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Ma non è una benedizione...

Papa Benedetto XVI giustifica l'utilizzo del preservativo ma soltanto in "alcuni casi"

22 novembre 2010

Vi possono essere singoli casi in cui l'uso del condom è giustificato, "ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole".
E' quanto affermato da papa Benedetto XVI, in materia di sessualità, nel nuovo libro intervista scritto dal giornalista Peter Seewald, dal titolo "Luce del mondo", di cui alcuni brani sono stati anticipati nei giorni scorsi dall'Osservatore romano.
"Tuttavia - prosegue il Pontefice - questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'Hiv. E' veramente necessaria una umanizzazione della sessualità". Quindi il Papa ribadisce: "Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità, e questa banalizzazione rappresenta proprio la pericolosa ragione per cui tante e tante persone nella sessualità non vedono più l'espressione del loro amore, ma soltanto una sorta di droga, che si somministrano da sé". "Perciò - afferma ancora - anche la lotta contro la banalizzazione della sessualità è parte del grande sforzo affinché la sessualità venga valutata positivamente e possa esercitare il suo effetto positivo sull'essere umano nella sua totalità".

Le parole di Benedetto XVI il plauso e l'apprezzamento dell'Onu. "E' un significativo e positivo passo avanti", ha commentato in una nota il direttore esecutivo dall’Agenzia Onu per la lotta all'Aids (Unaids) Michel Sidibe riferendosi alle parole del papa. "Questa affermazione riconosce che un comportamento sessuale responsabile e l'uso dei preservativi hanno un ruolo importante nella prevenzione dell'Aids".
Dalla Francia al Medio Oriente, tutta la stampa dedica ampio risalto alle parole del Pontefice. "La breccia è aperta", ha titolato il quotidiano francese 'Le Monde', usando come titolo il commento del presidente dell'associazione "Chretiens et sida" (cristiani e aids), Gerard Guerin. "C'è stato un attimo di sorpresa, ma questo Papa a volte lo fa, ci sorprende", ha aggiunto Guerin "facendo totalmente sue le parole di Benedetto XVI".
Spazio anche sui media arabi. Prima a dare la notizia questa notte è stata la tv satellitare 'al-Arabiya' che ha titolato nell'apertura del suo tg: "per la prima volta il Papa consente l'uso del preservativo per combattere l'Aids". Interessante è l'interpretazione data alle parole del Papa dal quotidiano emiratino 'al-Emarat al-Youm' secondo il quale "il Papa del Vaticano consente l'uso del preservativo nel caso in cui l'uomo vada con una prostituta", sottolineando come "per la prima volta nella storia del Vaticano viene consentito l'uso del preservativo in alcuni casi particolari".

Dunque, tanto clamore, subito "dimensionato" da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana. "Il ragionamento del Papa sull'utilizzo del profilattico non può essere certo definito una svolta rivoluzionaria" ha specificato padre Lombardi in un comunicato, spiegando che con le parole sui casi limite nei quali può essere morale utilizzare i preservativi "il Papa non giustifica moralmente l'esercizio disordinato della sessualità, ma ritiene che l'uso del profilattico per diminuire il pericolo di contagio sia un primo atto di responsabilità, un primo passo sulla strada verso una sessualità più umana, piuttosto che il non farne uso esponendo l'altro al rischio della vita". "In ciò - ha sottolineato padre Lombardi - il ragionamento del Papa non può essere certo definito una svolta rivoluzionaria".
Nella sua lunga nota di interpretazione del pensiero del pontefice, padre Lombardi ricorda che alla fine del capitolo 10 del libro "Luce del mondo", il Papa risponde a due domande circa la lotta contro l’Aids e l’uso del profilattico, domande che si ricollegano alla discussione seguita ad alcune parole pronunciate dal Papa sul tema nel corso del suo viaggio in Africa nel 2009. Il Papa ribadisce chiaramente che egli allora non aveva voluto prendere posizione sul problema dei profilattici in generale, ma aveva voluto affermare con forza che il problema dell’Aids non si può risolvere con la sola distribuzione di profilattici, perché bisogna fare molto di più: prevenire, educare, aiutare, consigliare, stare vicini alle persone, sia affinché non si ammalino sia nel caso che siano ammalate. Sulla questione profilattico è venuto però ora dal Pontefice "con coraggio un contributo importante di chiarificazione e approfondimento su una questione lungamente dibattuta. È un contributo originale", parole mai dette "con tanta chiarezza", ha voluto sottolineare padre Lombardi. "Numerosi teologi morali e autorevoli personalità ecclesiastiche hanno sostenuto e sostengono posizioni analoghe; è vero tuttavia che non le avevamo ancora ascoltate con tanta chiarezza dalla bocca di un Papa, anche se in una forma colloquiale e non magisteriale. Benedetto XVI - ha concluso il direttore della sala stampa della Santa Sede - ci dà quindi con coraggio un contributo importante di chiarificazione e approfondimento su una questione lungamente dibattuta. È un contributo originale, perché da una parte tiene alla fedeltà ai principi morali e dimostra lucidità nel rifiutare una via illusoria come la 'fiducia nel profilattico'; dall'altra manifesta però una visione comprensiva e lungimirante, attenta a scoprire i piccoli passi, anche se solo iniziali e ancora confusi, di una umanità spiritualmente e culturalmente spesso poverissima, verso un esercizio più umano e responsabile della sessualità".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it]

 

 

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22 novembre 2010
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