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Mentre i maturandi si cimentano col ''quizzone''...

...il Codacons impugna al Tar le ''scandalose'' prove scritte della scorsa settimana

23 giugno 2008

Oggi è il giorno della terza e ultima prova scritta della maturità 2008 per quasi mezzo milione di candidati. I ragazzi si cimenteranno con il cosiddetto "quizzone" che, a differenza delle due precedenti prove, è stato messo a punto dalla stessa commissione esaminatrice.
I test di oggi riguardano non più di cinque discipline e non si discostano dalle simulazioni e dalle esercitazioni svolte dai ragazzi durante l'anno scolastico. Gli studenti avranno a che fare con un elaborato sintetico oppure con veri e propri quesiti a risposta singola (da 10 a 15) o multipla (da 30 a 40); con problemi scientifici a soluzione rapida (non più di 2); casi pratici e professionali (anche questi non più di 2); oppure, secondo gli indirizzi di studio, con la realizzazione di un progetto.
Nei prossimi giorni, terminata la correzione dei tre elaborati scritti, l'esame di maturità entrerà nel vivo con i colloqui orali. 

Intanto le prove scritte della scorsa settimana sono finite davanti al Tar del Lazio. Il Codacons e l'Associazione per i diritti civili nella scuola, dopo quello che hanno definito "lo scandalo" che ha coinvolto le prime due prove scritte d'esame, "caratterizzate da errori e inesattezze gravi", hanno deciso di agire legalmente a tutela degli studenti italiani. Le due associazioni hanno impugnato al Tar le prove scritte, presentando un ricorso.
Le errate indicazioni sul testo, affermano Codacons e Associazione per i diritti civili nella scuola, "hanno compromesso il regolare svolgimento della prima prova di italiano, rendendo impossibile una valutazione equa sia degli studenti che hanno scelto di svolgere la prima traccia, sia di quelli che hanno optato per lo svolgimento delle altre tracce, poiché si è venuto a creare un divario insanabile tra gli uni e gli altri in sede di valutazione. Gli uni verranno valutati sulla base di una prova non idonea nella traccia, diversamente dagli altri, con evidente ingiusto riscontro di tale diversità di situazioni sul punteggio finale attribuito".

Presi in esame anche gli errori della seconda prova scritta, testo di greco per il classico e testo d'inglese per gli istituti turistici. "Le gravi inesattezze contenute nelle due prove scritte - spiega il Codacons - rappresentano non solo una palese ingiustizia e una manifesta disparità di trattamento, ma anche una violazione delle leggi in materia di esami". Per questo le due associazioni hanno chiesto al Tar di annullare la validità delle prove scritte della maturità 2008, limitando il giudizio degli studenti alla sola prova orale e al giudizio formulato dal consiglio di classe per l'ammissione dei maturandi.
La partecipazione a prove di esame "viziate ed errate nei loro presupposti, ha reso ancor più difficoltoso e ostico per gli studenti affrontare un momento così importante". Per tale motivo Codacons e Associazione per i diritti civili nella scuola hanno convocato il ministro dell'Istruzione Gelmini dinanzi al Tar, chiedendo al dicastero un risarcimento danni pari a 500 euro a studente, per un totale di 248.318.500 euro.

[Informazioni tratte da Corriere.it e Adnkronos.com] 

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23 giugno 2008
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