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Lombardo e la data precisa per battere la mafia

Si è insediato ieri il nuovo presidente della Regione siciliana

29 aprile 2008

Prima d'andare a prendere posto nel suo nuovo ufficio a Palazzo d'Orleans, il neo presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che si è insediato ieri mattina al comando dell'Isola, è andato a trovare a casa l'avvocato Giuseppe Alessi, 103 anni, il primo presidente della Regione siciliana (nel 1947), per anni dirigente di primo piano della Democrazia cristiana, e che ha ricoperto diverse cariche istituzionali.
Il venerando Alessi ha consegnato al neopresidente questo messaggio: "E' stato fondato in Sicilia un largo movimento di opinione politica e sociale di ispirazione autenticamente autonomista, che si lega fortemente e luminosamente agli ideali e alle motivazioni storiche che caratterizzarono la 'primavera' di una Sicilia libera e forte". "E' da augurarsi - ha detto ancora Alessi - che i rappresentanti eletti della futura Assemblea regionale siciliana siano convintamente stimolati per una più sentita responsabilità nei propri impegni per l'affermazione di non pochi di quei valori insiti nello Statuto regionale, le cui norme più che difese vanno esercitate. Saranno la coerenza, la lucidità e il coraggio del presidente Lombardo e di tutta la prossima giunta che confermeranno che si è visto lontano e che per l'isola sui apre una nuova stagione dove fioriranno speranze e certezze".

Lombardo, soddisfatto dalla "benedizione" di Alessi, si dunque recato a Palazzo d'Orleans (da dove, nella sala delle Colonne, sono state tolte le fotografie degli ex presidenti della Regione appese alle pareti, per volere, si dice, del neopresidente), per partecipare alla cerimonia di insediamento che si è svolta nella sala degli Specchi e alla quale sono intervenuti tra gli altri il sindaco di Palermo Diego Cammarata, il coordinatore di Forza Italia Angelino Alfano e gli ex presidenti della regione Mario Fasino, Vincenzo Giummarra, Salvatore Cuffaro, Matteo Graziano e Giuseppe Provenzano. Alla cerimonia non sono stati ammessi invece i numerosi giornalisti presenti.
"Ai miei predecessori - ha detto Lombardo - chiedo di darmi periodicamente dei suggerimenti per portare avanti la mia azione amministrativa. Io lavorerò con grande entusiasmo per lo sviluppo di questa terra confortato dalle grandi risorse che la Sicilia possiede sia dal punto di vista naturale che umano".

Nel suo discorso d'insediamento, il nuovo governatore siciliano ha vuluto fare un sintetico elenco delle sue priorità, ribadendo sostanzialemnte i punti che ha portato in campagna elettorale: la programmazione dei fondi europei, la semplificazione della legislazione, l'efficienza di servizi come la sanità, il credito, il sostegno alla famiglia, la lotta alla mafia.  E parlando proprio di lotta alla criminalità organizzata, Lombardo ha detto: "Abbiamo tanti sofisticati strumenti e l'impiego di tante intelligenze, che possiamo sperare che si fissi un termine con il governo centrale perchè la mafia possa essere vinta". "La Sicilia - ha aggiunto Lombardo - sta registrando risultati straordinari. Siamo sulla buona strada per sconfiggerla grazie alla reazione coraggiosa di cittadini e imprenditori. La pubblica amministrazione deve dare esempio di correttezza, concretezza e trasparenza. Si dovrà premiare chi dice di no alla mafia e sanzionare chi dice di si".

Il leader autonomista ha poi accennato all'esecutivo: "Spero che la prossima giunta regionale, che mi auguro sia pronta entro dieci giorni, sia composta sia da politici sia da personalità tecniche. Certo, devo rispettare le indicazioni dal voto espresso dai siciliani. Poi vorrei far approvare una legge che ampli le competenze degli assessorati [...] Non capisco infatti perchè nei comuni e nelle province ci debbano essere 15 o 18 assessori e alla regione solo 12. Spero - ha aggiunto - che la prima seduta d'aula avvenga il 15 maggio rispettando i tempi previsti dalla legge dato che il 5 maggio ci sarà la proclamazione dei deputati eletti. E poi il 15 maggio inoltre ricorre il 62esimo anniversario dello statuto autonomistico. Sarà un'occasione per ricordare i valori che esso prevede".

Non è mancato l'intervento riguradante la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, punto programmatico sia del prossimo governo regionale che di quello nazionale. Lombardo esclude l'ipotesi di un referendum, avanzata dalla Lega: "Ma non scherziamo... Perché non farlo pure per la Val di Susa, per il Mose o per la Tav?". Per il neogovernatore "il ponte sullo Stretto deve essere fatto, fa parte di un patto preso con il governo nazionale e con gli elettori. Soffia un vento strano. Le opere pubbliche vengano distribuite nel Paese". E alle perplessità di Lady Berlusconi (che in una recente intervista a 'La Stampa' si era detta contraria alla realizzazione dell'opera) ha risposto sbrigativo: ''Non ho niente da replicare, non ho il piacere di conoscere la signora Veronica Lario. Raccogliamo il suo punto di vista e il suo parere''.
Invece sulle trattative con il governo Berlusconi, Lombardo ha auspicato un ministero affidato all'Mpa, "fa parte della logica dell'alleanza. Ma il nostro sarà un impegno programmatico. Non ne facciamo una questione di vita o di morte".
Infine, ritornando nello specifico regionale, Lombardo ha parlanto del Banco di Sicilia: "Scriverò una lettera ai vertici di Unicredit, abbiamo già concordato una linea comune. Piuttosto che esprimere dei nomi che oggi si sarebbero avuti da una strategia concordata, bisogna confrontarci con i vertici dell'Unicredit per capire a cosa serve questa nostra rappresentanza, certo non ad occupare delle poltrone".

Subito dopo la cerimonia, Raffaele Lombardo ha iniziato a lavorare alla costruzione del suo staff, nominando capo di gabinetto il dottor Luigi Castellucci, attualmente dirigente generale del dipartimento ASO (Assistenza Sanitaria ed Ospedaliera) dell'assessorato regionale alla Sanità. Castellucci, laureato in giurisprudenza, avvocato e professore di diritto, ha un'esprienza quarantennale nella pubblica amministrazione sopratutto fra Stato e Regione. La scelta è ricaduta su di lui, ha detto Lombardo, in virtù dell'ampia esperienza maturata nei tre livelli dell'amministrazione della cosa pubblica: Stato, Regione ed Enti Locali.
 
Gli alleati nel governo regionale - L'esordio di Lombardo ha soddisfatto i suoi alleati. In primis Enrico La Loggia (Pdl): "Con l'insediamento del governatore Lombardo in Sicilia riparte la speranza con una nuova fase politica. Ora occorrono realizzazioni concrete che facciano della nostra isola il volano dello sviluppo di una nuova economia".
"Un ottimo intervento e linee programmatiche pienamente condivisibili" anche per il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, Angelino Alfano.

[Informazioni tratte da La Sicilia.it e Adnkronos.com]

 

 

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29 aprile 2008
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