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Maltempo assassino

Decine di morti e feriti nel Messinese a causa del violento nubifragio che si è abbattuto ieri nella zona.

02 ottobre 2009

AGGIORNAMENTO
20 case crollate, in 3 ore 200 mm di PIOGGIA - "Siamo qui da stamattina e stiamo lavorando per fronteggiare questa nuova, gravissima emergenza provocata dalle piogge. Lavoriamo in collaborazione con gli uomini delle forze dell'ordine, dell'esercito e, naturalmente, con la Protezione civile nazionale che, in seguito alla dichiarazione di emergenza, ha assunto il comando delle operazioni di soccorso". Lo dice l'assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao, che da stamattina è nella zona compresa tra Giampilieri e Scaletta Zanclea, alle porte di Messina, devastata dall'alluvione della scorsa notte. Armao, che stamattina in prefettura ha preso parte alla riunione con il capo della Protezione civile nazionale, Guido Bertolaso, spiega che lo scenario che si presenta sotto gli occhi dei soccorritori cambia di ora in ora. "Fino a questo momento - dice Armao - i morti sono 14. Come ci spiegano i tecnici, la piogge sono state particolarmente violente. In meno di tre ore sono caduti dal cielo qualcosa come duecento millimetri di acqua".
Un primo bilancio della situazione lo traccia l'ingegnere Mario Arrigo, responsabile delle emergenze della Protezione civile regionale. "I problemi più gravi - sottolinea - si riscontrano nella zona compresa tra Giampilieri, Scaletta Zanclea e Messina Sud. Fino ad ora abbiamo contato venti edifici crollati. In questo momento registriamo sei vittime a Giampilieri superiore e otto vittime a Scaletta Zanclea. Ma sono numeri che, purtroppo, potrebbero aumentare, visto che i soccorsi sono in pieno svolgimento. Gli sfollati, almeno fino a questo momento, sono quattrocentoquindici. Ma, anche in questo caso, i numeri sono destinati a cambiare in peggio". [AGI]
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Il maltempo che ieri si è nuovamente abbattuto in Sicilia ha letteralmente messo in ginocchio alcune zone dell'Isola. Dopo aver duramente colpito le zone occidentali dell'Isola nella tarda serata di ieri i nubifragi si sono spostati verso est. Nel giro di poche ore nel Messinese la situazione è diventata allarmante, in particolar modo a Giampilieri, ad una ventina di chilometri dal capoluogo, dove una frana ha cancellato parte della frazione. La frana ha purtroppo causato diverse  vittime, una ventina di dispersi, nonché feriti e sfollati.
Al momento sono state identificate le prime vittime. Si tratta di Pasquale Bruno, 40 anni, che è stato travolto e soffocato dal fango nella piazza di Giampilieri, e di un pensionato di 70 anni, Francesco De Luca, annegato nello scantinato della sua casa rurale, in contrada Vallone, sempre in territorio di Giampilieri. Il cadavere di Roberto Carullo, sovrintendente della Polizia ferroviaria, è stato recuperato dai soccorritori all'interno di un'automobile travolta da un torrente nei pressi di Scaletta Zanclea. Infine, Martino Scibilia, un pensionato di 80 anni, e Salvatore Scionti, 64 anni, sono stati trovati morti all'interno delle loro abitazioni sempre a Scaletta Zanclea. Altre venti persone sono ricoverate in ospedale.  Il cadavere di una donna, Agnese Pellegrino di 44 anni, è stato recuperato a Briga Superiore. Un'enorme massa di fango e terra è precipitata sulla casa dove viveva con la famiglia: il casolare in contrada Iannazzo è stato travolto. La parete della cucina in cui la vittima si trovava coi familiari è venuta giù. Il marito e i ragazzi, dopo avere sentito il boato della frana, sono riusciti a rifugiarsi in un'altra stanza, mentre Agnese è rimasta intrappolata in cucina ed è stata travolta dalla parete crollata. Il marito e i figli sono stati tirati fuori dalle macerie dai vigili del fuoco.

