Mangio Sicuro, Mangio Meglio. La Provincia di Palermo a Roma per un convegno sulla sicurezza alimentare

Mangiare sicuri per mangiare meglio. Come dire ''cibo buono e sano per un corpo e una mente migliori''.
Una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza alimentare e i prodotti di qualità. E' quanto presenta la Provincia di Palermo nel corso di una conferenza stampa che si terrà martedì 6 febbraio a Roma (alle ore 11.30 presso il St. Regis Hotel, in via Vittorio Emanuele 3), alla presenza del presidente Francesco Musotto.
I contenuti dell'iniziativa, denominata ''Mangio sicuro, Mangio meglio'', affronterà tutti i temi della tutela della salute nel suo rapporto con l'alimentazione con dettagliate informazioni sulla qualità degli alimenti, nonché sui loro ingredienti e sulla conservazione. Verrà presentato, inoltre, un particolareggiato documento tecnico-scientifico, redatto dalla stessa Provincia in collaborazione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze e con il supporto tecnico del Ministero delle Politiche agricole e dell'Azienda Unità Sanitaria Locale 6 di Palermo.

Previsto anche un tour, per le strade della Penisola, di un camper informativo. La campagna, infine, affronterà tutti questi tempi in maniera approfondita con una incursione sui prodotti di qualità palermitani, quali testimonial di ''naturalità'', a elevato contenuto di ''sicurezza'', figlia della stagionalità nonché delle selezioni ambientali e culturali del territorio.
Alla conferenza, che sarà moderata dal giornalista del Tg2, Luciano Onder, interverranno, tra gli altri, la Presidente dell'Associazione dei consumatori, Anna Bartolini, e il prof. Carlo Cannella, ordinario di Scienze dell'alimentazione presso l'Università La Sapienza di Roma.
 
Mangio Sicuro, Mangio Meglio - Campagna Nazionale sulla Sicurezza alimentare.
La questione: la sicurezza alimentare - Negli ultimi venti anni si è assistito ad un processo di omogeneizzazione della produzione agricola come effetto di tecniche colturali sempre più evolute e sofisticate. Così le aree di coltivazione si sono estese a dismisura facendo sì che uno stesso alimento si potesse produrre in tempi e luoghi distanti tra loro. Altrettanta evoluzione hanno avuto i sistemi di conservazione e di trasporto dei prodotti agricoli (container refrigerati, rimorchi termo-condizionati, via mare, o aerea); anche gli alimenti più deperibili possono essere spediti da un punto all'altro della Terra in breve tempo. Tale circostanza ha favorito l'espansione dei mercati al consumo (aree commercialmente raggiungibili). La conseguenza di questa situazione è che il mercato dei prodotti tende ad una completa ''globalizzazione'' con prodotti sempre più slegati dalla stagionalità e con un ''gusto degli alimenti'' sempre più standardizzato.
Le tecniche e la tecnologie - alcune delle quali discutibilmente giustificabili con logiche da ''economia di scala'' - stanno alla base degli allarmismi che si sono originati negli anni '90 a seguito del diffondersi del ''morbo della mucca pazza'' (BSE) e che rappresentano lo ''spartiacque'' di una nuova coscienza collettiva in materia di politica alimentare in grado di garantire la salute dei consumatori (cibi ''sicuri'') ed alimenti comunque prodotti nel rispetto dell'ambiente che li vede ''crescere''.
Da quella esperienza si è, dunque, evoluta una legislazione europea volta ad assicurare un elevato livello di salute umana e di tutela dei consumatori, in cui tutti i partecipanti di un processo produttivo alimentare (filiera) sono identificabili ed hanno la responsabilità di intervenire per isolare eventuali aree minacciate (''dai campi alla tavola'' e viceversa) [...].

Oggi la sicurezza alimentare deve essere anche sicurezza nutrizionale, per evitare diverse patologie legate all'alimentazione, come la sempre più diffusa ''obesità pediatrica'' che è un'aberrazione culturale del benessere dei Paesi sviluppati. Da tale affezione non sfugge neppure la popolazione scolastica della Provincia di Palermo, colpita nelle fasce infantili, pre ed adolescenziali in misura altamente significativa. Pertanto l'informativa della campagna nazionale sulla ''sicurezza alimentare'' affidata alla Provincia di Palermo è stata quella di diffondere la comunicazione sulle regole che devono portare l'utente a consumare alimenti ''sicuri'' ed a prevenire forme di alimentazione eccessive e squilibrate (''mangiare tanto e male!'') tali da inficiare lo stato generale di nutrizione.
Questo ''taglio'' dato alla campagna nazionale sulla sicurezza alimentare è sintetizzato dallo slogan che è stato adottato per promuoverla: ''mangio sicuro, mangio meglio''.

La campagna di comunicazione sul tema della ''sicurezza alimentare'' è stata patrocinata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (Finanziaria nazionale 2005). L'individuazione della Provincia Regionale di Palermo, quale soggetto affidatario del progetto, rappresenta un premio per l'Amministrazione di Palazzo Comitini per l'energia di recente profusa sul progetto di ''rintracciabilità di filiera'', iniziativa all'avanguardia in campo nazionale, che ha riscosso l'elevato interesse delle aziende partecipanti e dei relativi utenti al consumo.
Certamente l'affidamento di una campagna nazionale ad un ente locale ha anche un altro significato: non si può restituire il sogno di un ritorno ad una sicurezza alimentare ''originaria'' e cioè di cibi acquistati nella bottega sotto casa nella stagione ''giusta''. Ma in questo mondo globalizzato, tale ''illusione'' ha le sue eccezioni in alcuni prodotti di qualità che rappresentano lo spot tangibile di quella ''naturalità'', ad elevato contenuto di ''sicurezza'', figlia della stagionalità e cioè delle selezioni dell'ambiente e del territorio. Ed in Provincia di Palermo sono circa 40 queste biodiversità alimentari che, con l'occasione offerta da questa campagna, si tenta di valorizzare.