Mentre la Emmegi continua ad essere presidiata dai lavoratori, le arance rosse di Sicilia volano negli Usa

La scorsa settimana, c'erano anche gruppi di lavoratori della Fiat e dell'indotto a manifestare insieme alle centinaia di partecipanti alla manifestazione di protesta, organizzata da Cgil, Cisl e Uil, dei lavoratori della Emmegi di Termini Imerese (PA), la fabbrica del gruppo Parmalat che trasforma succhi di arance con il marchio Santal e dove la produzione è ferma da maggio.
Nel pomeriggio di sabato, durante una riunione del consiglio di fabbrica, la decisione di portare la protesta a Roma, dove oggi è in programma un vertice al ministero delle Attività produttive. 

Il Tribunale di Parma aveva dichiarato insolvente la Emmegi alla fine dello scorso anno. La richiesta dello stato di insolvenza era stata presentata l'11 novembre dalla stessa azienda di Collecchio.
La Emmegi era stata ammessa il 2 dicembre alla procedura di amministrazione straordinaria. La produzione è ferma da maggio e i lavoratori saranno in cassa integrazione sino alla fine di marzo.
Il commissario della Parmalat, Enrico Bondi, il 29 dicembre scorso aveva comunicato alla presidenza della Regione siciliana ed ai sindacati che a causa dello scarso quantitativo di arance conferite allo stabilimento Emmegi, non sarà intrapresa l'attività per la prossima campagna agrumaria. La produzione di succo di arancia rossa avrebbe dovuto prendere il via entro la fine di gennaio. I produttori avevano garantito la fornitura di 1700 vagoni di arance. Neanche questi sono arrivati.

E mentre i dipendenti della Emmegi, rimasti senza arance e senza stipendi, si alternano nel "presidio" dell'azienda da venerdì scorso, la scorsa settimana a Catania  il Ministro delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno, ha incontrato una delegazione americana con la quale trattare un progetto di commercializzazione delle arance rosse di Sicilia negli Stati Uniti d'America.