Ma chi sarà mai il futuro sindaco di Palermo?
In primavera i palermitani saranno chiamati per eleggere il nuovo sindaco, ma c'è ancora una gran confusione per i candidati
Riflettere su chi potrebbe essere il futuro sindaco di Palermo diventa, giorno dopo giorno, un esercizio sempre più arduo, visto il grande movimento che si sta creando, tra partiti, movimenti e gruppi, per la scelta dei possibili candidati. Rita Borsellino, candidata del Pd, continua la sua campagna elettorale senza contemplare possibili coalizioni, e/o collaborazioni, con il Terzo Polo o con chiunque altro. Qualcuno, poi, ha parlato addirittura di una possibile candidatura del pm Antonino Ingroia, subito "benedetta" dal governatore Raffaele Lombardo.
Nessuna apertura al Terzo Polo - "Da parte mia non c'è stata alcuna apertura politica al Terzo polo. Ribadisco, ancora una volta, che accordi di questo tipo non fanno parte del progetto per cui ho scelto di correre per le primarie del centrosinistra". Lo ha detto Rita Borsellino, candidata a sindaco di Palermo. "Un progetto che, sia chiaro, apre solo a quei cittadini che intendono realmente promuovere il risanamento e lo sviluppo di questa città, sotto il profilo economico, culturale, etico - ha aggiunto -. Che chiude a quelle vecchie pratiche e a quei vecchi schemi che hanno affossato Palermo. Da quando ho deciso di candidarmi non passa giorno senza che qualcuno mi chieda di un accordo con il Terzo polo. Fin dall'inizio ho ribadito il mio no. Una posizione di coerenza per la quale sono stata attaccata in tutti i modi possibili. Sono stata tacciata persino di irresponsabilità istituzionale, perché - è questa l'accusa - un candidato sindaco non può pensare di amministrare la città senza stringere accordi politici con il presidente della Regione". "Bisogna parlare della città e dei suoi problemi - ha concluso - mettere insieme tutti coloro che hanno idee, programmi e soprattutto la volontà per cambiare Palermo, attraverso un metodo politico basato sulla partecipazione e lontano da quelle vecchie pratiche e da quei vecchi schemi che hanno affossato questa Regione e questa città".
La candidatura di Rita Borsellino ha comunque creato qualche attrito tra gli esponenti del Pd. Attriti che il capogruppo dei democratici all'Ars, Antonello Cracolici, sconfessa. "Mi auguro - ha detto però Cracolici - che Rita Borsellino incontri il presidente Lombardo prima possibile. Io lavoro per costruire questa intesa". "La problematica principale - ha puntualizzato Cracolici, facendo riferimento al Terzo Polo - è di trovare e sostenere un candidato che unisca una coalizione. Serve una candidatura in grado di unire un fronte di larga intesa. La candidatura è comunque per le primarie che come è noto possono avere più di un candidato. Per quanto mi riguarda le primarie non sono un concorso di bellezza ma una modalità di scelta di una candidatura offerta ad una colazione larga. Per questo non è il candidato che decide la coalizione ma è la coalizione che decide cosa essere ed il candidato è al servizio di questa".
Ingroia sindaco? - "Non mi sembra sia il momento per parlare di candidature". Così il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia ha risposto, a margine di un'operazione che ha portato all'arresto di 21 presunti mafiosi, ai giornalisti che gli chiedevano di una sua possibile candidatura. "Perché, si vota? - ha aggiunto ironico il magistrato - Io non ho sentito parlare di elezioni".
Il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, conversando a Palazzo d'Orleans con i giornalisti che gli hanno chiesto un commento sull'ipotesi del pm Antonino Ingroia come candidato a sindaco di Palermo, ha detto: "Ingroia? Lo sosterremo senza condizioni, come Monti". "Istintivamente - ha aggiunto - mi è simpatico e mi sembra affidabile".
Per le parole spese da Lombardo, Ingroia si è detto lusingato: "Sono lusingato, mi ha piacevolmente colpito quanto affermato dal presidente Lombardo e lo ringrazio, ma come è ben noto non è mia intenzione candidarmi a sindaco quindi il mio nome non ci sarà nella rosa dei papabili. Tempo fa mi ero già espresso su questo punto e ribadisco che non credo sia opportuno che un pubblico ministero che eserciti a Palermo si candidi a sindaco della stessa città, mi auguro piuttosto, e lo auguro a tutti i miei concittadini, che venga eletto un sindaco che abbia i valori della legalità e della trasparenza che oggi servono a Palermo più che mai".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it, Corriere del Mezzogiorno]