La frazione di Giampilieri è isolata. Alcuni abitanti sono stati soccorsi con l'elicottero della Protezione Civile che da ieri sera sta sorvolando la zona. Situazione critica anche a Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga. Nella zona sono già arrivate squadre di soccorritori dell'esercito, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. Le frane e gli smottamenti hanno provocato inoltre la chiusura dell'autostrada A18 Messina-Catania e della strada statale 114.
Tale situazione di totale caos ha costretto i soccorsi a trasferire i feriti in ospedale via mare. Il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha fatto "un quadro drammatico della situazione": "Tutte le vie di collegamento sono bloccate - ha spiegato - la città è isolata da Catania perché l'autostrada, la strada statale e la linea ferroviaria sono interrotte". "I malati e i feriti delle zone periferiche - ha aggiunto - li facciamo arrivare in un piccolo porticciolo e con mezzi navali sono trasportati nel porto di Messina e trasferiti negli ospedali". Buzzanca ha quindi lanciato "un appello a medici, infermieri e volontari. Se siete vicini alle zone del disastro andate a soccorrere le persone che hanno bisogno che noi non possiamo ancora raggiungere".

"A Giampilieri è un inferno. Sembra Sarno. E' franato un costone di una collina sopra le case". Sono le parole di un operatore della Protezione civile che si trova a Giampilieri. "Stiamo scavando sotto un mare di fango per cercare di estrarre altri corpi" ha detto ancora. Nella frazione, dove questa notte c'è stata anche un'esplosione dovuta a una fuga di gpl che ha causato diversi crolli, in queste ore si vedono immagini da paesaggio spettrale con gente disperata alla ricerca dei propri familiari. Il lavoro dei soccorritori è reso ancora più difficile dal fatto che le strade nella zona sono bloccate. All'alba di oggi le zone colpite sono state sorvolate da un aereo per cercare di fare il punto della situazione e coordinare i soccorsi. Sempre a Giampilieri diverse famiglie attendono i soccorsi sui tetti delle proprie case.

Intanto il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza, mentre è partito in mattinata per Messina il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, per fare il punto della situazione con le autorità locali. In Sicilia è già presente un team del Dipartimento e, prima di partire, Bertolaso ha tenuto una riunione operativa nella sede della Protezione Civile per mettere a punto gli interventi necessari per far fronte alla situazione.
Secondo l'unità di crisi istituita presso la Prefettura di Messina sarebbero diverse le case crollate a cause delle frane e degli smottamenti.
Dalla scorsa notte la Guardia costiera è impegnata nel messinese con quattro motovedette e un elicottero 'Koala': gli uomini delle Capitanerie di porto sono subito intervenuti, dal mare, per portare soccorso agli abitanti di quelle località costiere non raggiungibili via terra. Al comando generale della Guardia costiera confermano che tra le località più colpite ci sono Giampilieri, Scaletta, Itala e che ci sono dei dispersi che vengono ancora cercati tra il fango - alto in alcuni punti più di un metro, ad esempio Capo Scaletta - e i resti di alcune abitazioni crollate. I mezzi della Guardia costiera sono impegnati a trasportare soccorritori e feriti.
Nella zona stanno affluendo inoltre unità cinofile destinate alla ricerca dei dispersi. I soccorritori hanno anche allestito due Posti Medici Avanzati, con brande, coperte e generi di prima necessità. Il primo nella palestra di Gravitelli, a Messina, dove sono state trasferiti diverse decine di sfollati, il secondo a Roccalumera. Un altro presidio è stato istituito presso la Polstrada di Giardini Naxos.

