Marziano e Bufardeci chiedono una moratoria sulla chiusura della sede della Banca d'Italia di Siracusa
Il presidente della Provincia di Siracusa, Bruno Marziano, e il sindaco del capoluogo aretuseo, Giambattista Bufardeci, hanno chiesto una moratoria sulla decisione di chiudere la filiale provinciale della Banca d'Italia. La richiesta è stata presentata ieri mattina al direttore generale della banca centrale, Fabrizio Saccomanni, che ha incontrato i due vertici politici di Provincia e Comune nell'ambito di alcune riunioni tenute a Siracusa.
Marziano e Bufardeci hanno illustrato le ragioni per le quali ritengono dannosa per il territorio la chiusura della filiale di Siracusa della Banca d'Italia, chiedendo una riflessione più approfondita e, nell'attesa, di sospendere la decisione finale. Il presidente della Provincia e il sindaco, oltre alle motivazioni economico-finanziare per una realtà che ha ripreso ad attirare investitori italiani e stranieri, hanno anche affrontato il tema dei disagi cui andranno incontro le famiglie dei dipendenti della banca, destinati nelle vicine sedi siciliane, in un momento difficoltà nei collegamenti stradali.
Marziano e Bufardeci, inoltre, ritengono che una decisione così traumatica per il territorio debba essere presa dopo la lunga fase elettorale che sta per cominciare e quindi rinviata a quando i vertici delle istituzioni torneranno nel pieno delle loro prerogative decisionali.
Il piano di “revisione organizzativa” della Banca d'Italia prevede la chiusura di sole due sedi in Sicilia: Siracusa ed Enna. Inizialmente il progetto prevedeva la dismissione di tutte le sedi ad eccezione di Palermo e Catania.