Lombardo-bis: adesso ci sono tutti
Completato l'esecutivo per il nuovo Governo siciliano. Dalla giunta rimane fuori l'Udc
Il Lombardo-bis adesso è finalmente al completo. Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha infatti completato la giunta nominando i tre assessori mancanti: Nino Beninati, deputato regionale del Pdl; l'ex senatore di area An, Nino Strano; l'attuale vicesindaco di Palermo, Mario Milone, professore alla facoltà di Architettura, che entra come tecnico di area Pdl.
Salta subito all'occhio che a restare fuori sono i "cugini" centristi, presenti nel precedente esecutivo costituito un anno fa e azzerato prima delle elezioni europee.
"Sono molto soddisfatto - ha detto Lombardo - di questa nuova giunta: con cinque tecnici si rafforza il patto sociale con la Sicilia. E' una giunta forte e qualificata che si metterà al lavoro subito, così come ha già fatto il magistrato Caterina Chinnici che ha già ottenuto il sì dal Csm".
A spuntarla, dunque, dopo i numerosi tira e molla tra Popolo delle libertà e Movimento per l'autonomia, è stata l'area che fa capo a Schifani-Alfano (con Milone e Beninati), e quella del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, con Nino Strano.
Il nome di Beninati, attuale deputato regionale del Pdl, aveva già cominciato a circolare da molto tempo, così come quella di Nino Strano. La sopresa più grande è quella del vice sindaco di Palermo, Mario Milone, entrato nella Giunta come 'tecnico' insieme con Caterina Chinnici, ex Procuratore capo dei Minori e oggi assessore alla Famiglia, Marco Venturi, assessore all'Industria, Gaetano Armao, amministrativista di fama e oggi alla Presidenza e Massimo Russo, ex pm antimafia e oggi all'assessorato alla Sanità.
Le nomine dei tre nuovi sono arrivate ieri sera dopo una giornata fitta di indiscrezioni. Ieri mattina si era fatto più volte il nome Santi Formica, di area An, ex assessore della Giunta regionale. Ma poi ha 'vinto' Nino Strano, considerato molto vicino alla terza carica dello Stato Gianfranco Fini. Nei giorni scorsi si era fatto anche più volte il nome di Gianni Puglisi, presidente della Fondazione Banco di Sicilia, ma visti i suoi numerosi incarichi Lombardo ha preferito non prenderlo in considerazione.
Le tre new entry in giunta - Da quattro legislature all'Assemblea regionale siciliana, Nino Beninati, 53 anni, ingegnere messinese, oggi deputato regionale del Pdl, viene da Forza Italia. E' legato al ministro della Giustizia Angelino Alfano. Ex assessore regionale alla Cooperazione, ora presiede la commissione Sanità a Palazzo dei Normanni.
Mario Milone, palermitano 62 anni, tecnico in area Pdl, è attuale vicesindaco del capoluogo e preside della facoltà di Architettura.
Infine, Nino Strano, 52 anni, catanese, ex senatore del Pdl di area An - sarebbe stato Fini a caldeggiare la sua designazione -, è stato assessore comunale nel capoluogo etneo e assessore regionale al Turismo dal '96 al '98. La sua immagine più nota lo ritrae mentre stappa spumante e mostra, alle telecamere, fette di mortadella per festeggiare la caduta del governo Prodi.
L'Udc è fuori. "Parenti" serpenti - "Finalmente la telenovela è finita: con l'aggiunta di altri tre nomi, Lombardo ha completato il casting per mettere in scena l'inganno a danno dei siciliani. Siamo fieri di non aver partecipato al palio delle miserie e delle meschinità e siamo orgogliosi di aver scelto il percorso della coerenza, della chiarezza e della trasparenza".
Queste le parole del segretario regionale dell'Udc Saverio Romano, commentando la nomina degli ultimi tre assessori della giunta Lombardo. "Come avevamo già preannunciato, - conclude Romano - l'opposizione non ci spaventa. Incalzeremo Lombardo sui contenuti e sulle cose da fare".
[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, SiciliaInformazioni.com, Adnkronos/Ing]