Messina Denaro Pop
Un murales raffigurante il latitante Matteo Messina Denaro sul retro della cattedrale di Palermo
Un grande murales che raffigura il volto del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro è stato disegnato alle spalle della Cattedrale di Palermo, su un muro che delimita piazza Settangeli dalla chiesa. E' un'immagine a colori che imita lo stile pop art di Andy Warhol, così come le famosissime raffigurazioni del volto di Marilyn Monroe, Mao Tze Dong, Mick Jagger.
Il murales è composto da quattro ritratti, tutti dai colori diversi, che ricalcano una vecchia foto del latitante trapanese, che adesso è al vertice di Cosa nostra in Sicilia. Una sorta di riproduzione serigrafica muraria del volto del capomafia.
Alla base del disegno sono riportati otto simboli del dollaro statunitense ($) e accanto, con lo spray rosso è stato scritto: "Messina Denaro $ L'ultimo!". Sulla destra, in alto, è stata lasciata una sigla "F.A.", probabilmente le iniziali del writer autore dell'"opera".
Secondo il questore di Palermo, Giuseppe Caruso, il murales è una incitazione alla cattura del latitante. "L'ideale sarebbe fare spiegare il senso all'autore - ha detto Caruso -. A me piace interpretarlo come uno stimolo a catturare Messina Denaro, anche se non gravita su Palermo".
Matteo Messina Denaro, 44 anni, è il capo del mandamento mafioso di Trapani. Ricercato dal 1993, aspira alla poltrona lasciata libera da Provenzano. Il boss nelle sue lettere cita Jorge Amado e Toni Negri e discetta di politica e giustizia. Nella corrispondenza coi suoi affiliati si fa chiamare Alessio o Svetonio.
Ritenuto l'organizzatore e il promotore delle stragi di Roma, Firenze e Milano è stato condannato all'ergastolo. A Matteo piace il lusso, ama le belle donne, la buona tavola, la auto costose e le corse in moto. Dalle indagini emerge che l'intreccio affaristico-politico-mafioso ha protetto fino ad oggi la sua latitanza. [La Sicilia]