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Magistrati: folli cospiratori...

Berlusconi ritorna ad esprimere tutto il suo ''amore'' verso i magistrati italiani

09 settembre 2009

Ieri a Milano, durante il suo discorso all'inaugurazione della fiera del tessile Milano Unica, Silvio Berlusconi, tra le tante cose ha detto di essere "stanco di prenderle soltanto". Quindi come un pugile che sfida tutti a dargli del "suonato", ha sferrato uno dei suoi ganci a quello che possiamo tranquillamente definire il suo avversario di sempre: la magistratura. Questa volta, però, ha voluto colpire solo una parte di quei "matti giudici", che lavorano solo ed esclusivamente per fargli "perdere tempo", a lui che sta facendo di tutto - tra una festicciola e l'altra, tra una querela e una denuncia a qualche giornale poco gradito - , per far risorgere l'Italia, Paese nel quale , tra l'altro, a detta sua, i segni della ripresa si vedono tutti (?????). Per questo, ha detto il premier: "E' follia pura" che le procure di Milano e Palermo stiano "ricominciando a guardare i fatti del '93, del '94 e del '92" e che ciò sia fatto "con i soldi di tutti, per cospirare contro di noi".

"La lotta alla mafia non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ordine, esposti in prima linea nell’azione di contrasto alla criminalità mafiosa". L'Associazione nazionale magistrati (Anm) ha espresso "indignazione" per le dichiarazioni "inaccettabili" del presidente del Consiglio sulle procure di Milano e Palermo. "Ancora una volta l’onorevole Berlusconi - lamenta la giunta del sindacato delle toghe in un documento reso pubblico oggi - definisce folli i magistrati che hanno come unica responsabilità quella di esercitare le loro funzioni al servizio del Paese, senza condizionamenti". "E' del tutto inaccettabile - sottolinea l’Anm - che il Capo del Governo affermi che i magistrati impegnati in indagini difficilissime su fatti tra i più gravi della storia del nostro paese, quali le stragi mafiose dei primi anni ’90, sprecano i soldi dei contribuenti. Come se non fosse interesse di tutti fare piena luce, e con ogni mezzo, su vicende gravissime che presentano aspetti ancora oscuri". "La lotta alla mafia, che il Governo in carica dichiara spesso di voler perseguire con ogni mezzo - prosegue il documento - richiede un impegno corale di tutte le istituzioni e non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ordine, esposti in prima linea nell’azione di contrasto alla criminalità mafiosa". A loro l’Anm esprime "il pieno sostegno e la convinta solidarietà della magistratura italiana".

Anche Magistratura Democratica (MD) ha voluto esprimere la propria contrarietà verso le affermazioni del Cavaliere. "Finchè esiste il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale e non sarà reso impossibile condurre in porto ogni tipo di processo a causa di ulteriori interventi legislativi sui termini di prescrizione - ha scritto Rita Sanlorenzo, segretaria di MD - è preciso dovere dei magistrati perseguire i responsabili di fatti criminosi, per quanto lontani nel tempo. Confondere l'assolvimento di un dovere con la messa in atto di una strategia complottarda, di cui continuiamo ad aspettare di vedere le prove, è un ulteriore passaggio di uno stesso processo di delegittimazione della giustizia e delle istituzioni in generale, processo di cui non si sente affatto il bisogno, non solo da parte della magistratura".

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, La Stampa.it]

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09 settembre 2009
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