Lo sdegno per la mafia e l'eroica umanità di Don Pino Puglisi nell'ultimo film di Roberto Faenza
''Dritto sulle righe storte'', un film che ripercorre la vita del coraggioso parroco di Brancaccio
Al cinema Metropolitan di Palermo, è stato proiettato ieri sera in anteprima privata, alla presenza del cardinale Salvatore De Giorgi, il nuovo film di Roberto Faenza ''Dritto sulle righe storte'' che ripercorre la vita di don Pino Puglisi, il parroco del quartiere Bracaccio di Palermo ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993, nel giorno del suo 56° compleanno.
Cosa nostra eliminava così un uomo di Chiesa che da anni lavorava in uno dei quartieri più difficili del capoluogo siciliano.
Chiamato nel 1990 dall'allora vescovo di Palermo Salvatore Pappalardo a occuparsi di una parrocchia del quartiere Brancaccio, in meno di due anni Don Pino riuscì ad organizzare un Centro di accoglienza e a raccogliere dalla strada, giorno dopo giorno, decine di bambini. Sostenne i suoi parrocchiani contro l'inerzia e l'incomprensione della burocrazia locale, nella richiesta di una rete fognaria, una scuola media, un distretto sanitario, diritti basilari da sempre disattesi. Erano gli anni in cui persero la vita i giudici Falcone e Borsellino e i loro uomini di scorta e inevitabilmente il suo percorso lo portò a entrare in conflitto con il potere mafioso, del quale insegnava ai ragazzi a non riconoscere la mentalità, credendo nella possibilità di un mondo diverso.
Per il sacrificio di Don Pino lo stesso vescovo di Palermo ha sollecitato negli anni scorsi la causa per il riconoscimento del martirio del sacerdote. Ora l'incartamento è all'esame della Congregazione per le cause dei Santi e si aspetta dal Vaticano la ratifica della beatificazione di Padre Pino Puglisi, che impersona il cardinale Salvatore Pappalardo.
Il lungometraggio di Roberto Faenza, prodotto dalla Jean Vigo Italia di Elda Ferri, uscirà nelle sale italiane il 21 gennaio. Tra gli attori del cast figurano Luca Zingaretti che veste proprio i panni di Don Pino, Corrado Fortuna che sarà sullo schermo il suo braccio destro Padre Gregorio Porcaro, Alessia Goria e l'editore palermitano Sergio Flaccovio. Sulla figura del prete ucciso dalla mafia, l'anno prossimo uscirà anche un libro edito da Gremese scritto da Antonella Montesi, Dino Gentili e Luca Pallanch che conterrà la sceneggiatura del film e una prefazione di Roberto Faenza.