Mentre l'Egitto va verso la trasformazione...
... scoppia il giallo sulla sorte di Mubarak. C'è chi sostiene che sia in coma a Sharm El-Sheikh, chi in Germania in fin di vita
Il Consiglio supremo della Difesa ha annunciato lo scioglimento del Parlamento egiziano e la sospensione della Costituzione. Nell'annunciare lo scioglimento dei due rami del parlamento, il Consiglio supremo della Difesa ha indicato che nuove elezioni si terranno entro sei mesi. Un nuovo comitato verrà creato per emendare la Costituzione.
I militari egiziani hanno inoltre sottolineato che continueranno nell'esercizio del potere ricevuto dal dimissionario presidente Hosni Mubarak fino alle elezioni. Nessuna indicazione, invece, sull'abolizione della controversa legge dello stato di emergenza in vigore da quasi 30 anni. Una abolizione che era tra le principali richieste dei manifestanti in piazza che hanno insistito anche per la rimessa in libertà dei prigionieri politici.
Il testo della nuova Costituzione che sarà varato dalla commissione verrà sottoposto a referendum popolare. Il congelamento della Costituzione significa automaticamente l'annullamento dello stato di emergenza in Egitto e delle leggi collegate. Lo ha spiegato alla tv di Stato un generale dell'aeronautica, esperto di strategia, Abdel Menaim Kato.
Con una "dichiarazione costituzionale" in nove punti, e non più con un comunicato numerato, come quelli dei giorni precedenti, il Consiglio Supremo delle Forze Armate egiziano ha dato la notizia tramite la tv di stato.
Ecco il testo della dichiarazione, che è stata letta da un'annunciatrice della tv e non dal portavoce militare che ha letto i comunicati precedenti:
Il Consiglio Supremo delle Forze Armate ha deciso di:
1) Sospendere la Costituzione; 2) Gestire provvisoriamente il Paese per 6 mesi o fino alla fine delle elezioni legislative e presidenziali; 3) Il presidente del Consiglio Supremo (maresciallo Hussein Tantawi, ndr) assumerà la rappresentanza del paese all'interno e all'estero; 4) Sciogliere l'Assemblea del Popolo ed il Consiglio Consultivo; 5) Il Consiglio Supremo ha l'autorità di pubblicare leggi per decreto; 6) Formare una commissione per le modifiche di alcuni articoli della Costituzione e per fissare le regole del referendum che dovrà approvarle; 7) Il primo ministro Ahmed Shafiq assume la direzione del Consiglio dei Ministri fino alla formazione di un nuovo gabinetto; 8) Garantire lo svolgimento di elezioni legislative e presidenziali; 9) L'Egitto si impegna a mettere in applicazione i Trattati e gli accordi regionali e internazionali.
Mentre arriva la decisione dell'esercito, il primo ministro Ahmed Shafik, in conferenza stampa al Cairo a due giorni dalle dimissioni del presidente Hosni Mubarak, ha assicurato che la priorità, per il Paese, "è la sicurezza". "Il governo - ha aggiunto Shafik - intende ripristinare la normalità in tutti gli aspetti della vita quotidiana, da una tazza di té a una visita dal medico. Soltanto quando ciò verrà raggiunto - ha proseguito -, il governo si dedicherà agli altri obiettivi di medio e lungo termine".
L'opposizione negli ultimi giorni ha insistito per un calendario immediato sulle riforme e sullo svolgimento di nuove elezioni. Riguardo la nomina di nuovi ministri, per Shafik non c'è fretta: "Non attribuiamo alla questione più importanza di quanta ne meriti, ma non nomineremo un nuovo ministro che non riscuota totale fiducia", ha detto. Tra le priorità del governo, il primo ministro ha poi indicato il taglio dei prezzi dei generi alimentari, perché milioni di egiziani dipendono dal sussidio per sopravvivere.
Sul fronte della cronaca, è iniziata la rimozione ufficiale delle foto dell'ex presidente Mubarak e il suo volto sparisce da strade e uffici pubblici. Le grandi immagini del rais che si è dimesso dopo 30 anni di governo erano ovunque e ora anche l'Accademia militare di Heliopolis lo ha cancellato. Restano al momento, in mancanza di ordini specifici, le scritte con lo slogan "L'Egitto è Mubarak e Mubarak è l'Egitto". I manifestanti avevano chiesto, tra l'altro, di dedicare l'Accademia di polizia che porta il nome del rais a Khaled Said, il 28enne che sarebbe stato picchiato a morte dagli agenti in una aggressione che ha incendiato la protesta popolare.
Dove è finito Hosni Mubarak? - L'ex presidente egiziano Hosni Mubarak si troverebbe in coma nella sua residenza di Sharm El-Sheikh dove si è rifugiato nel fine settimana dopo aver abbandonato il potere a seguito delle massicce proteste di piazza delle ultime due settimane. L'ex presidente, dice il giornale Al Masri Al Youm, viene per ora curato in casa e si sta decidendo se trasferirlo in ospedale. Secondo numerose fonti di stampa egiziana, Mubarak avrebbe perso i sensi due volte durante la registrazione del suo ultimo discorso televisivo, trasmesso dalla tv di Stato egiziana giovedì sera. Le voci sono state riportate da vari organi di stampa egiziani, tra cui Al Ahram.
Dal discorso di giovedì si rincorrono le voci sulla sorte del rais e in queste ore sul web stanno montando varie teorie su presunti complotti per farlo fuggire - anche diffondendo notizie confuse sul suo stato di salute. Secondo il giornale israeliano in lingua francese JSS News, Mubarak si trova in fin di vista in un ospedale di Baden, in Germania. Da tempo circola la voce che l'ex presidente egiziano soffra di cancro.
L'amministrazione Usa si è detta sicura del fatto che si trovi a Sharm, così come confermato anche dal primo ministro egiziano. Ma, come riporta la tv americana Cbs, fonti a Sharm sostengono che non appena giunto nel resort sul Mar Rosso Mubarak si è subito reimbarcato alla volta di Abu Dhabi per raggiungere da lì la Germania. I tedeschi smentiscono la teoria: "Non è in Germania né si sta dirigendo qui", ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, al Washington Post.
Un altro interrogativo, legato allo stato di salute del presidente, è sulla sua possibilità di pagare per le cure, aggiunge Cbs. Infatti la fortuna accumulata dal rais negli anni al potere, calcolata in miliardi di dollari e conservata su conti svizzeri, è stata congelata dalle autorità elvetiche.
[Informazioni tratte da Adnkronos/Aki, Repubblica.it]
- Piazza Tahrir ha vinto: Mubarak si è dimesso! (Guidasicilia.it, 12/02/11)