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Mentre fioccano i no al Ponte sullo Stretto, l'Associazione nazionale consumatori forma il comitato ''Pro Ponte''

31 maggio 2006

Lo ha detto subito e lo ripete senza alcun timore: ''Il ponte non rientra tra le priorità del governo. Il presidente Romano Prodi sull'argomento ha detto parole chiare, non c'è bisogno di aggiungere alcunché''.
Ieri a Messina per la presentazione del nuovo collegamento veloce via mare tra la città siciliana e Salerno, il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, incalzato dai giornalisti, è ritornato a parlare della costruzione del Ponte sullo Stretto.

Un parere contrario, quello del ministro, conosciuto da tempo dagli addetti ai lavori. ''Per quanto riguarda il mio parere sul piano tecnico scientifico visto che mi occupo da decenni del problema, vi rinvio a quello che dico da 20 anni. Abbiamo preso un impegno col presidente Prodi, che questa situazione l'avrebbe gestita lui in prima persona. Ne riparleremo al Consiglio dei ministri di fine settimana''. In riferimento ai 2 milioni e mezzo di euro che rientrano nel progetto per la realizzazione di infrastrutture nell'area dello stretto, Bianchi ha detto: ''Mi impegnerò affinché questo argomento sia tra i punti all'ordine del giorno del governo''.

Dopo aver partecipato all'inaugurazione del traghetto 'Cartour beta', il ministro Bianchi ha incontrato una delegazione dell'associazione 'No ponte' e della Cisl, che gli hanno consegnato un loro dossier sull'opera. ''Il ministro - evidenziano il segretario provinciale Maurizio Bernava e quello della Fit Cisl Enzo Testa -, già rettore dell'Università di Reggio Calabria, dovrebbe conoscere quanto noi l'arretratezza e le disfunzioni dei trasporti nell'area dello Stretto, il degrado delle strutture, i disagi che gli utenti subiscono da oltre un decennio e l'importanza del ruolo strategico che dovrebbero svolgere le Ferrovie dello Stato''.
Da qui la richiesta di ''un confronto specifico con gli enti locali e le organizzazioni sindacali mirato a potenziare e qualificare il sistema dei trasporti nello Stretto, che deve passare innanzitutto da una regolamentazione omogenea tra tutte le aziende pubbliche e private, impegnate nel traghettamento, che preveda una specifica intesa a livello ministeriale''. Il documento è stato inviato anche al sindaco di Messina Francantonio Genovese.

Ma, come sappiamo bene, non tutti sono contrari alla costruzione dell'ormai mitico ponte, anzi, proprio nei giorni scorsi il presidente dell'Associazione nazionale consumatori, Francesco Tanasi  ha costituito in Sicilia un comitato di cittadini ''per dichiarare apertamente che la realizzazione del Ponte sullo Stretto non deve essere bloccata''.
Francesco Tanasi (che si era pure candidato per la presidenza della Regione Siciliana, candidatura durata due giorni) ha sottolineato che al comitato aderiscono anche professionisti, fra cui architetti e ingegneri, ''per dimostrare che l'opera così odiata del neo governo è invece indispensabile per lo sviluppo della Sicilia''. ''Bloccare la costruzione del ponte - afferma con sicurezza Tanasi - arrecherebbe un grave danno alla Sicilia perché la taglierebbe fuori dalle grandi vie internazionali europee''.
Tanasi renderà note nei prossimi giorni le iniziative del comitato ''per formare un forte gruppo di pressione sul governo italiano affinché i lavori per il ponte abbiano inizio secondo il programma già stabilito''.

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31 maggio 2006
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