Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Ma gli sbarchi sulle nostre coste continuano...

Il ministro Maroni: ''Nel 2008 le espulsioni sono state il 28% in più rispetto all'anno precedente''

16 ottobre 2008

Sono state 6.553 le espulsioni di immigrati irregolari "effettivamente eseguite" nel nostro Paese nel 2008, il 28,1% in più rispetto allo scorso anno.
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nell'audizione al Comitato Schengen ha reso noti i dati di fine settembre, precisando che non si fermano gli arrivi sulle nostre coste. Sono stati già 27.417 gli sbarchi al 9 ottobre contro i 17.264 dello scorso anno alla stessa data e i 20.455 in totale a fine 2007. Secondo Maroni l'aumento degli sbarchi è dovuto al "clima favorevole" alle traversate in mare e alla "diminuzione dei controlli da parte delle autorità della Libia". Una situazione sempre più pesante, ha detto, che riguarda in particolare l'isola di Lampedusa, dove gli sbarchi sono stati ben 22.454.

Per affrontare la situazione entro le prossime due settimane saranno indicati i nuovi Centri di identificazione ed espulsione (Cie) da realizzare nelle dieci regioni che ne sono attualmente sprovviste. "Abbiamo individuato le strutture - ha detto Maroni - ora le stiamo valutando e nel giro di due settimane saremo in grado di definirle". Il titolare del Viminale, ha poi aggiunto, che sulla scelta sentirà le Regioni e gli enti locali. "Voglio che sia una decisione condivisa", ha precisato il ministro. Per la realizzazione dei nuovi Cie e per il prolungamento dei tempi di permanenza degli immigrati negli stessi centri è prevista "una spesa stimata di 233 milioni e 160mila euro dal 2008 al 2010" pari a ''4.640 nuovi posti disponibili".

Ma l'Italia è anche il Paese con la percentuale più alta di domande di asilo accettate in Europa. "Nel 2007 - ha spiegato Maroni -, su 13.509 domande presentate ne abbiamo accolte il 59%, contro il 36% della Germania, il 48% dell'Inghilterra, il 22% della Francia, l'8,5% della Spagna e - ha concluso il ministro - della Grecia che non ne ha accettata nessuna". [Adnkronos/Ign]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

16 ottobre 2008
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia