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Lorena Cultraro non era incinta

Sul brutale assassinio della 14enne di Niscemi (CL), violentata, uccisa e poi gettata in un pozzo

02 agosto 2008

Lorena Cultraro non era incinta. La perizia disposta dalla Procura per i minorenni di Catania sul corpo della 14enne di Niscemi (Cl) brutalemnte uccisa dopo essere stata violentata e gettata in un pozzo da tre suoi coetanei, ha escluso che la vittima aspettasse un bambino come avevano detto i suoi aguzzini.

Il cadavere di Lorena, il 13 maggio scorso fu ritrovato da un contadino nelle campagne del nisseno, in fondo ad un pozzo. Era stata portata li da tre suoi conoscenti che ne avevano abusato sessualmente e poi l'avevano uccisa gettandone il corpo nel pozzo. I tre, che confessarono ai carabinieri poco dopo il loro fermo di aver assassinato la ragazzina, da due mesi e mezzo sono rinchiusi in carcere, con l'accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere.
I minorenni agli investigatori avevano raccontato di avere deciso di ucciderla perché la ragazza avrebbe detto loro di essere incinta. La conclusione della perizia medico legale non cambia comunque l'ipotesi accusatoria che la Procura per i minori di Catania sostiene contro di loro. E poi c'è la confessione dei tre che ammisero le loro responsabilità. A soffocare, bruciare e gettare nel pozzo sono stati il fidanzato di Lorena e i suoi due amici, di 17, 16 e 15 anni.
Uno di loro frequentava il liceo di Niscemi, ma in locali diversi da quelli dove si trovava la classe dell'istituto tecnico commerciale di Lorena; gli altri due ragazzi lavoravano nei campi insieme ai genitori. "Famiglie normali", come li definì il sindaco di Niscemi.

Lorena scomparve da casa il 30 aprile. Quel giorno la ragazzina accettò di uscire ancora una volta in compagnia dei tre. Raggiunsero un casolare abbandonato, un posto conosciuto molto bene da uno degli indagati perché il nonno possedeva un appezzamento di terreno lì vicino. L'obiettivo era quello di spassarsela, come era accaduto in altre occasioni, in una sorta di gioco assurdo e crudele: non era la prima volta che il fidanzato la "cedeva" agli altri due compagni.
"Consenziente" ripeterono i tre ai carabinieri. Quella volta però Lorena fece la terribile ammissione: "Sono incinta e di uno di voi. Lo dirò a tutti". E i tre persero la testa. Ma lei, incinta, non lo era.

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02 agosto 2008
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