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Lo tsunami finaziario è arrivato anche da noi

La crisi dei mercati nell'Isola ha bruciato 200 milioni in soli sette giorni

13 ottobre 2008

IL CRAC SBARCA IN SICILIA
[Repubblica/Palermo.it, 11 ottobre 2008]

Giovanni, operaio della Fincantieri, ha buttato alle ortiche i risparmi di 20 anni di lavoro...
Fabrizio, pensionato e padre di un dipendente del Banco di Sicilia, ha tolto i suoi soldi al figlio per investirli in proprio, e ha perso tutto...
Luigi, idraulico, si è messo a comprare titoli via internet e ci ha rimesso più di 20 mila euro...
E poi la signora Rossana, casalinga, e l'ex dipendente delle Poste, Antonio, che hanno speso i loro risparmi in polizze vita che oggi non valgono praticamente nulla, perché legate ad obbligazioni con la fallita Lehman Brothers.

Il crac delle borse internazionali, la crisi dei mercati che solo in Sicilia ha bruciato 200 milioni di euro e mette a rischio 2,8 miliardi di risparmi dei siciliani, ha già un volto. Quello dei piccoli risparmiatori che hanno perso parte dei propri accantonamenti, e che adesso chiedono aiuto ai legali delle associazioni dei consumatori nella speranza di poter recuperare qualcosa. Speranza che al 99 per cento resterà tale: «Perché se il risparmiatore ha firmato contratti, senza leggerli, allora c'è poco da fare», dicono in coro Adiconsum, Federconsumatori e Adoc.

Il pensionato che ha investito la pensione in obbligazioni.
Tra le storie drammatiche di queste ultime ore c'è quella di A. M, prepensionato delle Poste, che per cercare di far fruttare subito la sua liquidazione di appena 20 mila euro, visto che doveva sposare la figlia il prossimo aprile, si è fatto convincere a investire in obbligazioni Unicredit e in parte legate alla Lehman Brothers. Risultato? «Non solo non ci ha guadagnato, ma ha perso quasi la metà della liquidazione, e adesso non sa dove prendere i soldi per poter garantire a sua figlia un matrimonio dignitoso», racconta Luigi Ciotta, dell'Adoc.

L'operaio della Fincantieri che ha comprato solo azioni Mps.
La crisi ha travolto anche G.V., dipendente della Fincantieri che ha bruciato 4 mila euro in azioni del Monte dei Paschi (che venerdì scorso ha perso il 6,7 per cento), il tutto all'interno di un investimento di meno di 20 mila euro, i risparmi di anni e anni di duro lavoro all'interno del Cantiere navale: «Ho fatto uno sciocchezza, non dovevo investire quasi il 20 per cento dei miei risparmi in un unico titolo azionario - racconta G. - Sono andato subito dalla mia banca per capire il da farsi e se erano a rischio anche gli altri miei risparmi in titoli. Mi hanno detto di stare tranquillo, ma ho paura perché già adesso con il solo stipendio non arrivo a fine mese e i risparmi sono essenziali per le spese impreviste. Ho due figli da mandare a scuola e aver buttato 4 mila euro che potrebbero servire a loro mi fa davvero rabbia».

Il padre del bancario che ha deciso di investire in proprio.
Una storia paradossale, che è stata segnalata dall'Adiconsum, è quella di un pensionato padre di un funzionario del Banco di Sicilia. Inizialmente aveva affidato la sua liquidazione (120 mila euro) al figlio, che l'aveva investita in un fondo a basso rischio ma allo stesso tempo a bassa redditività, in gran parte utilizzando prodotti pronti contro termine. Alla scadenza, però, dei prodotti il padre invece di riconfermali ha deciso di venderli e di investire tutti i suoi risparmi in titoli azionari della Lehman, che fino a qualche mese fa avevano un rating molto elevato. Oggi il pensionato ha perso tutto: «Ci ha chiamato disperato, in preda a una crisi nervosa perché non sapeva come dirlo al figlio - racconta Benedetto Romano, dell'Adiconsum - Ha perfino minacciato il suicidio. Abbiamo detto al pensionato di inviarci tutta la documentazione del suo investimento per farla esaminare dai nostri legali».

La pensionata che ha investito in fondi collettivi.
Rossana, casalinga in pensione, ha messo parte dei propri risparmi in una polizza assicurativa, dello stesso tipo di quella della Cnp di Unicredit Vita, che ha già trascinato nella crisi circa mille piccoli risparmiatori siciliani. «Ho ricevuto anch'io una lettera da parte della mia società assicurativa che mi dice che i miei risparmi, forse, andranno persi per il crac delle banche americane - dice - Sono disperata, davvero. Mi ha convinto un promotore finanziario di una nota banca italiana che opera a Palermo. Ci sono andata a parlare con la lettera in mano, e lui non ha fatto altro che aprire le braccia e dirmi di aspettare. Ho paura perfino a parlare in famiglia, perché non ho il coraggio di dire ai miei figli che ho buttato i risparmi di una vita che dovevano garantire anche il loro futuro».

L'idraulico che si è messo a giocare in borsa via internet.
Purtroppo succede anche che ad essere colpiti dal crac delle borse internazionali siano magari piccoli investitori in proprio, che giocano acquistando titoli attraverso conti bancari online, e che nel giro di poche ore hanno perso 20 mila euro. E' il caso di un idraulico palermitano, Giovanni (nome di fantasia perché non vuole dare nemmeno le iniziali), che ha acquistato azioni varie attraverso internet.

In queste ore tutte le associazioni dei consumatori invitano i risparmiatori a investire solo in titoli di Stato, ed evitare l'acquisto di titoli azionari liberi: «Meglio aspettare qualche giorno che rischiare di perdere i propri risparmi», dice Lillo Vizzini, di Federconsumatori. Romano dell'Adiconsum invita i risparmiatori a rischio «a rivolgersi a dei legali di fiducia per verificare la reale trasparenza contratti».

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13 ottobre 2008
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