Lo Stato chiede i danni a Bruno Contrada

La Procura generale della Corte dei conti di Palermo ha chiesto all'ex funzionario del Sisde, Bruno Contrada, 150mila euro di risarcimento per danni all'immagine dello Stato. Tale lesione sarebbe stata arrecata dalla sua condanna a 10 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. "La condotta definitivamente accertata - ha scritto la procura della Corte dei Conti nell'atto a firma del vice procuratore generale Tommaso Brancato - hanno arrecato un danno all'immagine e al prestigio dell'Amministrazione di appartenenza di Contrada, quantificato in sede equitativa in 150mila euro".
L'ex funzionario del Sisde ha ricevuto la notifica nella sua casa di Palermo dove è agli arresti domiciliari per motivi di salute.

"I danni allo Stato li chiederemo noi, per come hanno trattato un uomo dello Stato che ha dato la sua vita allo Stato", ha detto l'avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Contrada, commentando la richiesta di risarcimento danni avanzata dalla Procura generale della Corte di conti nei confronti del suo assistito. "All'udienza - ha annunciato il penalista - presenteremo una lista di 140 testimoni, che abbiamo già pronta: generali delle forze dell'ordine, questori e capi della polizia che possono testimoniare il grande senso dello Stato di Contrada. Anzi, non escludiamo di chiedere noi i danni allo Stato, per come è stato trattato Contrada".
Tra i testimoni che Lipera citerà  a 'discolpa' del suo assistito: il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, già ministro degli Interni, l'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, e l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro. [Informazioni tratte da TGCOM, Apcom]