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Marceranno su Roma per il Ponte

Tutta la Cdl siciliana, parteciperà il 19 settembre prossimo alla manifestazione organizzata dal Movimento per l'Autonomia

05 settembre 2006

La parola d'ordine uscita fuori dalla prima riunione dopo la pausa estiva, tra i segretari dei partiti della maggioranza in Sicilia, il presidente della Regione Salvatore Cuffaro e il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè, è stata: pressing incalzante nei confronti del governo.
Infatti, dai vertici siciliani della Cdl (Angelino Alfano per FI, Saverio Romano per l'Udc, Domenico Nania per An e Raffaele Lombardo per l'Mpa), sarà presentata al governo Prodi  una ''piattaforma rivendicativa'' incentrata soprattutto su due temi: l'energia e le infrastrutture, a partire (manco a dirlo, ndr) dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
''Faremo un pressing incalzante nei confronti del governo - ha riferito senza giri di parole il coordinatore regionale di Forza Italia Alfano -. Siamo fortemente preoccupati delle scelte in materia di infrastrutture che sta facendo il governo nazionale e che penalizzeranno in maniera drastica lo sviluppo della Sicilia''.
Per Totò Cuffaro, ''il governo finora si è contraddistinto più per quello che ha deciso di negare alla Sicilia che per quello che ha annunciato di voler fare: Ponte, rigassificatori, termovalorizzatori, collegamenti''. ''Il rischio - aggiunge Cuffaro - è quello di restare tagliati fuori dalle grandi scelte e di vederci negata ogni occasione di sviluppo, ecco perché il 19 settembre saremo tutti a Roma per partecipare alla manifestazione in favore del Ponte sullo stretto organizzata dal Movimento per l'autonomia''.

''Chiederò di incontrare il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio. Vogliamo porre questi temi alla loro attenzione'', ha detto Raffaele Lombardo, leader dell'MpA, annunciando ai giornalisti la manifestazione popolare davanti Palazzo Chigi, per chiedere la realizzazione del Ponte sullo Stretto e di altre infrastrutture in Sicilia.
Lombardo ha parlato poi del ''divario'' esistente tra il Mezzogiorno ed il resto d'Italia. ''Non possiamo limitarci - ha osservato - a subire le scelte e le politiche che altri adottano sulla nostra testa, a cominciare dai rigassificatori e dalle raffinerie, che rientrano nella logica di chi concepisce la Sicilia da 150 anni come la pattumiera d'Italia e d'Europa''.
''Si parla
- ha aggiunto inoltre il leader Raffaele Lombardo - di una finanziaria di oltre 30 miliardi di euro. La metà potrebbe essere destinata allo sviluppo del Mezzogiorno e alla Sicilia andrebbero 40 miliardi in 10 anni. Il Mezzogiorno rappresenta più di un terzo del Paese in termini statistici, di popolazione e di territorio, ma è molto più della metà se vogliamo recuperare il divario e realizzare l'unità d'Italia''. ''Parte dalla Sicilia, dall'estremo sud, dal Mezzzogiorno - ha ancora osservato Lombardo - un segnale preciso: non subiremo, vogliamo farci valere, molto civilmente e democraticamente''.

Lombardo ha anche annunciato ''l'avvio, subito dopo la manifestazione, di una raccolta di firme sul Ponte e le infrastrutture nell'isola''. ''Chiederemo - ha detto - agli oltre 5 milioni di siciliani di firmare, se raggiungeremo i due milioni e mezzo di firme vuol dire che in Sicilia la maggioranza vuole le infrastrutture''.
Il leader autonomista infine si è augurato una partecipazione vasta alla manifestazione e per questo ha lanciato un appello ''ai siciliani ed ai meridionali che vivono a Milano, a Roma, o in Europa''. ''Contiamo di essere in mille - ha detto - saremo i 'Mille' che, invece di andare ad invadere con il sangue la Sicilia, andranno a Roma e pretenderanno l'Unità del Paese''.

E a sostenere la costruzione del Ponte sullo Stretto nonché il Movimento per l'Autonomia e il suo leader, come tutti partiti della Cdl, sarà l'Associazione Siciliani nel Mondo che ha ufficializzato l'adesione alla manifestazione del 19 settembre.
''Il 19 Settembre alla riapertura del Parlamento saremo a Roma per la realizzazione del Ponte sullo Stretto e lo sviluppo del Sud'', ha detto l'avvocato Domenico Azzia, presidente dell'Associazione.
''Il Ponte è un'opera essenziale per lo sviluppo della Sicilia - ha aggiunto - e noi come Associazione da anni siamo schierati in prima linea a sostegno dell'opera. Abbiamo scritto al Presidente del Consiglio, alle autorità europee competenti in materia, che hanno dimostrato più lungimiranza di quelle italiane inserendo l'opera nell'ambito del 'corridoio 1 Berlino-Palermo', valorizzando la Sicilia e la sua posizione al centro del Mediterraneo''. ''Il Ponte è un'opera simbolo non solo per i siciliani di Sicilia - ha aggiunto Azzia - ma anche e forse soprattutto per i siciliani che vivono all'estero, vedendovi il simbolo del riscatto e della riscossa di una terra da cui sono distanti da anni, ma sempre nel loro cuore. Lo dimostrano le centinaia di lettere, incoraggiamenti ad andare avanti che giornalmente arrivano alla mia associazione, di tanti emigrati disposti ad investire nell'opera. Non fare il Ponte - ha concluso Azzia - vorrebbe dire consumare un furto a danno di tutti i siciliani e calabresi, che vivono in Italia e fuori da essa''.

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05 settembre 2006
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