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Ma chi ha detto che il Ponte sullo Stretto non si farà più?

Il Governo rassicura: "L'opera non è stata cancellata e si farà". Continua la "storia infinita"...

29 ottobre 2011

La verità è che, qualsiasi cosa dicano, qualsiasi azione (virtuale) facciano, qualsiasi affermazione attestino, sono veramente rimasti in pochi a credere alla storia del Ponte sullo Stretto di Messina. O meglio, ci si crede inquanto storia, in quanto leggenda. "E la sai quella del Ponte sullo Stretto di Messina?" "Ma certo! E quella chi non la sa? E' una storia vecchissima"...
Ma andiamo ai fatti. L'altro ieri alla camera dei deputati è stata approvata una mozione, presentata dall'Idv, che chiedeva la revoca della somma di 1,7 miliardi previsti per l'opera. Quindi, niente fondi pubblici, niente fondi europei, dunque il ponte non si fa.
Ieri è arrivata una nota da Palazzo Chigi, che rassicura sulla relizzazione dell'opera: il Ponte sullo stretto non è stato cancellato. "La mozione approvata ieri dalla Camera - recita la nota della Presidenza del Consiglio - non cancella la realizzazione del Ponte sullo Stretto". L'opera - prosegue la nota - "è solo in parte finanziata dall'intervento pubblico. L'onere complessivo dell'infrastruttura prevede anche la partecipazione di capitale privato, l'utilizzo di fondi strutturali e di altre fonti".
Come dire: ci risiamo! L'ennesimo contrordine. Veramente vecchia questa storia, che purtroppo, però, continua a costarci soldi veri e non raccontati ...

Secondo Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, "la presenza di capitali privati per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina è solo una leggenda metropolitana. Al momento le uniche risorse vere e disponibili sono tutte pubbliche, al massimo dai privati si avranno dei prestiti garantiti dallo Stato. Il governo si ostina, nonostante tutto, a perseguire in un progetto di dubbia utilità che toglierà risorse a opere ben più utili per l'Italia e gli italiani".
Dal canto suo, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, fa notare che: "La mozione di Italia dei valori approvata alla Camera non riguarda il ponte sullo Stretto di Messina ma il trasporto pubblico locale per il potenziamento del quale si propone una copertura finanziaria che potrebbe essere prelevata dai fondi già assegnati alla società Stretto di Messina". "Vale la pena di ricordare che i finanziamenti pubblici nella società Stretto di Messina sono meno di 2 miliardi di euro, solo una piccola parte degli 8 miliardi necessari per la realizzazione dell'opera".
"Il ponte sullo Stretto - aggiunge Lombardo - si dovrà realizzare sia perché la parte più consistente del capitale viene dai privati e l'investimento si dovrà fare con il metodo del project financing, sia perché si sono già investite molte risorse. Fermarsi o fare marcia indietro adesso sarebbe scellerato, un imperdonabile spreco di risorse pubbliche".

"Il ponte si farà". Ne è convinto il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca. Per Buzzanca, infatti, "l'esecutivo non terrà in nessun conto della mozione presentata nell'aula di Montecitorio, e la realizzazione dell'opera non è assolutamente a rischio". Neanche se si scegliesse di privilegiare altre opere, come la Salerno-Reggio Calabria?, gli viene chiesto. "Si tratta di discorsi che viaggiano su piani assolutamente diversi - sostiene Buzzanca - perché i finanziamenti pubblici destinati al ponte sono solo un terzo del totale, mentre per il resto saranno i privati a finanziarlo".
Il primo cittadino di Messina ribadisce infine "l'assoluta utilità del ponte, che è strategico per il conurbamento di due grandi città come Reggio e Messina, e che consentirà finalmente la realizzazione del Corridoio europeo che va da Berlino, a Messina, a Palermo, al Mediterraneo".
Il sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, commenta così l'approvazione alla Camera della mozione: "Mi auguro si sia trattato di un incidente: la mia preoccupazione è tanta, perché se dovesse essere vero avremmo grossi danni". Arena ricorda che "non solo sul territorio abbiamo già i segni del ponte, con cantieri già aperti, ma stiamo anche impostando le nostre scelte sul governo del territorio sulla base di quest'opera". Per questo il sindaco chiede chiarezza: "Ci interessa sapere in modo inequivoco se il ponte si farà o meno, perché continuare a lavorare in questa situazione di incertezza rischia di creare solo danni".
A chi critica la costruzione del ponte sostenendo la non priorità dell'opera, Arena risponde che "se ragionassimo solo in base alle priorità non costruiremmo più nessuna opera. Ci sarà sempre qualcosa di più prioritario e rischieremmo di restare al palo. Invece, a mio parere, la costruzione del ponte può essere un volano per accelerare lo sviluppo, e per accelerare anche le altre grandi opere, come l'alta velocità al Sud".

Che il ponte si farà senza ombra di dubbio ne è convinto anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa. La mozione approvata alla Camera "non dice che non si farà il ponte sullo Stretto di Messina", ma che il Governo "eventualmente" può sopprimere finanziamenti per l'opera, "ma posso assicurare che non lo farà". "Una mozione - ha spiegato La Russa minimizzando l'accaduto - non si nega a nessuno, ma vale per quello che vale. Ed io dico che il Governo non sottrarrà niente dai fondi destinati al ponte".

- Niente più finanziamenti per il ponte sullo Stretto (Guidasicilia.it, 28/10/11)

 

 

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29 ottobre 2011
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