"Non possiamo escludere altri morti" - "Purtroppo non possiamo escludere che ci siano altri morti", dice l’assessore alla Protezione civile del comune di Messina, Fortunato Romano. Sì, la conta delle vittime potrebbe essere più alta. A Santo Stefano Briga, altra frazione collinare di Messina dove vivono circa duemila persone, si cerca tra le macerie di una palazzina crollata, sotto cui potrebbe esserci una donna; un'altra palazzina è crollata nel comune di Scaletta, ma secondo i carabinieri non ci sarebbero feriti. Protezione civile, vigili del fuoco, polizia, militari e volontari sono impegnati da diverse ore in tutta la provincia nel tentativo di soccorrere gente intrappolate nelle proprie case o nelle auto. Da Palermo è partita una carovana di mezzi pesanti del Genio civile, altri escavatori sono in arrivo da Catania con lo scopo di rimuovere i detriti prodotti dalle frane. "Alcune persone – conferma l’assessore Romano – sono salite sui tetti delle abitazioni. Stiamo cercando di inviare un elicottero per soccorrerli".
"La situazione è pesante
- dice il vice capo del Dipartimento della Protezione civile Bernardo De Bernardinis -, in alcune zone sono caduti anche 220/230 millimetri di pioggia in tre-quattro ore". De Bernardinis ha sottolineato che fin dalla serata di giovedì, quando è stata intensificata l'allerta meteo emessa nel pomeriggio, il Dipartimento è rimasto in contatto con le prefetture di Messina, Catania e Palermo e nella notte un team di esperti del Dipartimento ha raggiunto il centro operativo in Prefettura a Messina, per coordinare l'invio dei soccorsi dalle altre zone della Sicilia e delle altre regioni. Da Calabria e Campania sono arrivate squadre di vigili del fuoco, dalla Toscana nove unità dell'Usar, il nucleo specializzato in ricerche, con due cani.

Danni e disagi per il maltempo anche nel resto della Sicilia - Danni per il maltempo ci sono stati anche a Palermo e a Trapani, dove per alcuni minuti sono stati sospesi i voli nell’aeroporto Falcone Borsellino per scarsa visibilità dovuta al nubifragio. I sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti in diverse zone della città per trarre in salvo gli automobilisti. Nel capoluogo siciliano ieri sera un uomo di 31 anni è stato tratto in salvo dai carabinieri, intervenuti in via Ciaculli dove un'ambulanza era rimasta bloccata in un metro d'acqua e fango. A bordo c'era l'uomo rimasto poco prima vittima di un grave incidente stradale. Il giovane era intubato ed aveva riportato un trauma cranico e la bombola d'ossigeno cui era attaccato aveva un autonomia di 15 minuti. Sul posto è giunta una pattuglia della Stazione Carabinieri di Palermo Villagrazia, i due militari nonostante la pioggia battente e la difficoltà dell'intervento non hanno avuto esitazioni. Recuperato un cavo di fortuna, si sono immersi nel fiume di fango ed agganciata l'ambulanza al Land Rover sono riusciti a trainarla fuori "dal torrente" in cui era sprofondata portandola al sicuro. E' stato necessario il trasbordo del giovane su di un'altra ambulanza, che era stata preallertata, perch quella su cui si trovava non era più funzionante. Assicurato il ferito sulla nuova ambulanza, i militari hanno contattato il 112 per farsi indicare la strada più veloce per raggiungere l'ospedale Civico. L'operatore del 112 ha guidato la pattuglia dei carabinieri che ha fatto da staffetta all'ambulanza verificando man mano il percorso, contattando le pattuglie dell'Arma presenti lungo l'itinerario, assicurandosi della praticabilità delle vie e del traffico. La pioggia battente, che ha reso impraticabili molte vie della città, non hanno fermato i militari dell'Arma che sono riusciti a scortare l'ambulanza fino all'ospedale Civico, dove tutt'ora il giovane si trova ricoverato in prognosi riservata.
Sempre a Palermo, nella borgata di Belmonte Chiavelli ci sono state delle frane e gli abitanti che erano rientrati nelle proprie abitazioni dopo le piogge dei giorni scorsi hanno nuovamente lasciato le case allagate. Giovedì pomeriggio è stata sospesa la circolazione dei treni sulla rotta Palermo-aeroporto Punta Raisi per l'allagamento dei binari tra le stazioni di San Lorenzo e Tommaso Natale, e sulla linea ferroviaria Palermo-Messina.
Allagamenti e disagi anche a Trapani, Valderice e Mazara del Vallo.
Ed è allarme maltempo anche alle isole Eolie. Una tromba d'aria ieri sera si è abbattuta nel centro di Lipari, seguita da una pioggia violenta che ha allagato alcune zone dell'isola. Nessun ferito, solo tanta paura e danni ad alcuni esercizi commerciali.

[Informazioni tratte da Ansa.it, La Siciliaweb.it, Corriere.it, Repubblica/Palermo.it, Adnkronos/Ing]

 

 

 

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02 ottobre 2009
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