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Mentre Cuffaro assicura che in Sicilia non arriveranno altri rifiuti campani, l'Unione europea sanziona l'Italia

16 gennaio 2008

"Abbiamo fatto il nostro dovere istituzionale e di solidarietà, una scelta giusta che ripeterei". Queste le parole pronunciate l'altro ieri dal governatore siciliano Salvatore Cuffaro, sulla decisione di accogliere le 1.500 tonnellate di rifiuti dalla Campania, giunte sabato notte a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, e sversati nelle discariche di Siculiana e Aragona. "C'è una regione in grande difficoltà che sta affrontando un'emergenza che lede l'immagine del Paese, e siamo stati pronti a portare il nostro sostegno perchè per noi è fondamentale il dialogo fra le istituzioni. E' doverosa la collaborazione. Noi che abbiamo sempre detto che non vogliamo che ci siano ascari per la Sicilia, ci guarderemo bene dall'essere ascari per altre regioni".
Sul quantitativo di rifiuti accolti, Cuffaro ha poi precisato: "Non ci saranno nuovi arrivi, abbiamo smaltito la quota garantita e lo abbiamo fatto ordinatamente senza creare problemi alla salute dei cittadini. Spero tutto questo faccia riflettere il governo nazionale che ci ha bloccato diverse volte il progetto dei termovalorizzatori, di cui ora si sottolinea la indispensabilità".

Cuffaro ha infine aggiunto: “Tutti gli italiani, oltre alle tasse che ben conoscono, ne pagano un'altra della quale spesso non si rendono neanche conto. Si tratta del Cip 6, un contributo che tutte le famiglie trovano nella bolletta dell'energia elettrica. Questi soldi sono destinati proprio ai termovalorizzatori. Mentre, però, un cittadino veneto, emiliano, a fronte di questa tassa ottiene un servizio di termovalorizzazione dei rifiuti, i cittadini della Sicilia e della Campania al momento non ottengono proprio nulla, e il loro contributo va a favore delle regioni che hanno già gli impianti. Quindi spero che il governo nazionali pensi ad una deroga anche per queste due regioni". "E' chiaro - ha concluso Cuffaro - che i termovalorizzatori che potranno essere pronti entro tre anni, lavoreranno a valle della raccolta differenziata. Non abbiamo mai ipotizzato che possano sostituire la raccolta".

Intanto dalla segreteria regionale del Movimento Politico Consumatori Italiani sono pronte a partire 10.000 lettere di ringraziamento a Prodi e Cuffaro per il ''bel regalo campano fatto ai siciliani''.
“Il regalo dalla Campania è talmente piaciuto ai siciliani, che sono pronte 10.000 lettere di ringraziamento per il premier Prodi e il presidente della regione, Cuffaro". E' quanto affermato con ironia dalla segretaria regionale del Movimento Politico Consumatori Italiani, Agata Anastasi, che farà davvero recapitare i ringraziamenti dei siciliani ai due politici, affinché non dimentichino l'azione compiuta. "Nei giorni scorsi - ha ricordato Francesco Tanasi, leader nazionale dei consumatori - abbiamo fatto sentire la nostra voce per protestare contro l'arrivo del carico di spazzatura dalla Campania, alla luce dei problemi di smaltimento che la stessa Sicilia vive. Poiché non siamo stati ascoltati, ci sembra doveroso ringraziare chi di dovere per il regalo, non molto gradito, ma comunque un pensiero. Eh si - ha concluso Tanasi amaramente - alla luce dei fatti non possiamo certo dire che la politica dimentichi la nostra Isola...”.

L'Unione europea pronta a sanzionare l'Italia -
“La Commissione europea, come guardiana del Trattato Ue, continuerà la procedura d'infrazione iniziata nel giugno 2007 contro l'Italia” sulla situazione dei rifiuti in Campania, dove “la situazione sta peggiorando nonostante le azioni intraprese dalle autorità italiane nel 2007”.
Lo ha detto a Strasburgo, il commissario Ue all'Ambiente, Stavros Dimas, nella sua replica che ha concluso il dibattito sulla crisi in Campania svoltosi nella plenaria dell'Europarlamento. L'esecutivo comunitario, ha avvertito Dimas, “è pronto a prendere ulteriori decisioni legali, se permane l'attuale situazione di violazione della legislazione comunitaria, usando tutte le misure di cui dispone secondo il Trattato, inclusa la possibilità di imporre delle sanzioni finanziarie prevista dall'art.228”.
Per Dimas “è essenziale che le autorità italiane, accanto all'attuazione di misure immediate per affrontare l'attuale crisi, intensifichino i loro sforzi per creare una struttura che consenta alla regione Campania di garantire una gestione sostenibile e di lungo termine dei rifiuti, che sia pienamente in linea con la legislazione europea''. Per il commissario Ue “questa volta la gestione della crisi deve condurre a una vera e propria svolta nella politica dello smaltimento, per evitare ulteriori rischi per la salute umana e per l'ambiente”.

Il commissario europeo ha anche ammonito a non invocare la scusa della Camorra per deresponsabilizzare gli amministratori. “Le speculazioni frequentemente citate sul ruolo del crimine organizzato - aveva osservato - non devono essere usate per nascondere il fatto che la causa più diretta della crisi dei rifiuti è la mancata azione e la mancanza della volontà politica per adottare le misure necessarie a risolvere il problema della gestione dei rifiuti”. Dimas, tuttavia, ha anche aggiunto una nota più positiva, di fiducia nella possibilità di uscire dalla crisi. “L'attuale disastro può essere un'opportunità per dimostrare la capacità del'Italia di trasformare la regione Campania in un esempio delle migliori prassi per un'appropriata gestione dei rifiuti, e i servizi della Commissione - ha concluso Dimas - sono pronti ad assistere l'Italia in qualunque modo, per trovare ed attuare una soluzione di lungo termine al problema”.

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16 gennaio 2008
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