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Mentre l'Italia registra il suo primo grave caso di influenza A...

I pediatri lanciano l'allarme: ''Rinviate l'apertura delle scuole''. Il ministro Gelmini tranquillizza: ''Non c'è ne alcun motivo''

31 agosto 2009

Migliorano le condizioni del giovane 24enne ricoverato all'ospedale San Gerardo dei Tintori di Monza dopo aver contratto il virus dell'influenza A. Lo ha reso noto la Direzione Sanitaria del nosocomio. Il paziente, si legge in una nota "sta mostrando lievi segni di evoluzione positiva". "Infatti - prosegue la nota - gli scambi gassosi e la funzione renale pur rimanendo gravemente alterate, hanno evidenziato un lieve miglioramento. Il paziente rimane sedato e assistito con i supporti extracorporei necessari per sostenere le funzioni vitali. La prognosi rimane riservata".
Il paziente, ricoverato il 22 agosto presso la Divisione di Malattie Infettive dell'ospedale di Parma con diagnosi di polmonite, in considerazione dell'aggravarsi delle condizioni cliniche, è stato trasferito in data 25 agosto presso l'Unità di Terapia Intensiva dell'Ospedale San Gerardo dei Tintori, specializzata nel trattamento della sindrome da Distress Respiratorio. Le indagini sierologiche hanno poi confermato un'infezione da virus AH1N1. L'infezione da virus AH1N1 è stata riscontrata anche in un familiare del paziente.
L'evoluzione in Sindrome da Distress respiratorio dell'adulto è una delle rare complicazioni di numerose infezioni virali, ivi compresa l'infezione da virus AH1N1.

I casi confermati di influenza AH1N1 in Italia sono attualmente circa 1900, di cui circa il 10% secondari. La letalità della nuova influenza AH1N1, sulla base dei dati del Centro Europeo Controllo Malattie (ECDC) di Stoccolma, nei paesi dell'Unione Europea e dell'area EFTA è attualmente dello 0,21%. A livello globale, secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, la letalità è attualmente dello 0,98%.
Intanto i medici pediatri italiani non nascondono la loro preoccupazione e hanno lanciato l'allarme sulla pericolosità che l'imminente apertura delle scuole potrebbe determinare. Infatti, dicono i pediatri, la riapertura a giorni delle scuole potrebbe provocare un pericoloso mix con l'arrivo dell'influenza suina, a maggior ragione perchè il vaccino non sarà disponibile prima di novembre. Dunque, i medici pediatri stanno considerando seriamente l'ipotesi di chiedere al governo di non riaprire le scuole per cercare di contenere il virus.
"Cercheremo, in linea con quanto detta oggi l'Oms, di procastrinare l'apertura delle scuole. Tutte quelle misure che vanno nella direzione di ridurre la contagiosità e la riduzione del virus vanno prese in considerazione" ha spiegato il presidente della Federazione italiana dei Medici Pediatri Giuseppe Mele.
Secondo il presidente della Federazione, il virus dell'influenza A "è altamente incisivo e ha un tasso di penetrazione che sta superando il 30%. Tutte le misure precauzionali che il governo intenderà mettere in atto saranno da noi prese in considerazione".

Da parte sua il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha però rassicurato precisando che "al momento non è previsto nessun rinvio dell'apertura dell'anno scolastico, in quanto in Italia attualmente non ci sono le condizioni perché si renda necessario un provvedimento di questo tipo''."E' importante, comunque - ha detto ancora il ministro - non sottovalutare la situazione e proseguire nel continuo confronto anche con gli altri Paesi Europei. In ogni caso il Governo, grazie alla stretta sinergia tra Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, ha elaborato un piano di intervento per fronteggiare possibili evoluzioni della situazione che al momento resta sotto controllo". [Informazioni tratte da Adnkronos/Ing]

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31 agosto 2009
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