Lo sputtanamento!
L'assessore alla Sanità Massimo Russo: "Al Tg1 carognate basate su falsità per sputtanare la Sicilia"
"Il Tg1 ha mandato in onda un servizio ignobile e commissionato per finalità politiche. La Sicilia è stata sputtanata: si è trattata di una vera carognata basata su dati falsi". Questo lo sfogo dell'assessore regionale per la salute Massimo Russo durante la conferenza stampa indetta per replicare al servizio mandato in onda martedì sera dal Tg1 sulla sanità siciliana e sui 4 mila posti messi a concorso.
"È assolutamente inaccettabile - ha aggiunto Russo - che un Tg nazionale confezioni un servizio senza un contraddittorio e soprattutto basandosi su dati oggettivamente falsi. Sono, infatti, numeri forniti dal demagogo siciliano Orlando che si diverte a preparare polpette avvelenate". "Lo stesso Orlando che - ha precisato Russo - abbiamo più volte invitato a chiarire da dove prenda i suoi dati, e quali siano le sue fonti che non corrispondono per nulla a quelle in nostro possesso e a quelle del ministero dell'economia e della salute".
Per Russo "l'unica verità è che la Sicilia con il suo processo di cambiamento dà fastidio a certi potentati economici. Abbiamo rispettato il piano di rientro e la Sicilia grazie a questo non è stata commissariata". "Chiedo pertanto che il Tg1 rettifichi - ha aggiunto - ammettendo di avere mandato in onda un servizio assolutamente falso alla luce del fatto che, come previsto dal piano di rientro, da 59.681 persone impiegate nella sanità siamo scesi a 52.012 grazie al blocco del turn over e ai pensionamenti".
"La quantità di personale nella sanità in Sicilia, comprese le assunzioni di quattromila persone, e il relativo costo rispecchia esattamente quanto concordato con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e con il ministro della Salute Ferruccio Fazio. Sono in linea con i parametri del piano di rientro" ha spiegato Russo.
Ad oggi in Sicilia sono impiegati nel sistema sanitario 52.012 mila dipendenti. "Non a caso sono le stesse cifre ratificate nel piano di rientro e puntigliosamente rispettate grazie ai quali la Sicilia ha evitato il commissariamento, diventando un esempio per le altre regioni con i conti in rosso". "La rivoluzione, che non piace ai potentati, è che questi posti il governo della Sicilia ha deciso di assegnarli con concorsi pubblici e questo dà fastidio" ha concluso l'assessore ex magistrato.
Il servizio del Tg1 sulla sanità in Sicilia ha riportati numeri forniti dalla commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali: a precisarlo è stata la direzione della testata, in replica alle critiche dell’assessore Russo.
"Sugli sprechi della Regione siciliana – ha affermato in una nota la direzione del Tg1 – esiste ormai una consolidata pubblicistica, se non addirittura una letteratura e anche alcuni quotidiani nazionali si stanno occupando dettagliatamente di queste vicende. Compito del servizio pubblico è anche quello di evidenziare criticità nella gestione degli enti amministrativi territoriali. I numeri sulla malasanità sono stati forniti dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, che in quanto organo ufficiale del Parlamento italiano, costituito con norma, é da ritenersi fonte autorevole. Eventuali rilievi e correzioni vanno eventualmente contestati alla commissione parlamentare e non al Tg1 che come gli altri organi d’informazione si limita a riportarli". "Inoltre, il dato secondo cui l’amministrazione siciliana abbia, a fronte di prestazioni meno efficienti, più addetti di altre regioni come la Lombardia e l’Emilia Romagna – ha concluso la direzione del Tg1 – costituisce una verità contenuta in decine di atti statistici ufficiali".
Anche l'ufficio stampa della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari regionali ha voluto replicare all'assessore Russo, e in una nota ha scritto che il presidente, Leoluca Orlando "non ritiene di dover replicare alle ripetute e nervose espressioni verbali e dichiarazioni, peraltro non meritevoli di alcun commento in sede istituzionale, rese durante un'ennesima conferenza stampa dall'assessore alla Sanità della Regione Sicilia Massimo Russo che, unico tra i responsabili regionali della Sanità del nostro Paese, non ha ancora compreso il ruolo di inchiesta della Commissione stessa e mostra insofferenza all'esercizio delle funzioni istituzionali di controllo dell'organo parlamentare nazionale". "Quanto ai dati relativi a denunce di casi di presunta malasanità - continua la nota - e di presunti errori sanitari in tutta Italia e anche in Sicilia, essi sono quelli diffusi dalla stampa e risultanti dall'archivio ufficiale della Commissione, curato da un competente nucleo della guardia di finanza. La commissione ha svolto, svolge, e ovviamente, continuerà a svolgere il ruolo istituzionale che le compete, e ciò a salvaguardia del diritto alla tutela della salute dei cittadini da Aosta a Siracusa".
Orazio Licandro, dell'esecutivo nazionale della Federazione della Sinistra, ha commentato la reazione dell'assessore Russo al servizio del Tg1 dicendo: "Russo confessa che non c'è stata alcuna riforma, ma che la politica sanitaria praticata dal governo Lombardo non è altro nel migliore dei casi che l'attuazione del piano di rientro imposto nel 2007 dal governo Prodi al governo Cuffaro. Tuttavia la sanità siciliana è sostanzialmente peggiorata, perché si tratta di tagli indiscriminati di risorse per il servizio sanitario pubblico, nessun miglioramento della qualità dei servizi, una drastica riduzione dei posti letto, non cessano gli sprechi né le clientele, nonostante l'impegno di Russo, mentre è stata determinata una diversa dislocazione del potere, però sempre dentro il centrodestra, più verso l'Mpa che il Pdl". "A noi non interessano per nulla le faide politiche, osserviamo semplicemente la situazione concreta degli ospedali, le code interminabili per una Tac, la pessima qualità dei servizi, i casi di malasanità quotidiani che non assurgono alle cronache né locali né nazionali: insomma un vero fallimento! Invece di indignarsi della pessima immagine della Sicilia, purtroppo ampiamente meritata e che il governo di cui fa parte contribuisce a consolidare, l'assessore Russo, a cui riconosciamo buona volontà, farebbe bene a tornare a fare il magistrato, funzione in cui era assai più apprezzato per i buoni risultati che riusciva a conseguire".
L'assessore regionale al Lavoro della Sicilia Andrea Piraino dice: "Non parlerei di attacchi alla Sicilia da parte del Tg1, sono espressioni da Von Clausevitz, ma certamente c'è una diposizione non favorevole nei confronti della Sicilia. Quindi, qualunque cosa facciamo la facciamo male". "Per carità - ha aggiunto Piraino - noi ci mettiamo del nostro, però non è che le cose stiano propriamente così. Credo che alcune questioni vadano eventualmente affrontate non sui giornali, ma a livello istituzionale. A me la politica spettacolo non piace...".