Ma esiste in Sicilia una strada buona?
Si inclina un pilone sulla Palermo-Sciacca. I carabinieri chiudono il tratto, l'Anas lo fa riaprire: "Non ci sono pericoli"
E’ come se i piloni delle strade siciliane non ce la facciano più, ed eccessivamente trascurati, si lasciano andare, appoggiandosi sul pilastro vicino o assumendo una posizione storta e squilibrata tipica di chi è troppo stanco, aspettando di collassare del tutto.
Un pilone che sorregge il viadotto Traversa 2 della strada a scorrimento veloce Palermo-Sciacca, nella zona di San Giuseppe Jato, si è inclinato. La strada è stata chiusa dal chilometro 23 al chilometro 28 per qualche ora, e poi riaperta.
La decisione di riaprire al traffico è stata presa dai tecnici dell'Anas dopo una serie di sopralluoghi. La condizione del viadotto Traversa 2 era nota all'Anas che aveva già pronti dei lavori per sistemare il pilone e i giunti di dilatazione. Secondo gli ingegneri dell'Anas non ci sono pericoli per gli automobilisti nonostante sia visibile che la soletta tra le campate è dilatata di alcuni centimetri.
La chiusura era stata decisa ieri mattina dai carabinieri che avevano chiesto l'intervento dei vigili del fuoco per valutare la stabilità del viadotto.
Da verificare i lavori di scavo che si stanno realizzando nei pressi del viadotto da parte di un'azienda che starebbe per costruire un immobile. Lavori che hanno provocato l'allagamento del pilone. Anche l'amministrazione di San Giuseppe Jato sta verificando il rispetto di queste opere.
Già a ottobre i carabinieri avevano segnalato un pericolo riguardante il pilone del viadotto Traversa 2: i tecnici dell'Anas nel corso di un sopralluogo avevano dichiarato che il tratto di strada era sicuro. Adesso le piogge di questi giorni hanno fatto sprofondare il terreno attorno al pilone, che si è inclinato.
I carabinieri hanno invece posto sotto sequestro alcuni tratti del raddoppio della statale 640 Caltanissetta-Agrigento, su ordine del gip nisseno. Secondo gli inquirenti, per realizzare il raddoppio dell'arteria stradale nel tratto che ricade in provincia di Caltanissetta, sarebbero stati utilizzati sia calcestruzzo non adatto e anche le gabbie di acciaio per realizzare pali e strutture non sarebbero state conformi.
Le irregolarità dei materiali e le difficoltà tecniche non sarebbero nemmeno state segnalate alla Direzione dei lavori dalle aziende impegnate nella costruzione dell'opera. Nel dettaglio si tratta di alcune parti del viadotto Salso e della galleria naturale "Caltanissetta".
Sono dodici le persone indagate per le irregolarità nella realizzazione dell'opera, tra dirigenti, professionisti, tecnici e imprenditori, e solo uno di loro fa parte della Direzione dei lavori.
Il sequestro non creerà disagi alla circolazione delle auto perché riguarda soltanto i tratti non ancora aperti al transito delle auto.
Anas in una nota ha informato che "sta collaborando attivamente da circa un anno con le autorità inquirenti per quanto concerne le indagini nell'ambito dei lavori di ammodernamento e raddoppio della Strada Statale 640 Agrigento-Caltanissetta, nel tratto relativo alla provincia di Caltanissetta, dal km 44,400 al km 74,300". "I lavori di realizzazione dell'itinerario della Agrigento-Caltanissetta sono stati consegnati nell'ottobre 2012 al contraente generale Empedocle 2 - prosegue la nota -, che in base alla legge obiettivo ha nominato la direzione lavori, che sovrintende ai controlli dell'esecuzione delle opere".
Anas, tramite la sua struttura di alta sorveglianza, ha disposto "in ogni caso in questi mesi vari controlli sulla qualità dei materiali impiegati nell'esecuzione dei lavori, rilevando numerose non conformità e chiedendo al contraente generale di provvedere a sanarle".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]