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Lo sforzo economico richiesto alla Sicilia per la Finanziaria ammonterebbe a un miliardo di euro

09 settembre 2006

Il presidente della Regione Siciliana, Totò Cuffaro è uscito profondamente insoddisfatto dall'incontro, che si è svolto nei giorni scorsi, con il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, per discutere sulla Finanziaria. ''È stato chiesto alle Regioni autonome uno sforzo da un miliardo di euro: è fuori da ogni logica di buonsenso'', ha commentato alla fine della riunione che si è tenuta a via XX Settembre.
''È stato un incontro cordiale - ha aggiunto Cuffaro, uscendo dal ministero dell'Economia - ma si respira una brutta aria. Pensano di far pagare il conto della Finanziaria da 30 miliardi alle Regioni e agli enti locali. Immaginavamo che si proponesse una coerenza nel Patto di stabilità e la possibilità che le Regioni avessero risorse per gli investimenti. Ci stanno chiedendo invece di tagliare le poche risorse che abbiamo già. Credo su questa strada sia difficile trovare un accordo''.

Sempre riferendo dell'incontro con il ministro Padoa Schioppa, Cuffaro ha spiegato che ''abbiamo fatto un ragionamento complessivo, io ho chiesto con forza al ministro per quale motivo si sta facendo pagare l'addizionale Irap ai siciliani quando noi siamo in regola con il patto di stabilità sul deficit sanitario. Ho chiesto per quale motivo non danno attuazione all'articolo 37 dello Statuto che consente di riscuotere anche le tasse delle imprese che hanno sede legale in Sicilia. Più che da parte del ministro, che ha ascoltato - ha concluso Cuffaro - ho visto resistenze veramente inspiegabili da parte dei funzionari''.
Come dire, il governatore continua a sentire forte quella che lui stesso a definito ''la congiura politica del governo contro la Sicilia''.

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09 settembre 2006
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