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Malasanità, promesse e manovre elettorali. Pesanti accuse per l'assessore regionale alla Sanità, Giovanni Pistorio

24 novembre 2005

''Mi ritengo offeso e scavalcato dall'azione dell'assessore regionale alla Sanità, Giovanni Pistorio, che ha promesso aiuti direttamente al mio assistito, Calogero Licari, senza considerare il mio ruolo. Promesse che comunque non sono state ancora mantenute: a oggi, la famiglia Licari non ha ricevuto alcun sostegno per la drammatica vicenda in cui si trova''.
E' questa l'accusa lanciata all'assessore regionale alla Sanità, dall'avvocato Giuseppe Incardona, che assiste Anna Mangano, in coma dal 20 ottobre dopo aver partorito a Palermo un bambino sano (leggi).

La donna attualmente si trova nel Centro Neurolesi di Messina, dove è stata trasferita il 14 novembre, dopo la disperata richiesta di un intervento diretto del ministro della Sanità, Francesco Storace.
''Questo mi spinge a pensare che l'approccio tentato dall'assessore con il mio cliente - ha spiegato l'avvocato in una conferenza stampa convocata ieri mattina nel suo studio a Palermo - sia soltanto una manovra politica per ottenere maggiore visibilità in un periodo di campagna elettorale. L'assessore Pistorio non può sfruttare una disgrazia simile per trasmettere all'opinione pubblica il messaggio del politico buono''.
''Ho inviato venerdì scorso una nota di sollecito all'assessorato regionale alla Sanità, al presidente della Regione e al ministro della Sanità, chiedendo assistenza economica e psicologica per la famiglia Licari. Nessuno ha risposto, ma la famiglia Licari non vuole che si spengano i riflettori su questa vicenda e soprattutto fa appello a una maggiore presenza dello Stato''.

''Non dimentichiamo - ha aggiunto Incardona - che sulle spalle del marito della donna in coma ricadono tutte le spese sostenute per i continui viaggi tra la sua abitazione di Palermo e Messina; inoltre, tutta la famiglia, e in particolare il figlio maggiore Vincenzo, che ha solo 6 anni, ha bisogno di un supporto psicologico per affrontare la presenza di un fratellino al quale attribuisce la colpa dell'assenza della madre''.
Calogero Licari, ex operaio marmista di 37 anni, per ora è disoccupato. ''Io e la mia famiglia ci dividiamo tra Palermo e Messina, ma non è una situazione che potremo sostenere per sempre. Mia moglie è assistita a turno da me, i suoi genitori e le sue sorelle. Per ora alloggio al convento Don Orione di Messina, messo a disposizione dal Centro Neurolesi con l'intervento del ministero della Salute, ma sostengo tutte le altre spese''. La moglie si trova in coma al terzo stadio e il 90% delle sue attività vitali sembrano irrimediabilmente compromesse.

''Non ho mai proferito alcuna promessa di carattere elettorale, al contrario è stato mantenuto sempre un atteggiamento serio e rispettoso tanto della sofferenza della famiglia quanto delle leggi nell'ambito delle quali si vuole fornire un aiuto anche economico''. Così l'assessore regionale alla Sanità, Giovanni Pistorio, ha replicato all'attacco dell'avvocato Giuseppe Incardona.
''Non esistendo altri strumenti ho avanzato, prima oralmente ed in seguito formalmente, richiesta al presidente della Regione perché intervenga con i fondi a lui riservati - ha spiega l'assessore -. E' opportuno ricordare che la signora Mangano è stata trasferita a Messina il 14 novembre. Il giorno seguente mi sono recato in visita al Centro Neurolesi dove ho incontrato anche il marito. Con il prof. Bramanti, direttore del Centro, ci siamo rinnovati l'appuntamento a 10 giorni, per valutare le condizioni della paziente dopo la sua stabilizzazione''.
''Tale periodo di tempo - ha proseguito - non è ancora trascorso, intanto la famiglia sta usufruendo dell'accoglienza organizzata con grande solidarietà dallo stesso centro''.
Pistorio ha aggiunto infine che ''di ritorno da Messina, ovvero il 16 novembre, mio primo pensiero fu formalizzare la richiesta al presidente della Regione con nota che porta protocollo 3633 e recante data proprio 16 novembre 2005''. ''Speravo e spero - ha concluso - di far sentire così alla famiglia in questo momento difficile, la solidarietà, la vicinanza e tutto l'impegno delle istituzioni''.

Fonte: La Sicilia

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24 novembre 2005
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