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Mentre Fazio tranquillizza, i Consumatori gli chiedono di dimettersi

''E' responsabile della mancanza di informazioni adeguate e trasparenti sulla diffusione dell'influenza A e sulla vaccinazione contro il virus''

04 novembre 2009

Sono giorni di gran da fare per il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio quotidianamente impegnato a tranquillizzare la popolazione italiana, sempre più confusa e preoccupata di fronte alla nuova influenza che ha causato, fino ad ora, 18 morti.
Anche ieri mattina Fazio è  tornato a rassicurare e, intervistato da Maurizio Belpietro nella rubrica 'La telefonata' durante la trasmissione 'Mattino 5', ha spiegato, ancora una volta, che l'influenza A è un'influenza pandemica. Preoccupa come ogni epidemia, ma non deve allarmare anche perché "abbiamo una mortalità bassissima, pari a un ventesimo rispetto all'influenza stagionale"
"I morti ci sono - ha detto il sottosegretario - ci sono da noi, ma molto di più in altri Paesi". "Anche se l'Italia ha avuto meno decessi rispetto agli altri Paesi, e anche se la mortalità legata al virus H1N1 è inferiore a quella della classica influenza invernale, si tratta pur sempre di un'influenza pandemica", ha voluto sottolineare Fazio.

Sul fronte delle vaccinazioni però il viceministro ha dovuto ammettere che "ci sono delle difficoltà oggettive". Ma "l'ultima cosa che voglio è fare polemiche, perché in questi casi, quando si parla degli interessi della gente, le polemiche sono davvero l'ultima cosa utile per i nostri cittadini". Fazio ha quindi chiesto "un po' di responsabilità a tutti".
Alla domanda sui presunti ritardi nelle vaccinazioni anti-H1N1, Fazio ha risposto: forse "la Regione che non si è attrezzata dice che non le è arrivato il vaccino". Ma ha assicurato subito di non cercare alcuna polemica. "I dati sulla distribuzione dei vaccini - ha aggiunto - sono pubblicati sul sito del ministero" e dicono che "i vaccini sono in tutte le regioni da metà ottobre". In particolare, "dal 30 di ottobre tutte le Regioni hanno ricevuto complessivamente oltre un milione di vaccini" e "non ci risulta che alcuna Regione abbia esaurito i vaccini che le sono stati dati finora". Il viceministro ha poi osservato che "ogni Regione ha le sue logiche", ma "mi risulta che tutte hanno iniziato le vaccinazioni e giovedì (domani, ndr) avremo un chiarimento definitivo in conferenza Stato-Regioni".
Fazio ha poi gettato acqua sul fuoco delle polemiche anche per quanto riguarda la sicurezza dei vaccini antipandemici. "Sono stati dichiarati sicuri dall'agenzia regolatoria europea Emea, dall'Agenzia italiana del farmaco, dall'Istituto superiore di sanità e dal Consiglio superiore di sanità", ha detto. "Finite le vaccinazioni sulle categorie a rischio, in dicembre andremo a vaccinare anche gli altri bambini", ha ripetuto, ricordando che "inizialmente le produzioni di vaccino sono state limitate in tutto il mondo" e "non abbiamo tutto il vaccino per cominciare subito tutte le vaccinazioni".
Infine una nuova puntualizzazione personale: "Ho detto che non mi vaccino contro l'influenza A/H1N1 solo perchè la probabilità che colpisca dopo i 65 anni è così bassa che non è opportuno vaccinarsi". Siccome "la pandemia è una cosa nuova", un'opera di comunicazione va piuttosto fatta sui medici di famiglia: "E' migliorabile - ha concluso Fazio - abbiamo già organizzato seminari e incontri e ne faremo altri".

E mentre Fazio continua a tranqullizzare promettendo controllo e sicurezza, Adoc, Adiconsum, Adusbef, Codacons, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, e Legaconsumatori chiedono le sue dimissioni.
La richiesta è motivata dal fatto che Fazio "è responsabile della mancanza di informazioni adeguate e trasparenti sulla diffusione dell'influenza A e sulla vaccinazione contro il virus H1N1".
"Abbiamo registrato, da parte del viceministro della Salute Fazio, una totale mancanza di trasparenza e di corrette informazioni sull'influenza A - dichiarano i presidenti delle associazioni dei consumatori - sia per quanto concerne la diffusione del virus e la sua letalità, sia sui tempi di vaccinazione della popolazione. E' grave, soprattutto, che siano state diffuse notizie non veritiere sul vaccino che, secondo quanto affermato da Fazio, avrebbe dovuto essere disponibile già ad ottobre per le categorie a rischio ma, ancora oggi, il vaccino non è presente nelle quantità necessarie". "Per questo - dicono i Consumatori - abbiamo chiesto le dimissioni di Fazio, il Governo deve assumere una posizione coerente e, soprattutto, stabile nel tempo. Il vaccino deve essere immediatamente disponibile per tutti coloro che intendono vaccinarsi, soprattutto gli studenti. Inoltre, sarebbe utile diffondere un promemoria particolareggiato sui sintomi e sulle differenze con altre malattie simili".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Vita.it]

