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Luce, gas e altre stangate

Ad aprile diminuisce l'elettricità ma aumenta il gas, mentre lieviteranno autostrade, benzina, aeroporti, acqua e rifiuti

31 marzo 2010

Le bollette elettriche diminuiranno di nuovo, mentre quelle del gas, ancora una volta, faranno registrare un consistente aumento. Nel consueto aggiornamento trimestrale, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha stabilito che dal primo aprile la luce costerà il 3,1% in meno con un calo della spesa media delle famiglie di circa 13 euro su base annua, mentre il prezzo del gas salirà del 3,6%, con un aggravio di 34 euro. A conti fatti ci sarà un maggiore esborso di 21 euro. L'Autorità ha calcolato inoltre che la spesa totale per elettricità e gas di una famiglia tipo resta comunque inferiore del 4% rispetto ad aprile 2009, con un risparmio di 59 euro l'anno.

Sull'aumento dei prezzi del gas, osserva l'Autorità, pesano non solo le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi ma soprattutto "le costose asimmetrie ancora evidenti rispetto al settore elettrico", visto che "i mercati internazionale e nazionale del gas sono ancora caratterizzati da livelli insoddisfacenti di concorrenza ed efficienza". Per evitare conseguenze ancora più sfavorevoli nei prossimi mesi invernali, quando aumenteranno nuovamente i consumi, il presidente dell'organismo Alessandro Ortis propone quindi una "revisione dei meccanismi di aggiornamento dei prezzi" con l'obiettivo di "trasferire tempestivamente ai clienti finali gli effetti positivi dei cambiamenti che stanno emergendo".
Per quanto riguarda l'elettricità, invece, Ortis afferma: "Registriamo con soddisfazione un ulteriore beneficio per famiglie e piccole imprese; gli effetti positivi della crescente concorrenza hanno consentito di contrastare efficacemente anche gli aumenti dei prezzi petroliferi, ai quali resta comunque ancora molto esposto il sistema energetico italiano. Il prezzo dell'energia elettrica segna un -3,1% mentre dall'inizio dell'anno, il prezzo del petrolio ha registrato un ulterioreaumentodel 6,1% in euro". Per promuovere prezzi meno sfavorevoli ai consumatori l'Authority ha quindi avviato un procedimento per rivedere i meccanismi di aggiornamento dei prezzi, anche "a fronte delle recenti ed importanti evoluzioni nei mercati internazionali del gas naturale (contrazione dei consumi di gas per l'effetto-crisi; sviluppo della produzione di gas non convenzionale, in particolare negli Usa, per effetto di nuove tecnologie)".

Il Codacons commenta negativamente il rincaro delle tariffe del gas deciso dall'Autorità per l'energia: "L'andamento del petrolio continua ad avere ripercussioni troppo pesanti nel nostro paese - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - e si riflette non solo sul pieno di carburante, ma anche sul fronte dei prezzi e delle tariffe, che cresceranno per tutto il 2010. Proprio sulle tariffe energetiche il Governo può e deve intervenire, alleggerendo la spesa delle famiglie e bloccando qualsiasi rincaro per tutto il 2010". Il Codacons chiede inoltre all'Antitrust di indagare sulla mancanza di concorrenza nel settore del gas in Italia, sottolineata dal Presidente dell'Authority, mancanza di concorrenza che si traduce non solo in una minore efficienza, ma anche in prezzi più alti per le famiglie, che pagano bollette più care rispetto a quelle di un mercato basato su una reale concorrenza.

I consumatori però, dall'imminente inizio d'aprile dovranno fare i conti (mai modo di dire fu più appropriato) non solo con luce e gas: dall'aggiornamento delle tariffe in generale, in programma proprio il prossimo mese, si prevede una "stangata" pari a maggiori spese annuali per 761 euro a famiglia.
È la stima di Adusbef e Federconsumatori, che prevedono "una ulteriore contrazione dei consumi che influirà negativamente sulle produzioni e sul mercato". Responsabili principali degli aumenti sono "i rincari autostradali, il continuo aumento del prezzo della benzina" e l'aumento della bolletta del gas di cui si è parlato poco prima.
"Dopo i drammatici dati relativi alle ore di Cig, sopra il miliardo, ed il continuo aumento del tasso di disoccupazione all' 8,5 % che, oltre i drammi sociali ed individuali, comporteranno una caduta del potere di acquisto delle famiglie italiane di 565 euro annui, si aggiunge ora una vera e propria stangata alle famiglie", commentano le due organizzazioni presiedute da Elio Lannutti e Rosario Trefiletti.
Nel dettaglio, l'assicurazione auto costerà 130 euro in più, le tariffe aeroportuali ben 65 euro (130 milioni di passeggeri-costi diretti ed indiretti) in più mentre quelle autostradali 60 euro in più. Il ricorso per multe e i contenziosi comporterà un esborso di ulteriori 55 euro. L'aumento dei servizi bancari costerà altri 30 euro aggiuntivi e l'aumento delle rate dei mutui circa 80 euro. La spesa per i carburanti comporterà un aggravio di 171 euro e quella per i treni di 65 euro. "Dall'aggiornamento ad aprile - spiegano le due associazioni - ogni famiglia subirà quindi maggiori spese per 761 euro annui, senza contare i costi indiretti che questi aumenti provocheranno sul tasso di inflazione".

Dall'Aiscat, l'associazione delle concessionarie autostradali, è arrivata però la smentita all'annuncio di Federconsumatori e Adusbef. Non è previsto alcun aumento delle tariffe autostradali: l'allarme lanciato da alcune associazioni dei consumatori è assolutamente infondato. L'Aiscat ha precisato che "gli aumenti non sono previsti dalle norme e, tanto meno, dai contratti secondo i quali gli incrementi delle tariffe vengono decisi una sola volta all'anno in concomitanza con l'inizio del nuovo anno".

Le due associazioni hanno subito replicato all'Aiscat: "La nota di Adusbef e Federconsumatori sui calcoli della stangata di 761 euro rappresenta un aggiornamento ai rincari scattati, ma non precedentemente conteggiati, come quelli delle tariffe autostradali".

[Informazioni tratte da Repubblica.it, Codacons.it, Corriere.it]

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31 marzo 2010
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