Lo Stabat Mater di Rossini al Duomo di Monreale. Sul palco i Berliner Synphoniker diretti dal M° Giuseppe Cataldo
Una delle opere più amate di Gioacchino Rossini, lo Stabat Mater, eseguita magistralmente da una delle orchestre più conosciute ed apprezzate al mondo, i Berliner Symphoniker. A dirigere il concerto, nella splendida cornice del Duomo alle ore 21, il M° Giuseppe Cataldo, direttore artistico della 54ma edizione della Settimana di Musica Sacra di Monreale.
Si esibiranno anche il Coro del Teatro Massimo Bellini di Catania, diretto da Tiziana Carlini; il soprano Christina Carvin Dietszch; il mezzosoprano Kyrstin Chavez; il tenore Paul Groves e Andreas Macco al basso.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. I biglietti si possono ritirare, esclusivamente, al punto informazioni ubicato presso l'ingresso principale del Duomo, direttamente il giorno stesso dello spettacolo, dalle ore 19:45 alle ore 20:45, ed è possibile ritirare un biglietto a persona.
Gioacchino Rossini iniziò a comporre lo Stabat Mater nel 1831 per l’Arcivescovo di Siviglia. A causa di un persistente malessere fisico, il compositore pesarese inizialmente arrivò a completare solo i primi sei dei dieci numeri di cui consta la composizione, che ebbe la sua definitiva stesura nel 1839. La prima esecuzione pubblica avvenne nel 1842 a Parigi.
Opera tra le più amate del compositore, permeata da una scrittura profonda e tormentata, lo Stabat si distanzia notevolmente da altre opere dello stesso genere. A metà tra l’opera e la musica sacra propriamente detta, la composizione ricalca, nella scrittura vocale e nella raffinata orchestrazione, lo stile operistico del Rossini più maturo (quello del Guglielmo Tell), e accoglie un recupero originale delle tradizioni polifoniche italiane (da Palestrina a Pergolesi).
L’introduzione ci accoglie con un arpeggio ascendente dell’accordo di Sol minore dei violoncelli. L’ingresso dei solisti, che si alternano con il coro, genera una sorprendente trama contrappuntistica dai toni elegiaci e al tempo stesso drammatici e sfocia nel primo episodio solistico del tenore.
"Cuius animam", l’aria in La bemolle che segue, ha un inizio maestoso e marziale; la partitura impone un piano e prescrive dolce. Centrale per i rimandi ai colori operistici è il terzo numero della sequenza, costituito da un delicato duetto tra soprano e mezzosoprano e annoverabile come uno dei momenti più marcatamente virtuosistici dell’opera. Le due voci che si intrecciano tra slanci lirici e abili passaggi di coloratura. L’aria "Inflammatus et accentus", intonata dal soprano, costituisce una vera "melopea" della supplica da cui si snoda l’ultima intensa preghiera affidata al canto del coro a cappella cui segue la fuga finale. Il senso profondo di "pietas" racchiuso nel testo latino e nella magistrale penna musicale di Rossini, è suggellato dal trionfante Amen finale.
M° Giuseppe Cataldo, direttore d’orchestra - È stato direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Siciliana dal 1998 al 2001 e una seconda volta dal 2008 al 2009. Ha iniziato la sua attività artistica giovanissimo, prima in veste di esecutore, intensamente e per quasi due decenni, suonando in formazioni lirico-sinfoniche, da camera e jazzistiche. Poi, si è dedicato esclusivamente alla direzione d’orchestra. E’ attivo sia nel repertorio lirico sia nel sinfonico e dirige importanti orchestre come: Munchner Symphoniker, Singapore Symphony Orchestra, Israel Symphony Orchestra, Praga Philharmonia Orchestra. Senza trascurare il repertorio francese, tedesco e russo, la sua attenzione è principalmente rivolta all’opera italiana di Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini.
Berliner Symphoniker - La storica orchestra nasce nel 1967 come Symphonisches Orchester Berlin e assume l’attuale nome solo nel 1990, dall'unione tra la Berliner Symphonisches Orchester e dalla Deutsche Symphonieorchester. A Berlino l’Ensemble è principalmente attiva nella Filarmonica e presso la Haus des Rundfunks (Casa della radio), ma si esibisce anche in occasione di spettacoli all'aperto. Il loro repertorio è molto vasto e le frequenti incisioni discografiche e registrazioni televisive ne evidenziano ulteriormente il valore.
Chrisitna Dietzsch Carvin, soprano - Fa parte dell'Ensemble della Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf, dove si esibisce interpretando numerosi ruoli lirico-drammatici e intonando celebri arie d’opera. Inizia i suoi studi di tecnica vocale con Gudrun Baer a Weimar e si perfeziona partecipando ad importanti masterclasses tenuti da insegnanti di alto livello tra cui spicca il nome di Julia Hamari a Vienna.
Kirstin Chávez, mezzosoprano - Nasce ad Albuquerque, nel New Mexico, ma trascorre la maggior parte dei suoi anni formativi a Kuala Lumpur, in Malesia. Prosegue gli studi presso la New Mexico State University, e la Eastman School of Music a Rochester negli Usa. Ha ottenuto premi e diversi riconoscimenti all’interno di importanti concorsi internazionali. Ha cantato nei maggiori teatri del mondo. Ha interpretato ruoli drammatici importanti ed è inoltre nota per le numerose interpretazioni di ruoli maschili.
Paul Groves, tenore - Nasce nel 1964 in Louisiana. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti conquistando anche lo storico e prestigioso Premio Richard Tucker. Attualmente viene frequentemente ospitato dai più importanti teatri d'opera del mondo, tra cui il Boston Lyric Opera, il De Nederlandse Opera, la Scala, la Los Angeles Opera, il Metropolitan Opera, l'Opera di Parigi, il Festival di Salisburgo, il San Francisco Opera, l’Opera di Vienna e la Washington National Opera.
Andreas Macco basso - Nato a Stoccarda, ha studiato musica presso l’Accademia di Musica di Stoccarda, perfezionandosi presso le scuole di musica di Vienna e Francoforte; ha debuttato al Teatro Comunale di Bremerhaven e Krefeld-Mönchengladbach. Collabora con vari teatri internazionali e viene frequentemente ospitato da importanti rassegne musicali e da grandi enti lirico-sinfonici. Ha lavorato con direttori di nota fama.
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