Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Mentre dall'Ungheria arriva l'annuncio della scoperta di un vaccino contro l'H5N1, in Sicilia crolla il mercato avicolo

15 marzo 2006

I ricercatori ungheresi avrebbero messo a punto un vaccino per proteggere gli esseri umani dal contagio del virus H5N1, la forma più pericolosa di influenza aviaria. L'annuncio è stato fatto ieri dal primo ministro ungherese Ferenc Gyurcsany.
Il vaccino, realizzato dalla società farmaceutica ungherese Omnivest, ''immunizza (l'uomo) contro il virus H5N1'', ha dichiarato il premier durante una conferenza stampa. Mostrando un flacone del vaccino, ha detto: ''Questo flacone contiene dei microgrammi (di agente attivo del vaccino), abbastanza perché una persona sia immunizzata contro il virus H5N1''.
''Si tratta di un prodotto fabbricato a partire da un gel virale composto d'alluminio e di fosfato di cui nessun altro, salvo che noi, possiede la tecnologia di fabbricazione'', ha detto ancora il premier magiaro. ''Se il virus - ha aggiunto - dovesse propagarsi tra gli allevamenti in Ungheria, ma non è ancora il caso, dovremo vaccinare 20mila persone tra veterinari, allevatori e coloro che sono a contatto quotidiano con i volatili''.
Nel caso in cui il virus dovesse subire un'eventuale mutazione: ''Non dovremmo cercare una nuova tecnologia, ma saremmo in grando di fabbricare un vaccino efficace nello spazio di otto settimane'', ha spiegato Gyurcsany. ''Ciò che è ancora più importante - ha concluso - è che il nostro Istituto farmaceutico nazionale (Ogyi) ha dato il via libera alla commercializzazione del vaccino in Ungheria''.

Lo scorso ottobre, il ministro della Sanità ungherese Jeno Racz aveva annunciato che un prototipo di vaccino messo a punto dai servizi veterinari e di epidemiologia aveva dato risultati positivi sull'uomo.
''Si sapeva che in Ungheria stavano lavorando su un vaccino, come del resto in mezzo mondo'' commenta il dottor Mario Corbellino, del dipartimento di infettivologia dell'ospedale Sacco di Milano. ''Dare un annuncio del genere in questo modo è quantomeno inusuale, perché, a quanto mi risulta, non c'è nessun dato pubblicato sulla sicurezza, sulla tollerabilità e sull'efficacia di questo vaccino. Tanto per fare un esempio, in Francia stanno testando un vaccino contro H5N1, ma hanno già fatto due sperimentazioni cliniche per verificare la tollerabilità e l'efficacia di diverse centinaia di persone di cui la comunità scientifica è stata messa a parte, e una terza, sui bambini, è prevista per la primavera di quest'anno''. ''Per la cronaca - continua Corbellino - queste sperimentazioni hanno dato risultati soddisfacenti, ma non per questo qualcuno si sogna di dire che c'è un vaccino pronto contro il contagio umano da H5N1. Anche perché, anche se la tollerabilità è risultata soddisfacente e così anche la produzione anticorpale, è vero però che è stato necessario usare moltissimo antigene, cioè molta quantità di materiale virale, per stimolare la risposta immunitaria.E con quantità del genere, quando arrivasse l pandemia, sarebbe impossibile produrre tutto il vaccino necessario''.
''Infine'' conclude l'esperto, ''anche qualora tutti questi problemi in Ungheria fossero già stati risolti, c'è da chiedersi a che cosa servirebbe un vaccino contro un virus che ha ucciso in tutto 190 persone in tutto il mondo e che, per ora, non si può dire sia quello che davvero produrrà una pandemia''.
''Tutti i vaccini su cui si sta lavorando ora sono in realtà dei prototipi, che , qualora dovesse scoppiare una pandemia, si spera siano efficaci contro virus abbastanza simili a quello che ne sarà responsabile, in modo che sia necessario apportare solo pochi cambiamenti per arrivare la vaccino 'vero' in tempi ristretti''.

Intanto, mentre si aspettano ulteriori notizie sulla veridicità dell'annuncio fatto dall'Ungheria, la paura per l'aviaria continua a mietere le proprie vittime: il mercato avicolo e gli allevatori.
In Sicilia, ad esempio, nella provincia ragusana i consumi di pollo sono letteralmente crollati.
''Non riusciamo più a fare una programmazione, i consumi si fermano, non c'è lavoro e nessuno di noi imprenditori ha responsabilità. Cerchiamo di difenderci come possiamo ma su quanto è accaduto pretendiamo una corretta informazione''. Sono le parole di Michele Leocata, 40 anni, amministratore dell'Avimecc, azienda di allevamento e macellazione polli di Modica, con un centro di macellazione a Pozzallo e quattro capannoni con migliaia di polli liberi in batteria a Ispica. ''In 50 anni - aggiunge Leocata - non si era ancora verificato un problema così pesante senza una causa reale. Le celle di refrigerazione della carne macellata sono piene e non possiamo prevedere cosa avverrà nell'immediato futuro. Non sappiamo se comprare o meno i pulcini e quanta produzione prevedere se non sappiamo come si orienterà il mercato''.

La Avimecc, 130 dipendenti, che presto realizzerà anche un centro di incubazione delle uova per la produzione in azienda dei pulcini, è una delle aziende siciliane che sta soffrendo della grave crisi provocata dall'influenza aviaria. Se nelle piccole realtà rurali, come spiega una nota dell'Associazione regionale allevatori, l'allevamento avicolo è solo un'integrazione del reddito agricolo e si avverte il problema in maniera molto limitata, nei centri industriali che si collegano alla grande distribuzione, invece, sta avvenendo un vero e proprio ''terremoto economico ed occupazionale''. Nonostante l'azienda segua i regolari controlli previsti, soffre pesantemente del crollo dei consumi. Il veterinario Antonino Messina, tecnopatologo avicunicolo dell'Avimecc assicura infatti che ''la tipologia organizzativa di allevamento, macellazione e confezionamento del prodotto è costantemente controllata dall'Asl e dai carabinieri del Nas. Non merita affatto un così banale e improvviso crollo di mercato legato a fattori non controllabili''. [La Sicilia]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

15 marzo 2006
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia