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Ma quali ''Tre I'', alla Scuola Italiana serve più Matematica, più Grammatica, più Geografia e più Storia

05 settembre 2007

Ci fu un tempo in cui qualcuno pensò che per riprendere le sorti della Suola Italiana servisse l'applicazione di una ricetta: la ricetta delle ''Tre I''.
Ve la ricordate? No... no Incoscienza, Influenza e Ignoranza... no... nemmeno Indomito, Imbuto e Immarcescibile... No, non ve lo ricordate.
Erano le tre ''i'' della riforma Moratti: ''Impresa'', Inglese'' e ''Internet''.
Ebbene, secondo il nuovo ministro della Pubblica Istruzione, gli studenti italiani più che fare impresa, parlare in inglese e navigare con Internet avrebbero bisogno di imparare meglio le tabelline, scrivere in un italiano più corretto, sapere dove si trovano e come si chiamano i fiumi lombardi, piuttosto che i monti calabresi, piuttosto che i mari siciliani, e conoscere i fatti della storia.

Secondo il ministro Giuseppe Fioroni sono queste le priorità dei curricoli scolastici della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione. Priorità spiegate durante la presentazione, appunto, delle ''Nuove Indicazioni per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione''.
''Il curricolo - ha spiegato Fioroni - diventa più snello e si privilegiano italiano, matematica, storia e geografia a informatica, inglese e impresa. Insomma, prima di passare ad altro (che pure serve), è indispensabile, per il ministro, conoscere l'essenziale''.
Tutto quello che i bambini della scuola dell'infanzia (la ex materna), della scuola primaria (un tempo elementare) e i ragazzini della media (secondaria di primo grado) dovranno imparare in otto e più anni di frequenza scolastica è contenuto nel documento che, soprattutto, contiene 'cosa' dovranno 'saper fare' gli alunni al termine della scuola materna, della scuola elementare e della media per recuperare il gap esistente con gli altri paesi europei.
Il documento sancisce il definitivo passaggio dalla scuola dei programmi (che diventano semplici canovacci) a quella delle competenze. Non importa, entro certi limiti, cosa studieranno gli alunni, ma cosa sapranno fare al termine di ogni segmento scolastico.

La nuova strutturazione della scuola nasce sostanzialmente dalla constatazione di come, alle superiori, il 41% degli studenti evidenzi lacune nelle materie fondamentali (nel 44% dei casi la bestia nera è la matematica): con le nuove indicazione si spera dunque di rinforzare le conoscenze degli studenti in matematica, italiano, storia, geografia e scienze, già dai banchi delle elementari. E in terza media i ragazzi faranno una full immersion nel '900. ''Perché oggi - ha aggiunto il ministro - gli adolescenti fanno confusione quando si parla di fascismo, resistenza o De Gasperi''.
Già dalla primaria si recupererà poi lo studio dell'Europa e del mondo. Sarà dato rilievo anche agli aspetti sociali della materia. Per quanto riguarda l'italiano si dovranno riprendere in mano con più decisione i libri di grammatica e sintassi. ''Perché anche in questa materia - ha detto ancora Fioroni - c'è un'emergenza educativa''.

La scuola pensata da Fioroni affronterà anche la sfida di una ''nuova cittadinanza''. I nostri figli e nipoti saranno cittadini europei e del mondo, quindi, genitori e insegnanti, in piena sintonia, dovranno formare cittadini ''in grado di partecipare consapevolmente alla costruzioni di collettività più ampie e composite''. La Storia e la valorizzazione dei beni culturali costituiranno il presupposto per affrontare il futuro. I problemi della globalizzazione, ''il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l'incontro e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una nuova qualità della vita'' pongono la questione del rapporto tra microcosmo personale e macrocosmo umano: una nuova relazione fra uomo e mondo.

Le Nuove Indicazioni saranno applicate dalle scuole in via sperimentale per un paio d'anni, fino al 2009. Questo consentirà al ministero non solo di raccogliere suggerimenti, ma anche di favorire la condivisione. Dall'anno scolastico 2009-2010 entreranno definitivamente a regime.
Per la prima fase saranno stanziati 36 mln di euro, come previsto dalla Finanziaria 2007, e non verranno modificati i quadri orari.

- Piergiorgio Odiffredi: ''Sento profumo di restaurazione'', di M. Assalto (La Stampa

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05 settembre 2007
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