Lunedì 19 giugno, la Cattedrale di Noto, il gioiello del barocco siciliano, sarà ufficialmente aperta a tutti
Dopo un cantiere durato 11 anni, lunedì 18 giugno, la cattedrale di Noto, il gioiello del barocco siciliano gravemente danneggiata dal terremoto del 1996 e ora completamente restaurata, verrà riaperta alla fruizione del pubblico.
L'evento, al quale parteciperà anche il premier Romani Prodi, è stato presentato ieri a Palazzo Chigi dal presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, dal vescovo di Noto, monsignor Giuseppe Malandrino, dal prefetto di Siracusa e commissario per la ricostruzione Benedetto Basile e dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso.
Un restauro, quello della cattedrale, reso possibile grazie anche all'intervento dello Stato, nonostante la Sicilia sia una regione autonoma, anche dal punto di vista dei beni culturali. Un lavoro lungo e impegnativo, durato undici anni e iniziato con l'apertura del cantiere dopo il crollo del 1996, in seguito ai danni riportati con il terremoto del 1990.
''Come per tutti i grandi cantieri di restauro di edifici così impegnativi magari avremo la necessità di effettuare ritocchi sino all'ultimo momento disponibile - ha spiegato l'architetto Salvatore Tringali, progettista dei lavori - ma certamente si tratta solo di qualche ritocco, di poche sfumature. Nulla di più. Il restauro infatti può ritenersi concluso''. L'architetto Tringali ha sottolineato e rivendicato con orgoglio il fatto che ''questo impegnativo e complesso lavoro di recupero e restauro è stato svolto interamente con risorse umane e professionalità tecniche siciliane''.
Un lavoro veramente impegnativo visto che, come ha speigato il Prefetto di Siracusa, Benedetto Basile, ''non è vero, come è stato più volte detto, che i danni hanno riguardato la sola cupola, ma l'edificio è crollato per tre quarti''. ''In questi 11 anni - ha spiegato ancora il prefetto - abbiamo dovuto fare scelte sofferte, come quelle che riguardavano il pavimento e gli arredi, ma per queste decisioni più delicate è stata costituita, presso la Presidenza del Consiglio, una commissione apposita della quale fa parte Vittorio Sgarbi, insieme con altri esperti del settore dei beni culturali che hanno coadiuvato il lavoro del commissario straordinario in maniera incisiva. Oggi, posso giudicare eccellente il risultato per il quale - ha concluso il Commissario Delegato per la Ricostruzione della Cattedrale di Noto - c'è un'aspettativa eccezionale, non solo tra gli abitanti di Noto e i siciliani, ma a livello nazionale e internazionale''.
Terminata la facciata, i lavori ora continueranno all'interno della cattedrale per ancora un paio di anni proprio per concludere quelli che l'architetto Tringali ha chiamato ''sfumature''. Arredi e decorazioni, grazie all'intervento della commissione istituita durante l'ultimo anno del governo Berlusconi, saranno realizzati da nomi eccellenti del panorama artistico internazionale: le porte dei fianchi della cattedrale porteranno la firma di Ivan Theimer, autore dei tre obelischi di bronzo per la facciata sul giardino del Palazzo dell'Eliseo, a Parigi; le porte laterali saranno realizzate da Filippo Dobrilla; per l'altare e le sculture dei Santi è stato chiamato Giuseppe Ducrot, che realizzerà anche la sedia episcopale, mentre i dipinti porteranno la firma di tre artisti: il russo Superego, Lino Frongia e l'ottantaseienne Ottavio Mazzonis che fu allievo di Nicola Arduino, autore degli affreschi sul soffitto crollato. Una squadra artistica straordinaria, messa insieme da Vittorio Sgarbi, intervenuto con decisione quando, Trincali, dopo aver svolto un eccellente lavoro sull'esterno della cattedrale, presentò al critico d'arte i progetti per gli interni.
''Mentre la parte architettonica è stata progettata mirabilmente, ricostruendo la cattedrale esattamente come era - ha spiegato nelle scorse settimane all'Adnkronos Cultura Vittorio Sgarbi - i progetti per gli interni erano orribili, schifosi manufatti moderni la cui scelta appariva ingiustificata. In seguito alle mie obiezioni, il capo dipartimento della protezione civile Bertolaso ha nominato la commissione il cui scopo è quello di rendere coerente l'interno della cattedrale con l'architettura. Il mio contributo - ha detto Sgarbi - è stato quello di individuare artisti che riescano a ricostruire la sensibilità del barocco anche negli affreschi, nelle sculture e negli arredi, conciliando iconografia e qualità. Tra le scelte per le quali mi sono battuto, quella di usare pietra di Modica per il pavimento, nonostante le resistenze iniziali''.
L'interno della cattedrale, infatti, rivelava nel suo sovrapporsi di moduli architettonico-decorativi il gusto degli interventi dal Settecento alla prima metà del Novecento, con la cupola dell'architetto Netino Cassone, alta 76 metri e poggiante su un cornicione con una scritta in oro. L'interno era stato decorato dal bolognese Baldinelli e dal torinese Arduino, fra il 1949 e il 1959. Ora, grazie alla squadra messa in piedi da Vittorio Sgarbi, composta da uno degli allievi che affiancò Arduino nell'impresa, verrà recuperato il filo conduttore iconografico e stilistico della cattedrale originale.
Come in un destino prestabilito, la storia della cattedrale è segnata, fin dalla sua nascita, dai terremoti. Iniziata nel 1694, già nel 1727 un sisma provoca gravi danni facendo crollare la porta maggiore. Nel 1745 inizia la costruzione di una nuova chiesa, ma nel 1818 un secondo terremoto provoca lesioni alla cupola e ancora tra il 1839 e il 1841 si richiedono interventi urgenti di restauro alla stessa cupola che minaccia rovina e che finisce per crollare con il terremoto del 1848, che causa il crollo della cupola, del presbiterio, delle cappelle di S. Corrado e del SS. Sacramento, del transetto. Fino al 1990, quando il Terremoto di Santa Lucia danneggia la Cattedrale in maniera tale che, sei anni più tardi, l'edificio crolla sotto lo stupore di tutti. ''La cattedrale è crollata perché era stata costruita male'', ha spiegato Sgarbi, assicurando che ora, invece, grazie a una riprogettazione migliorativa, la struttura è completamente affidabile dal punto di vista sismico perché, migliorata nella sua struttura portante, sono stati eliminate tutte le vulnerabilità e i difetti occulti che ne avevano causato il crollo. [Informazioni tratte da Adnkronos Cultura]