedimento è ora all'esame della commissione sanità del Senato per essere convertito in legge.

Secondo le nuove disposizioni è vietato il commercio di ragni e scorpioni potenzialmente pericolosi per la salute e l'incolumità pubblica e ci sono novanta giorni di tempo, dall'entrata in vigore, per denunciarne il possesso. Significa che i ragni e gli scorpioni di casa andranno messi in regola entro ottobre. Infatti il provvedimento d'urgenza del consiglio dei ministri vieta di ''detenere, commercializzare, importare, esportare o riesportare'' esemplari vivi di ''aracnidi selvatici'' (anche se provenienti da riproduzioni in cattivita'), ossia ogni specie di ragni e scorpioni.

Chi contravverrà alle disposizioni rischia l'arresto fino a tre e mesi un'ammenda da 7.500 a 100.000 euro. Le esenzioni saranno applicate ''nei confronti dei giardini zoologici, delle aree protette, dei parchi nazionali, degli acquari e delfinari, dichiarati idonei da una commissione scientifica, nei confronti dei circhi e delle mostre faunistiche permanenti o viaggianti, dichiarati idonei dalle autorità competenti in materia di salute e incolumità in base ai criteri generali fissati dalla commissione scientifica''. ''Il pericolo maggiore, - ha osservato il senatore Tatò (An), che si sta occupando del provvedimento - è rappresentato dagli scorpioni che, con una varietà di circa mille specie, sono distribuiti soprattutto nelle zone calde, nelle regioni meridionali del Nord America, dell'America centro-meridionale, in Africa, in Medio Oriente ed in Asia. Le specie più conosciute: l'Androctonus, la Centruroides, la Tituys e la Leiurus''.

Le punture di aracnidi, ha messo in guardia il relatore, possono determinare nell'uomo reazioni minime, ma anche tali da condurre alla morte dell'individuo per questo motivo l'esecutivo ha ritenuto di dover intervenire con un provvedimento urgente.

Fonte: Ansa Ambiente

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22 luglio 2003
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