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Mai più col Pdl... (per ora)

Il governatore siciliano, Raffaele Lombardo, non fa accordi e alle prossime amministrative solo candidati unici e nessun dialogo, né con il Pdl né con il Pd

22 gennaio 2011

"Il Mpa non si alleerà mai con il Pdl" ha detto il governatore della Sicilia e leader del Mpa, Raffaele Lombardo, conversando con i giornalisti sulle prossime amministrative di primavera.
Candidati unici e nessun accordo con Pdl e Pd nei comuni che andranno al voto la prossima primavera è la linea messa a punto in Sicilia dal nuovo polo, che raggruppa Fli, Udc, Mpa e Api. I segretari regionali dei quattro partiti, i capigruppo all'Ars e alcuni sindaci si sono riuniti a Palermo per discutere dei candidati a sindaco: in particolare dei comuni delle province di Ragusa, Agrigento e Trapani.
Al momento il Nuovo polo non ha deciso se presentarsi alle elezioni con un simbolo unico. "Questi sono tecnicismi - ha detto il coordinatore regionale di Fli, Pippo Scalia - li valuteremo quando entreremo nel merito".
Per quanto riguarda Italia dei Valori e Sinistra, ecologia e Libertà, il governatore non ha dubbi: "Idv e Sel se ne stiano per fatti loro, sfascino quello che vogliono. Un accordo col partito di Di Pietro sarebbe troppo, ricordo poi come Claudio Fava (Sel) fece impazzire un decennio fa il governo guidato da Angelo Capodicasa (ex Ds, oggi Pd)".

A Palazzo d'Orleans, conversando con i giornalisti, il governatore ha poi commentato la scelta del Pdl, presa assieme a Udc e Fds, di chiedere il ritiro di tutti i disegni di legge in discussione nelle commissioni dell'Assemblea per fare spazio a bilancio e finanziaria: "Da Castiglione solo parole su volontà di dialogo, alla prima prova dei fatti questa disponibilità si è disciolta". Nei giorni scorsi, infatti, il coordinatore regionale del Pdl aveva lanciato segnali di un possibile dialogo, chiedendo a Lombardo di definire alcune priorità su cui aprire un confronto. "Molte delle persone del Pdl che stanno all'Assemblea regionale sono lì per sfasciare, ci sono tanti disegni di legge che devono andare avanti, da quello sul commercio a quello sull'industria. Sono provvedimenti fondamentali, invece quelle persone dicono no a tutto", ha detto Lombardo.
"Siamo interessati e impegnati a riformare la legge elettorale per gli enti locali - ha detto infine il presidente della Regione siciliana, riferendosi alla bozza di disegno di legge che martedì saranno esaminate in commissione Affari istituzionali all’Ars - Sulla scheda unica e il voto confermativo chi può essere contrario? Ne c’è qualcuno che possa perderci, quello che conta è puntare su candidati che hanno un buon livello di gradimento, perchè la norma dovrebbe fare paura al centrodestra o al centrosinistra?". Secondo il governatore l’attuale sistema elettorale con il voto congiunto sindaco-consigliere (il voto al consigliere viene assegnato anche al sindaco collegato alla lista anche se l’elettore non ha espresso la sua preferenze) "ha fatto registrare un abbassamento della qualità dei sindaci, perchè trascinati dai partiti e non espressione totale della gente". "Discutiamo - ha concluso - se è meglio inserire una sola preferenze oppure due per la scelta dei consiglieri e sulla questione di genere".

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22 gennaio 2011
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