Virus A, manca un modulo e per i vaccini è caccia al tesoro
di Sonia Papuzza (Repubblica/Palermo.it, 04 novembre 2009)

Il vaccino contro l'influenza A come una caccia al tesoro. Non tanto per le dosi, che pure in alcuni ambulatori ancora ieri mattina mancavano, quanto per le procedure da seguire che non filano lisce come dovrebbero. Chi vuole vaccinarsi deve infatti presentarsi in uno dei centri dell'Asp con un modulo prestampato firmato dal proprio medico curante che attesti il tipo di patologia "a rischio". Ma il modulo ancora non è arrivato in tutti gli studi dei medici di base, i quali mandano i propri pazienti al centro di vaccinazione con una semplice prescrizione. Che non è valida.
Molte persone, quindi, ieri si sono presentate nei centri di vaccinazione senza il modulo e sono state mandate via. Fra i più fortunati c'è Giovanni Rallo, uno dei primi ad arrivare con la moglie all'ambulatorio di via Massimo D'Azeglio, ma senza modulo: "Il mio medico mi ha detto che dovevo chiederlo qui - racconta Rallo - qui non ne avevano, ma lo hanno chiesto a qualcuno che via fax gliel'ha mandato. Con il modulo sono tornato dal medico, lui l'ha firmato e sono tornato qui per il vaccino".
Ai pazienti che si sono presentati dopo di lui non è andata altrettanto bene: i medici, già oberati di lavoro tra vaccino antinfluenzale stagionale e pandemico e il telefono che squillava in continuazione, non hanno più stampato moduli e hanno rimandato tutti dal loro medico curante.
Un anziano va su tutte le furie: "Di là mi mandano qua, di qua mi mandano là, ma che devo fare io?".

Il viavai è continuo, ma per lo più la gente chiede informazioni sui soggetti che si possono vaccinare, sulle formalità burocratiche che servono e vanno via. C'è anche chi, arrivato con il modulo e pronto per l'iniezione, alla fine ci ripensa: "Mi devo convincere - dice Liane De Stefani, tedesca che vive in Sicilia da trent'anni - soffro di bronchite e il mio medico mi ha già spiegato molto, il dottore che ho trovato qui pure, ma forse è solo il contagio psicologico che ci fa temere".
Altri invece si fanno somministrare il siero ma sono tranquilli: "Io non volevo farlo - spiega Cosimo Ronzi - ma siccome ho due figlie piccole mia moglie mi ha detto che devo vaccinarmi, altrimenti non mi fa più entrare in casa".
Il signor Rallo ha già fatto il vaccino contro l'influenza stagionale: "Con un enfisema polmonare - dice - non posso permettermi di ammalarmi, anche se vorrei qualche spiegazione in più. Non mi basta che il medico mi dica di leggere un documento di tre pagine con i pro e i contro, voglio il suo parere".
C'è una signora che non si spiega perché lei possa fare il vaccino e suo marito no: "Ho le difese immunitarie basse - dice Maria Riccobono - e in Francia, dove vado ogni anno, i medici mi hanno detto che devo fare subito il vaccino contro il virus A. Ma non capisco perché mio marito non può. È nell'altra stanza che fa quello contro l'influenza di stagione".

Alla fine della giornata sono solo cinque in via D'Azeglio i vaccinati contro l'H1N1. Ma ancora ieri mattina in alcuni centri di vaccinazione, come quelli di piazzetta Aragonesi, via Lazzaro, via Emiro Hassan, le fiale non erano arrivate, nonostante l'annuncio dell'Asp. Gli operatori, alle centinaia di persone che chiedevano informazioni per telefono o di presenza, hanno detto di provare a richiamare alla fine della settimana.

 

 

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04 novembre 2009
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